Pittore (Salerno 1490 circa - Gaeta 1530). Formò la sua educazione artistica sugli schemi umbri pervenuti in Campania, ma accolse pure modi raffaelleschi, l'influsso di Cesare da Sesto e qualche vago apporto [...] di colorismo veneto. Improvvisatore schietto, si distingue, specie nei suoi piccoli dipinti, per accenti paesani e agresti, per un gusto di spontanea arcaicità. Le principali opere sue sono da cercare ...
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Pittore e architetto (Udine 1487 - Roma 1564). Dopo l'educazione a Udine e a Venezia, presso il Giorgione, fu a Roma, dove fu tra i collaboratori di Raffaello. Studiando le grottesche della Domus Aurea, [...] riuscì a imitarne anche lo stucco creando un tipo di decorazione bizzarro e raffinato, che ebbe immensa fortuna. Opere principali: gli ornamenti delle Logge Vaticane (1517-19), la decorazione della Loggia ...
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Pittore (Lione 1729 - Torino 1821). Ebbe la sua prima educazione in Francia; si perfezionò in seguito a Roma, sotto l'influenza di R. Mengs e di P. Batoni; poi fu a Parma (1765), e infine, chiamato a dirigere [...] l'accademia di pittura fondata dal conte de Molines a Torino, vi si stabilì, divenendo pittore di corte di Vittorio Amedeo III. Dipinse con stile neoclassico, non immemore dei modelli settecenteschi, quadri ...
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Scultore, architetto e fonditore padovano (sec. 15º). La sua educazione padovana è evidente nei molti richiami nelle sue opere a Donatello, ma subì, oltre quello della pittura ferrarese coeva, anche l'influsso [...] di F. Lippi e della corrente ghibertiana che faceva capo a N. Baroncelli. La sua maniera è minuta, ma ricca di colore e di finezze decorative. Lavorando a Ferrara col Baroncelli, ne continuò e compì (1454) ...
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Filantropo (n. Brescia 1785 - m. 1855). Dedicatosi dapprima all'educazione dei sordomuti, istituì (1819) a proprie spese, nella sua casa, una scuola di mutuo insegnamento secondo il metodo lancasteriano. [...] processo intentato a F. Confalonieri, di cui aveva assecondato le iniziative educatrici, poi assolto, si ritirò nelle proprie campagne, dove continuò l'apostolato educativo, esplicando anche una intensa attività a favore dei sordomuti e dei carcerati ...
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Nobile inglese (n. 1660 - m. Isleworth, Middlesex, 1718). Di educazione cattolica, si convertì nel 1679 all'anglicanesimo e si unì ai whigs; nel giugno 1688 fu tra i sette firmatarî del documento che chiedeva [...] a Guglielmo d'Orange di spodestare Giacomo II e salire al trono d'Inghilterra. Segretario di stato nel 1689-90, ricoprì nuovamente la carica nel 1694-98. Nel 1694 fu creato duca da Guglielmo III. Passato ...
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Grammatico e pedagogista inglese (1530 circa - 1611). Nelle polemiche sul problema dell'educazione portò idee moderne. Nelle sue Positions (1581) dette un particolare rilievo all'educazione fisica e all'insegnamento [...] e del canto, attribuendo anche più importanza all'educazione pubblica e all'insegnamento della lingua materna rispetto all'educazione privata e all'insegnamento del latino. Richiese inoltre che l'educazione femminile fosse non meno curata di quella ...
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Serva di Dio (Metz 1817 - Auteuil, Parigi, 1898). Per l'educazione delle giovani provenienti dagli ambienti laici della borghesia francese, fondò (1839) l'Istituto delle suore dell'Assunzione, che basava [...] l'opera di apostolato su una salda preparazione culturale. L'istituto fu approvato nel 1888 ...
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Educatrice (Exeter 1807 - Bristol 1877). La sua attività, rivolta all'educazione dei minorati e degli operai e alla diffusione delle scuole, ebbe pieno riconoscimento con l'emanazione (1854) dell'Act of [...] juvenile offenders. Scrisse anche sulla delinquenza giovanile (Juvenile delinquents, 1852) ...
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Uomo politico inglese (n. 1543 - m. Nieuwpoort, Belgio, 1601). Ricevette educazione cattolica e sposò la cattolica Jane, figlia di H. Howard, conte di Surrey. Prese parte alla rivolta cattolica del nord, [...] con lo scopo di liberare Maria Stuarda, e perciò dovette fuggire nei Paesi Bassi, dove ricevette una pensione da Filippo II. Dichiarato colpevole d'alto tradimento (1571), perdette il titolo ...
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educazione
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità,...