La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] ambienti oblunghi con i quali si affaccia sia avanti che dietro su sale traverse.
Nel 973 i Fatimidi si trasferirono in Egitto, dove restarono fino al 1171 lasciando gli Ziridi ad amministrare la Tunisia e gli Hammaditi l’Algeria. La dinastia ziride ...
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Qadiriyya
Confraternita sufista tra le più antiche e diffuse del mondo islamico. Fu fondata nel 12° sec. dal mistico persiano ‛Abd al-Qadir al-Gilani (1078-1166). L’ordine fu promosso dai suoi due figli [...] . La prima zawiya («scuola») fu istituita nei primi anni del 15° sec. a Damasco. La tariqa si diffuse anche in India, in Egitto e in Hejaz. In particolare, durante il 18° e il 19° sec. la Q. continuò a svilupparsi nel subcontinente indiano rimanendo ...
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BERDINI, Alberto (in religione Alberto da Sarteano)
Enrico Cerulli
Nacque a Sarteano (Siena) nel 1385 (tale datazione fu contestata dal Voigt con argomenti poi ritenuti non validi), da famiglia localmente [...] nella valle del Nilo). Il B. non poté però proseguire la sua missione in Etiopia e in India poiché il sultano d'Egitto Ǧaqmaq si rifiutò di dargli il permesso. Dei risultati della sua missione al Cairo diede notizia ad Eugenio IV, prima, mandando in ...
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LOSANA, Gian Pietro
Pietro Pirri
Vescovo e filantropo, nato a Vigone (Piemonte) nel 1793, morto a Torino nel febbraio 1873. Si laureò in teologia all'università di Torino, e fu aggregato fra i dottori [...] il L. nel 1827 vicario apostolico in Aleppo e delegato al Monte Libano: la sua missione fu estesa anche a Cipro, all'Egitto, all'Arabia e in Siria. Per tale missione Carlo Alberto mise a disposizione del L. tre navi della flotta sarda, incaricandolo ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] del sec. 10°; Istanbul, Kariye Cami, mosaico); così pure la presenza di Giacomo, supposto figlio di Giuseppe, durante la fuga in Egitto (Vangelo arabo dell'infanzia, 9; Erbetta, 1966-1981, I, 2, p. 106), che si riscontra per es. nella cappella sud di ...
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Pensatore e agitatore musulmano (Asadābād, Afghānistān, 1839 - Costantinopoli 1897), apostolo dell'idea panislamica. Viaggiò molto in Oriente, Europa e America, e finì la vita ospite sorvegliato del sultano [...] occidentale. La sua ideologia contribuì alla formazione di una coscienza nazionale e di un temperato modernismo religioso in Egitto (da cui scaturirono più tardi i movimenti della Salafiyya e quello dei Fratelli musulmani), grazie soprattutto all ...
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VELLA, Giuseppe
Carlo Alfonso Nallino
Abate maltese, che nel 1782 era cappellano addetto al monastero benedettino di San Martino delle Scale presso Palermo.
Ivi esistevano pochi manoscritti arabi ora [...] , Palermo 1789-1792, voll. 3 in 6 tomi, in-4°). Fabbricò quindi in un arabo maltese zeppo di spropositi un "Consiglio d'Egitto" (dīwān Miṣr), raccolta di lettere scambiate tra i principi normanni di Sicilia e i sovrani fatimiti dal 1074 al 1119; e ne ...
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Chiesa copta
Si indica così, nell’uso corrente, la Chiesa ortodossa orientale di Alessandria, maggioritaria fra la popolazione cristiana egiziana (➔ ). Teologicamente e storicamente la dottrina caratteristica [...] . Lo affiancano una quarantina di metropoliti e vescovi membri del Santo sinodo ed altri vescovi con incarichi speciali o residenti fuori d’Egitto. La C.c. è distinta dalla C.c. ortodossa etiope e da quella eritrea, da essa derivate e a essa connesse ...
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Condizione di una Chiesa particolare, che si governa da sé. Secondo la dottrina cattolica, tale diritto spetta esclusivamente alla diocesi di Roma, che ha come vescovo il sommo Pontefice. Storicamente [...] da Roma e dai patriarcati d’Oriente per ragioni dogmatiche o disciplinari (per es., le Chiese di Persia, quelle monofisite d’Egitto, Siria, Armenia), sia che si costituissero fin dall’origine, o divenissero tali, in base al principio bizantino che fa ...
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GEREMIA, Giuseppe
Salvatore de Salvo
Nacque a Catania il 19 nov. 1732 da Giacomo e Maria Berretta. Fin da ragazzo dimostrò, secondo l'abate F. Ferrara, "un forte interesse verso la musica" (p. 511) [...] 354), è probabile che il G. realizzasse, quale lavoro finale al termine degli studi, l'oratorio La fuga in Egitto, o Gesù trafugato in Egitto (Napoli, Bibl. del Conservatorio S. Pietro a Majella, Collezioni, 21.5.1). Nel 1759, a Catania, nella chiesa ...
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Egitto
– Nome della regione storica e stato dell’Africa settentr., che nell’uso fam. è frequente nella locuz. d’Egitto, con cui si disapprova o si nega un’affermazione, una scusa, una richiesta altrui, ripetendone la parola o la frase: ma...
egiziano
agg. e s. m. (f. -a) [tratto da egizio]. – 1. Dell’Egitto, della Repubblica Araba d’Egitto: il governo e.; le risorse economiche e.; gli E., gli abitanti dell’Egitto. In partic., l’egiziano s. m., la lingua dell’antico Egitto, sviluppatasi,...