CASTRAVILLA, Ridolfo
Nicola Longo
Nato probabilmente entro il secondo quarto del XVI sec., l'autore che si nasconde sotto tale presunto pseudonimo appartenne all'ambiente senese anche se rimase sconosciuto [...] tra gli intellettuali di mezza Italia, restandone semplice spettatore. Certo si può anche affermare che la sua educazione letteraria non fosse eccellente, stando non solo alle dichiarazioni di principio ("non volendomi supponere a regola alcuna ...
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CASSOLA (Cazzola), Gaspare Luigi
Fiorenza Vittori
Nato a Gravedona (Como) l'8 maggio 1743 da Giuseppe e Ancilla Asnaghi, il 20 ott. 1759 entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù e per alcuni anni [...] comunicazione sociale basata sulla fede illuministica nella possibilità dell'uomo di migliorare il suo stato naturale attraverso l'educazione ed un saggio ordinamento legislativo - il C. approda, nell'ultimo decennio di attività, alla stesura di due ...
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CAPELLO (Capelo, Chapelo, Capellus, Cappello, Cappelli, Cappellus), Guglielmo
Frank Rutger Hausmann
Nacque ad Auletta (prov. di Salerno) da un medico di nome Goffredo, probabilmente negli ultimi anni [...] da Vicenza. Più tardi, verso il 1441, il C. ebbe l'incarico di provvedere, insieme con un certo Francesco Pisano, all'educazione dei fratelli minori di Borso, Ercole e Sigismondo; a corte era perciò chiamato il "maistro di putti".
Il C. morì dopo il ...
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CORBELLI, Nicolò Maria
Giorgio Busetto
Benché di nobile famiglia originaria di Padova, è di lui ignoto ogni dato biografico; fu attivo nella seconda metà del sec. XVII.
Stampò oltre una ventina di opere [...] del romanzo d'appendice, quale è certa perfezione dell'eroina negativa, Semiramide, descritta nel tempo della sua educazione come un'infallibile tiratrice con l'arco, un'impareggiabile cavallerizza, una danzatrice senza eguali per grazia e bellezza ...
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FOLLIERO DE LUNA, Aurelia
Valentina Coen
Nacque a Napoli nel 1827 dal cavalier Giovanni Folliero e da Cecilia De Luna, letterata di origine spagnola. Fu la madre a condurla nel 1837 a Parigi, dove la [...] diretto viene esaminata la questione femminile in Italia e all'estero, e si insiste sulla necessità di dare alle donne un'educazione adeguata che permetta loro di collaborare con gli uomini a un positivo sviluppo del paese ("la donna istruita sarà la ...
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CATO (Cati), Ercole
Tiziano Ascari
Nacque a Ferrara da Ludovico e da Ippolita Nigrisoli. Sono incerti l'anno della nascita e quello della morte: certo è soltanto che morì a 68 anni e non prima del 1606. [...] Ippolito. Nel 1603pubblicò, sempre a Ferrara, un suo Discorso, tenuto all'Accademia degli Intrepidi, in cui si discute se un principe debba venire educato allo studio della filosofia o a quello delle armi, concludendo che è necessaria l'una e l'altra ...
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BOSIO, Ferdinando
Valerio Castronovo
Nato ad Alba il 24 apr. 1827, in una famiglia assai modesta, si laureò in lettere a Torino. Discepolo prediletto del Paravia, pubblicò ventenne un volumetto di versi [...] 1799 (Torino 1857) - altri lavori di esaltazione patriottica e di agiografia popolare più vicini ai moduli di divulgazione precettistico-educativa: Il fanale di un onest'uomo (Torino 1858) e specialmente la Storia popolare dei Papi (Torino 1861), che ...
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GAETANI DELL'AQUILA D'ARAGONA, Niccolò
Lucinda Spera
Nacque all'Aquila nel 1644 da Antonio, conte d'Alife e duca di Laurenzana, e Cecilia Acquaviva dei duchi d'Atri. Fu dunque membro di un ramo dell'antichissima [...] " (p. IV). Nel "Primo ragionamento" illustra l'idea di nobiltà diffusa presso varie nazioni; nel secondo si occupa dell'educazione adatta ai nobili per risvegliare in loro la virtù dei progenitori; nel terzo si sofferma sulle scienze che dovrebbero ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] , dalle molteplici relazioni, dalla capacità di far valere il proprio peso e la propria parola. Con il gusto sicuro ed educato di chi sa come controllare il nuovo attraverso il vecchio.
Fonti e Bibl.: G. Barbieri, Consideraz. sul poema Pronea, s ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] , quella, sia pure con più modestia di stile, di una fanciulla che, portata sulla via dell'errore per mancanza di educazione e per le incomprensioni della società, giunge alla espiazione e alla morte. Massimo, datato al 1842, è un romanzo breve ...
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educazione
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità,...