Trasformazione naturale o artificiale di un nucleo atomico in un altro. Gli esempi più importanti di reazione nucleare sono la fissione e la fusione (fig. 1, fig. 2). Quando la particella incidente è trattenuta [...] si inquadra nella teoria delle reazioni nucleari proposta da N. Bohr nel 1936, in cui si ammette che le reazioni medesime appartenenti a X e a non facciano sentire il loro effetto. Esempi di reazione di questo tipo sono le eccitazioni coulombiane ...
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Biologia
In biologia molecolare, u. trascrizionale, la distanza fra i siti di inizio e di terminazione riconosciuti dalla RNA polimerasi (➔ trascrizione); può includere più di un gene. In genetica, u. [...] Farmaceutica
U. biologica U. di misura riferita all’effetto biologico di una determinata sostanza. Il suo impiego ha di lunghezza, pari a h2/(4π2m0e2), altro non è che il raggio di Bohr; l’u. di velocità, 4π2e2/h2, è la velocità dell’elettrone nello ...
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Anatomia
Ciascuna delle due cavità dello scheletro della testa, separate tra loro dalle fosse nasali, che contengono i globi oculari con i loro principali annessi. L’insieme dell’o. e delle parti molli [...] di un atomo attorno al nucleo, secondo il modello atomico di Bohr, ➔ atomo.
Teoria delle orbite
A Keplero è dovuta la fortemente perturbate, soprattutto per effetto del frenamento a opera dell’atmosfera superiore e per effetto della non sfericità e ...
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spin Termine («rotazione») introdotto inizialmente per indicare il momento della quantità di moto intrinseco dell’elettrone, ipotizzato (1925) da S.A. Goudsmit e G.E. Uhlenbeck allo scopo di dar conto [...] O. Stern e W. Gerlach, dove un fascio di atomi per effetto di un forte campo magnetico disomogeneo si scinde in più fasci anche nel associato un momento magnetico intrinseco pari a un magnetone di Bohr. In rapporto a tale momento magnetico si parla a ...
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In fisica atomica, o. atomico, la funzione d’onda associata a un elettrone in un determinato stato di un determinato atomo, mediante la quale risultano definiti l’energia e il momento della quantità di [...] mentre a0=0,529 Å è il raggio di Bohr, cioè il raggio della prima orbita elettronica nel modello di Bohr dell’atomo di idrogeno. Si osservi che gli stati minore di quella vera a causa dell’effetto di schermo degli elettroni interni nei confronti di ...
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Fisico teorico austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1900 - Zurigo 1958), figlio di Wolfgang Joseph. Ha compiuto fondamentali ricerche di meccanica quantistica e di relatività. Ha ricevuto il premio [...] il dottorato nel 1922, P. fu assistente di M. Born ad Amburgo, dove conobbe N. Bohr che lo invitò a Copenhagen e con il quale lavorò alla teoria dell'effetto Zeeman anomalo. Tornato ad Amburgo nel 1923, fu assistente di W. Lenz; nel 1928, ormai ...
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Negli anni 1949-50 si è verificato un nuovo sostanziale progresso, dovuto principalmente a S. Tomonaga (e collaboratori; questi risultati erano stati in parte ottenuti, in Giappone, già negli anni precedenti, [...] situazioni sperimentali, in modo complementare (nel senso di Bohr).
Le diverse versioni dell'e. q. si distinguono tale sviluppo sono generalmente di grandezza nettamente decrescente (in effetti il parametro di sviluppo sembra essere piuttosto α/π ...
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Fisica atomica
Massimo Inguscio
Guglielmo M. Tino
(App. IV, i, p.817)
Le conoscenze sulla struttura atomica, divenuta una parte fondamentale della fisica del 20° secolo a partire dalle classiche esperienze [...] detto, questa separazione è proporzionale a I/δ. Questo effetto è stato chiamato effetto Sisifo da C. Cohen-Tannoudji e J. Dalibard che (μB/h)B(z)(geme2gfmf), dove μB è il magnetone di Bohr, ge e gf rappresentano i fattori di Landé dei due livelli. ...
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NEUTRONE (XXIV, p. 704; App. I, p. 897; II, 11, p. 404; III, 11, p. 260)
Daniele Prosperi
Antonio Paoletti
Marino Giannini
Ricordiamo che attualmente i protoni (p) e i n. (n) vengono considerati come [...] χ2). Sono state anche messe in luce vaste categorie di effetti non statistici. Tutti questi risultati sono stati interpretati per mezzo fu interpretato sulla base di un modello introdotto da Å. Bohr nel 1955. In base a esso il nucleo composto formato ...
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NUCLEO (XXV, p. 14)
Mario AGENO
Negli ultimi quindici anni, lo studio del nucleo atomico ha fatto sostanziali progressi, senza che si sia ancor giunti ad una comprensione generale della sua struttura [...] In tutti i casi noti di radioattività α si trova effettivamente che il difetto di massa del nucleo radioattivo è minore energia E1(E1 〈 Z2) viene emesso, secondo la relazione generale di Bohr, un quanto di radiazione la cui frequenza ν è data da:
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