MIGLIARO, Vincenzo
Laura Possanzini
– Figlio di Raffaele e di Caterina Ramaglia, nacque a Napoli l’8 ott. 1858, nel rione S. Ferdinando, nei quartieri spagnoli.
Il padre, proprietario di una vineria [...] lo più saturi e i colori scuri e caldi contribuiscono a un effetto di sicuro risalto volumetrico; si ricordano tra gli altri i ritratti di Martino, tuttora in loco insieme con Un mercato di notte a Napoli, Sirene al chiaro di luna, Luciana.
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PESENTI, Antonio Mario
Riccardo Faucci
PESENTI, Antonio Mario. – Nacque a Verona il 15 ottobre 1910 da Romeo, direttore dell’ufficio telegrafico di Treviso, e da Amalia Bisoffi, veronese, anch’essa [...] Saraceno. Il peggioramento della situazione politica impedì di dare effetto al progetto che, infatti, non andò oltre un convegno poche lezioni, per l’aggravarsi della malattia.
Morì a Roma nella notte fra il 13 e il 14 febbraio 1973.
Pesenti svolse un ...
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CAVALLI, Giovanni
Mario Barsali
Nato a Novara il 28 luglio 1808 da Francesco e da Giuseppa Scotti, entrò nel 1818 nella Regia militare accademia di Torino dove, dopo un periodo di iniziale irrequietezza, [...] volume di fuoco, sia come celerità di tiro ed effetto sia come possibilità di rifornimento. Il dibattito però sui trasportato dovunque e gettato rapidamente, in vicinanza del nemico, anche di notte, e su qualsiasi corso d'acqua, e tale da reggere, ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] approssimante labiopalatale presente nella parola francese n[ɥ]it «notte»).
Tra le vocali, le labiali corrispondono a foni , fenomeno di assimilazione che può colpire le vocali toniche per effetto delle vocali atone alte /i/ e /u/, spesso finali ...
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orologio
orològio [Der. del lat. horologium, dal gr. horológ✄ion "che dice l'ora", comp. di hóra, lat. hora, "ora" e del tema di légo "dire"] [MTR] Strumento che misura il trascorrere del tempo del giorno, [...] cui la forza motrice è fornita da una massa che scende per effetto della gravità ed è applicata al-l'estremità di una corda avvolta , derivato dal sestante, per valutare l'ora di notte in base all'altezza di determinate stelle: → notturlabio ...
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anfibi
Giuseppe M. Carpaneto
Il popolo delle paludi e degli stagni
Almeno cento milioni di anni prima che comparissero i dinosauri sul nostro pianeta gli anfibi erano partiti alla conquista della terraferma, [...] immersi nei fiumi o nel fango, per poi uscire di notte a pascolare nelle savane: il nome scientifico di questi pachidermi è assai forte, dall'aspetto lattiginoso, che ha un effetto irritante sulle mucose boccali dei mammiferi che cercano di morderli ...
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CORRAO, Giovanni
Luigi Agnello
Nato a Palermo, nel quartiere marinaro del Borgo, il 17 nov. 1822, da Giuseppe e da Anna Maria Argento, esercitò come il padre il mestiere di calafato. Quasi sprovvisto [...] Motto, e dopo una traversata avventurosa sbarcarono presso Messina nella notte dal 10 all'11 aprile, quando il moto della Gancia era 417-430).
Tornato a Palermo, si adoperò per dare effetto alle sue minacce, ponendosi a capo della protesta di vasti ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] d’imminenza, inizio, continuazione o conclusione:
(3) Era scesa la notte, e ci accingemmo a partire (Carlo Levi, Le parole sono pietre ’influsso francese), ma sembrano sparire in seguito per effetto del ➔ purismo ottocentesco (Amenta & Strudsholm ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] . L’Esecutore si comporta del resto a tutti gli effetti come un oggetto diretto: per questo, da oggetto diretto di forza causativa:
(12) a. mia madre mi fa studiare anche la notte
b. mio padre mi fa andare in vacanza da sola
Il verbo lasciare, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo sviluppo delle città, delle professioni artigianali e delle corporazioni professionali [...] bagni pubblici riscaldati e alla fabbrica di lucerne per la notte.
Tuttavia, queste raffigurazioni non sempre erano state pensate per studi e dibattiti tra specialisti, ma anche per l’effetto di attrazione nei confronti della gente comune; le idee, ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...