CHIEPPIO, Annibale
Gino Benzoni
Nacque nel 1563 a Mantova da Giovanni e Anna di Paolo Arrigoni, entrambi d'origine milanese. Quasi povero, il padre - un po' si risolleva, comunque, acquistando, con [...] di mediazione nel conflitto tra Venezia, colpita dall'interdetto, e Paolo V. Né certo agevolò il suo compito il volubile infantile egocentrismo di Vincenzo I, che ora, nel novembre del 1606, smaniava di tentare un colpo di mano su Verona, Peschiera ...
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GATTI, Angelo
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Nacque a Capua il 9 genn. 1875, in una famiglia di militari, primogenito di Giacomo, piemontese, maestro di banda, e Anna Maria Grasso, siciliana. Indirizzato alla carriera militare, [...] tuttavia non ne nasconde gli insanabili difetti che lucidamente il G. individua nella mancanza di duttilità, nell'egocentrismo delle prospettive e nell'eccessiva sicurezza del giudizio, che sconfinava spesso nella presunzione, rendendolo incapace di ...
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GUGLIELMO Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato
Raffaele Tamalio
Paola Besutti
Secondogenito di Federico II, primo duca di Mantova, e di Margherita Paleologo, marchesa del Monferrato, nacque a [...] come un periodo grigio e tormentato, un giudizio condizionato dall'imperfetta figura fisica del duca, dal suo egocentrismo e dalla sua circospezione. A enfatizzare la fama negativa hanno contribuito i sanguinosi avvenimenti nel Monferrato, ma ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] ., edita in Della monarchia rappresentativa..., cit., p. 9). Più che mai metteva in guardia gli Italiani contro l'egocentrismo nazionale, e additava all'Italia la via dell'Europa: "Moderiamo la nostra stolta ambizione! Limitiamola ad entrare, quasi ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] tepido" (ibid., p. 309). Ma viene fatto di domandarsi se la riserva espressa nella stessa sede (p. 306) a proposito dell'"egocentrismo" dei cronisti contemporanei i quali - con il C. alla testa (cfr. I, 22: "Divisesi di nuovo la città negli uomini ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] netta reazione contro quelle che vengono giudicate le astrazioni dell'universalismo illuministico. Siamo ancora lontani dall'egocentrismo nazionale degli ultimi decenni dell'Ottocento, ma la tendenza a concentrarsi sulle memorie nazionali si riflette ...
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egocentrismo
s. m. [der. di egocentrico]. – In psicanalisi, atteggiamento di chi tende a porre sé stesso al centro di ogni evento, per cui la propria percezione delle cose e i proprî giudizî assumono un valore pressoché assoluto, rendendo...
egocentrico
egocèntrico agg. e s. m. (f. -a) [comp. del lat. ĕgo «io» e centro] (pl. m. -ci). – Che o chi considera sé stesso il centro del mondo, riferendo e attribuendo tutto a sé: sei troppo egocentrica; è un egocentrico, detto talora,...