MATAPAN, Capo (A. T., 75-76)
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Gi. Du.
È il capo più meridionale del Peloponneso. È delimitato ad ovest dal golfo di Messenia e ad est dal golfo di Laconia e si trova a 22° 28′ di longit. Greenwich [...] loro attacco contro i Trieste, compiuto a mezzodì, fu senza effetto: agli aerei della Formidable si erano ora uniti quelli dell' per assumere una formazione di marcia più maneggevole per la notte e, appena venuto a conoscenza (20,18) del siluramento ...
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MASURI (o Masuriani), Laghi (A. T., 11-12)
Adriano ALBERTI
Gruppo di laghi della Prussia Orientale comprendente oltre a numerosi laghi minori il Mauer (104 kmq.), il Löwentin (26,9 kmq.) e lo Spirding [...] truppe a nord dei laghi per sottrarle all'aggiramento: ma la notte dell'11, saputo che i Tedeschi all'ala meridionale avevano occupato (in due corpi d'armata raggiunsero il terzo degli effettivi). I Russi ebbero 92 mila prigionieri, oltre ai morti ...
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ISPANO-AMERICANA, GUERRA
Agostino GAIBI
Guido ALMAGIA
. Fino dal 1895 Cuba era in rivolta contro il governo spagnolo; nell'ottobre 1897 gli Stati Uniti, che da tempo spiavano l'occasione propizia [...] l'attacco fu ripreso per tutta la giornata, e nella notte dal 2 al 3 le navi spagnole dell'ammiraglio Cervera tentarono fu respinto dai forti: varie intimazioni di capitolazione non ebbero effetto, Il 12 il generalissimo americano N. A. Miles prese ...
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SERAPIDE (Σέραπις, la forma Σάραπις è più antica ma meno frequente)
Evaristo BRECCIA
Divinità egizio-greca il culto della quale, istituito nei primordî dell'età tolemaica, dopo essere riuscito a penetrare [...] III si stabilì l'equivalenza Serapide-Dioniso. Per effetto di un'evoluzione verificatasi in Alessandria divenne Sotere o dio: pietre preziose di ogni genere rifulgevano quasi astri nella notte su questo fondo cupo e cangiante, sì come lo sguardo mite ...
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SEPOLCRALE, POESIA
Mario Fubini
Con questo termine si designa un gruppo di opere composte nel sec. XVIII e all'inizio del XIX, nelle quali le meditazioni ispirate dalle sepolture hanno una parte prevalente [...] ostentazione del sentimento e dall'insistenza su immagini di facile effetto. Né va dimenticato che la sua diffusione è contemporanea scherzose del Goethe nel secondo Faust sui poeti della notte e dei sepolcri che invitati alla festa nel palazzo ...
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PISACANE, Carlo
Mario Menghini
Martire dell'indipendenza italiana, nato a Napoli il 22 agosto 1818, morto a Sanza il 2 luglio 1857. Di nobile famiglia (il padre era cadetto dei duchi di San Giovanni), [...] la promozione a primo tenente. Tre anni dopo, rincasando nella notte dal 12 al 13 ottobre, fu brutalmente aggredito e ferito avesse impiegato tutta l'opera sua per mandarlo ad effetto", sta la documentazione che nessuno avrebbe potuto rimuoverlo dall ...
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ZOOLOGIA
Roberto Argàno
(XXXV, p. 1003)
La z. è la scienza che si occupa della dinamica della diversità animale. Gli animali sono organismi pluricellulari eterotrofi (che traggono quindi l'energia necessaria [...] la selezione naturale) e casuali (deriva genetica, effetto del fondatore, collo di bottiglia).
In ogni ambiente entità biologiche presenti, dalla risposta alle variazioni, ritmiche (giorno-notte, stagioni) e non, alle quali l'ambiente nel suo ...
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LAPPONIA (sved. Lappland; finl. Lappi; A. T., 166-167)
Umberto Toschi
Termine geografico che comprende un'estensione di territorio molto incerta. Genericamente va riferito, come vuole l'etimologia, al [...] 66° lat. e circa 80 nell'estremo nord. Minore procede l'incremento delle notti: notte di 24 ore si trova soltanto a 67°30′ lat., di 20 giorni verso (− 14° e oltre); e ciò per effetto di quelle stesse correnti tepide atlantiche che consentono alle ...
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HEAVISIDE, Oliver
Giovanni GIORGI
Gilberto BERNARDINI
Fisico e matematico inglese, nato a Londra il 13 maggio 1850, morto a Torquay il 3 febbraio 1925. Da prima fu impiegato nella Great Northern [...] nociva, può valere in certi casi a controbilanciare l'effetto della capacità. Mentre W.H. Preece, direttore dei a cui abbiamo sopra accennato. Le seconde, evidentemente assenti nella notte, possono invece render conto, almeno in gran parte, delle ...
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NOTTURNO (ted. Nachtmusik)
Roberto Caggiano
Termine musicale che nel '700 designava un tipo di composizione per piccola orchestra o per complessi di soli strumenti a fiato, destinata a essere eseguita [...] n. 8 (K. 286) per quattro orchestre, basato esclusivamente sull'effetto di eco; la Serenata in sol magg. "Eine Kleine Nachtmusik" (K tipico il Notturno op. 61 n. 7 (dal Sogno di una notte d'estate) di F. Mendelssohn-Bartholdy, ove la bella melodia si ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...