TRAPANI (gr. Δρέπανον e Δρέπανα; lat. Drepănum; A. T., 2728-29)
Vincenzo EPIFANIO
Enrico BRUNELLI
Guido LIBERTINI
Guido ALMAGIA
Vincenzo EPIFANIO
Vittorio Viale
Città capoluogo della provincia omonima, [...] che nel 241, dopo la battaglia delle Egadi, per effetto della pace conclusa allora tra Amilcare e Lutazio Catulo. di Polibio (I, 53), la flotta romana, partita troppo tardi nella notte, giunse in vista di Drepanum dopo l'alba, e diede così modo ...
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Città della Provenza, Francia meridionale, capoluogo del dipartimento delle Bocche del Rodano, a 207 m. s. m. (da cui dista 29 km.), posta in una vallata a 2 km. dall'Arc, e dominata a oriente dalla collina [...] acque termali (temp. circa 36°), carboniche, di effetto leggermente diuretico, conosciute già dai Romani, sono state la battaglia finì a notte con un massacro dei barbari, inseguiti dai Romani fino al loro campo. Nella notte arrivarono i Teutoni, e ...
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IDROBIOLOGIA (XVIII, p. 727)
Livia Tonolli
È questo un termine molto generale con il quale si definisce lo studio della vita degli organismi acquatici, siano essi marini, estuariali, di acque continentali [...] rispetto alla luce e alla necessità di raggiungere di notte gli strati superficiali, più produttivi e pertanto più ricchi del processo, ma congiunge direttamente la causa con l'effetto più drammatico, che oggi sta sconvolgendo gli equilibri biologici ...
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Il monte più elevato delle Alpi e di tutta l'Europa; sorge nella parte più interna della Val d'Aosta, dove l'elevata cresta spartiacque alpina si ripiega, fra le Alpi Graie e le Pennine, le prime dirette [...] cui stratificazione verticale o fortemente inclinata ha per effetto la bizzarra dentellatura delle creste, le quali, de la Côte che si dilunga verso l'Arne, si ferma una notte, poi prosegue ancora fino a delle rocce isolate in mezzo al ghiaccio ...
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Città della provincia di Ferrara, che sorge (i m. s. m.) in mezzo alla laguna omonima (le "valli", v. sotto) tra il Po di Volano e il Po di Comacchio, sopra un gruppo d'isolette separate da canali e congiunte [...] man mano che, col progredire dei diboscamenti e per effetto delle arginature, aumentò la quantità dei materiali trasportati in pescagione, invece, è necessario vegliare di notte, perché i pesci durante la notte entrano nei lavorieri e i "vallanti" ...
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. Re degli Unni dal 434 al 453, è forse il più famoso fra i re barbari. Figlio di Munzuco, salì al potere, insieme col fratello Bleda, nel 434, succedendo allo zio paterno Rua (Prisc., p. 276 Dindorf). [...] luogo quando già l'invasione in Gallia era cominciata, ma non ebbero effetto.
Nella primavera del 451 gli Unni passarono il Reno e si XXXVII, 197). La furiosa zuffa cessò per il sopravvenire della notte. Vi morì Teodorico (Iord., XL, 207-210). A., ...
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Divinità femminile italica, equivalente della greca divinità Artemis, così come Marte è l'equivalente di Ares. L'etimologia della parola è da riportarsi secondo alcuni a Diviana, da dius, divino (arcaico [...] perciò la dea della luce diurna, con tutti i suoi benefici effetti sul mondo della natura. Riportando l'etimologia della parola a dius fiaccole (il che si spiega con la marcia fatta di notte per arrivare all'alba); e come l'altra di Virbio ...
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PERISCOPIO
Filiberto DONDONA
Carlo MANGANONI
. Strumento ottico usato anche nella guerra terrestre (v. appresso), ma particolarmente nella navigazione sottomarina, per riportare la visione del panorama [...] torri di osservare dall'interno della torre il nemico e l'effetto dei proprî tiri. Un analogo principio è adottato sui sommergibili per al diametro della pupilla umana, il quale in media, al cadere della notte, è di 6 mm.; si va così dai 4 ai 7 mm., ...
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Nacque nel 370, morì nel 410. Lo stesso anno in cui morì l'imperatore Teodosio, 395, i Visigoti, che dalla pace del 382 erano stanziati su territorio romano come foederati nella Pannonia e nella Mesia, [...] che poi egli depose due volte, e di cui si servì come arma e fantoccio nelle sue lotte contro Onorio. Effetto di tutto questo fu che, finalmente, la notte del 24 agosto 410, i Visigoti entrarono in Roma per la Porta Salaria, e per tre giorni la città ...
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WIELAND, Christoph Martin
Vittorio Santoli
Letterato, nato ad Oberholzheim nei dintorni di Biberach (Svevia) il 5 settembre 1733, morto a Weimar il 20 gennaio 1813. Natura sensibile, trascorse la sua [...] Abderiten, perché Abdera è eterna: essi sono in effetti una satira e celia piacevolissima delle varie forme dell'umana (1778), che prende le mosse da una fiaba delle Mille e una notte, i Gespräche unter vier Augen (1798 segg.).
Da questi scritti a ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...