CHIEPPIO, Annibale
Gino Benzoni
Nacque nel 1563 a Mantova da Giovanni e Anna di Paolo Arrigoni, entrambi d'origine milanese. Quasi povero, il padre - un po' si risolleva, comunque, acquistando, con [...] di mediazione nel conflitto tra Venezia, colpita dall'interdetto, e Paolo V. Né certo agevolò il suo compito il volubile infantile egocentrismo di Vincenzo I, che ora, nel novembre del 1606, smaniava di tentare un colpo di mano su Verona, Peschiera ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] poeta".
Ci sono nel D. tutti gli elementi compositivi dell'avantgarde, ma l'ampiezza dello sforzo letterario, l'egocentrismo e l'irrequietezza conoscitiva della sua personalità non lo condussero mai a circoscriversi, se non entro il "manifesto" di ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] . 120n. 4). Probabilmente al successo del C. a Venezia (dove ormai si firmava "Paolo Veronese") contribuì, oltre all'assurdo egocentrismo del Tintoretto, il fatto che Tiziano era vecchio e lavorava in gran parte per la committenza estera. Certo è che ...
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CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] dei Prologhi, con i loro motivi morali e lirici, il loro violento ed aspro contenuto soggettivo, riflettono l'egocentrismo del C. con una prevalenza, appunto, di elementi contenutistici, attestati come validi in una sua dichiarazione (Lirica, dic ...
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GATTI, Angelo
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Nacque a Capua il 9 genn. 1875, in una famiglia di militari, primogenito di Giacomo, piemontese, maestro di banda, e Anna Maria Grasso, siciliana. Indirizzato alla carriera militare, [...] tuttavia non ne nasconde gli insanabili difetti che lucidamente il G. individua nella mancanza di duttilità, nell'egocentrismo delle prospettive e nell'eccessiva sicurezza del giudizio, che sconfinava spesso nella presunzione, rendendolo incapace di ...
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GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] una concezione che poneva l’attore, e non il regista, al centro della creazione teatrale. Attratto dal sapere e dall’egocentrismo tradizionali, fin dal debutto Gassman sentì il confronto con i «veterani» determinante per «scoprire i trucchi e le ...
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CACCIAGUERRA, Bonsignore
Roberto Zapperi
Nacque a Siena nel giugno 1495 da Pietro Antonio e da una Bulgarini, figlia del noto giurista Bulgarino. Apparteneva a una famiglia di mercanti e alla mercatura [...] distruttiva, di un furore di negazione della vita che poteva trovare alimento solo in un cieco ed esasperato egocentrismo. Del quale il documento più vistoso è costituito dalla Autobiografia ancora inedita (l'originale ritrovato di recente si ...
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GUGLIELMO Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato
Raffaele Tamalio
Paola Besutti
Secondogenito di Federico II, primo duca di Mantova, e di Margherita Paleologo, marchesa del Monferrato, nacque a [...] come un periodo grigio e tormentato, un giudizio condizionato dall'imperfetta figura fisica del duca, dal suo egocentrismo e dalla sua circospezione. A enfatizzare la fama negativa hanno contribuito i sanguinosi avvenimenti nel Monferrato, ma ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] di se stessi, mimesi della propria azione. La coincidenza tra ethos e praxis, la piena concordia tra egocentrismo del personaggio e sviluppo narrativo non sono perciò riportabili solo a parametri psicologici. Promuovendo fenomeni di scrittura, essi ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] ., edita in Della monarchia rappresentativa..., cit., p. 9). Più che mai metteva in guardia gli Italiani contro l'egocentrismo nazionale, e additava all'Italia la via dell'Europa: "Moderiamo la nostra stolta ambizione! Limitiamola ad entrare, quasi ...
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egocentrismo
s. m. [der. di egocentrico]. – In psicanalisi, atteggiamento di chi tende a porre sé stesso al centro di ogni evento, per cui la propria percezione delle cose e i proprî giudizî assumono un valore pressoché assoluto, rendendo...
egocentrico
egocèntrico agg. e s. m. (f. -a) [comp. del lat. ĕgo «io» e centro] (pl. m. -ci). – Che o chi considera sé stesso il centro del mondo, riferendo e attribuendo tutto a sé: sei troppo egocentrica; è un egocentrico, detto talora,...