Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] della legatura arteriosa a monte del sacco aneurismatico, processo che fu poi erroneamente attribuito ad Anel (1710).
Infine Paolo d'Egina ci ha lasciato un compendio di medicina in sette libri dei quali il sesto, tradotto come gli altri in arabo e ...
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RODI (gr. ‛Ρόδος; lat. Rhodus; turco Radòs; A. T., 90)
Ardito DESIO
Arnaldo MOMIGLIANO
Ettore ROSSI
Giulio IACOPI
Pericle DUCATI
Giuseppe GEROLA
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È la maggiore fra le isole italiane del Mare Egeo [...] ci è mal nota. Solo le possiamo attribuire un decreto (Schwyzer cit., n. 279 = Dittenberger, Sylloge, n. 110) in cui un tale di Egina abitante in Naucrati è dichiarato da una assemblea prosseno di tutti i Rodî: traspare da questo decreto che la prima ...
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La giovinezza. - A. III re di Macedonia, detto poi il Grande, nacque l'anno 356 a. C., il giorno 6 del mese di loos, (corrispondente al mese di ecatombeone del calendario attico), e cioè verso la fine [...] il re come storico ufficiale e fu poi coinvolto nella congiura di Ermolao (v. a pag. 334); di Onesicrito di Egina, uno dei comandanti in seconda della spedizione di Nearco; di Tolomeo e di Aristobulo di Cassandria, le cui opere erano notevoli ...
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Vedi OREFICERIA dell'anno: 1963 - 1996
OREFICERIA (v. vol. V, p. 730)
E. Formigli
F. Tiradritti
G. Pisano
I. Pini
E. Lippolis
G. Bordenache Battaglia
G. A. Ko¿elenko
G. A. Ko¿elenko ¿ Red.
F. [...] c.a 2000 a.C.): anche il suo corpo è in parte decorato a granulazione. Forse anche l'o. del cosiddetto tesoro di Egina, composto da numerosi elementi diversi, venne prodotta a Creta nel Medio Minoico. Il pezzo più importante è un pendaglio a forma di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] nel 447), da Oribasio (326-403, la cui opera fu tradotta dal greco nel VI sec.) e, più tardi, quella di Paolo d'Egina (VII sec.), la cui opera fu tradotta nel X secolo.
A partire dalla metà dell'XI sec., quindi, in Europa occidentale era disponibile ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] ». Si tengono festeggiamenti anche nella flotta, e qui egli riceve le insegne ducali sulla sua galera nel porto di Egina. Si distribuisce pane e denaro, si fanno scariche di moschetti e cannoni, si accendono luminarie, si costruisce una macchina ...
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Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] tutto il periodo che va dalla Tarda Antichità all'Età moderna. Commentatori bizantini come Oribasio, Ezio, Alessandro di Tralle e Paolo di Egina, medici e filosofi arabi come Rhazes (al-Rāzī, 865-925), Ali Abbas (῾Alī ibn al-῾Abbās al-Maǧūsī, m. 994 ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] da Ippocrate, da Galeno e, in parte, dalla medicina orientale; gli scritti di Oribasio (4° secolo) e di Paolo d'Egina (7° secolo) saranno, per es., testi obbligatori per gli studenti di medicina fino al Seicento. Di particolare interesse appare il ...
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L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] e a cui si deve anche la realizzazione di un altro importante periptero tardoclassico, il tempio di Aphaia ad Egina. Il punto di arrivo delle sperimentazioni dell'età arcaica, e certamente il modello del dorico peloponnesiaco sviluppatosi dalla ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] . 25, 44). E invece il Thorvaldsen non esiterà ad accogliere da Ludovico di Baviera la commissione del restauro dei marmi di Egina.
La statua "colossale" del Primo console impegnò non poco l'artista a Roma. Tra l'altro egli dovette oramai ampliare lo ...
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eginetico
eginètico agg. [dal lat. Aeginetĭcus, gr. Αἰγινητικός] (pl. m. -ci). – Dell’isola di Egina (v. la voce prec.): l’arte, l’architettura, la scultura e.; lega e., speciale lega di bronzo adoperata dagli statuarî greci; ceramica e.,...
tristizia
tristìzia (ant. trestìzia) s. f. [dal lat. tristitia, der. di tristis «triste, tristo»]. – 1. Forma ant. per tristezza, come stato psichico: Non credo ch’a veder maggior tristizia Fosse in Egina il popol tutto infermo (Dante); lungo...