Storico dell'arte svizzero (Winterthur 1864 - Zurigo 1945), figlio di Eduard. Rappresentante della corrente della pura visibilità, propose nella sua opera Kunstgeschichtliche Grundbegriffe (1915) un sistema [...] , a Monaco (dal 1912) e infine (dal 1924) a Zurigo. Sulla formazione di W. agirono da una parte la diretta educazione burckhardtiana alla storia della cultura, dall'altra le recenti formulazioni teoriche della pura visibilità di C. Fiedler e le ...
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PICCINATO, Luigi
Roberto Perris
(App. II, II, p. 545)
Architetto e urbanista italiano, morto a Roma il 29 luglio 1984. Incaricato di Urbanistica dalla facoltà di Architettura di Napoli (1937-50), fu [...] Nel 1975 l'università di Roma gli conferì il titolo di Professore emerito e ricevette la medaglia d'oro per l'Educazione nazionale; nel 1980 ottenne il Grand Prix de l'Association Internationale des Urbanistes e nel 1983 il premio Antonio Feltrinelli ...
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ANDREA di Bartolo, detto A. del Castagno
Eugenio Battisti
L'appellativo deriva dal luogo di nascita, Castagno di San Godenzo, nell'alto Mugello, sulle pendici del monte Falterona. Il padre, Bartolo [...] e tre figlioli, Andrea, Simone e Ginevra. A. dovette nascere verso il 1421. Non sappiamo nulla di certo sulla sua educazione artistica e sulla primitiva attività. L'opera più antica, ricordata dalle fonti ma perduta, sono gli affreschi sulla facciata ...
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GUERRISI, Michele
Maria Viveros
Nacque a Cittanova, presso Reggio di Calabria, il 23 febbr. 1893 da Pasquale e Filomena Barbaro, di Palmi.
Alle sue origini il G. diede sempre valore simbolico, tale [...] del suo pensiero estetico.
Trasferitosi a Palmi per frequentare il ginnasio, ebbe modo di ricevere una prima educazione pittorica presso lo studio di Domenico Augimeri, artista formatosi con Domenico Morelli e Filippo Palizzi. A sedici anni ...
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GADDI, Niccolò
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 12 ott. 1537 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 81, c. 234) da Sinibaldo di Taddeo e da Lucrezia di Matteo Strozzi.
La famiglia Gaddi aveva occupato [...] nella storia della cultura, dato che fin dalla fine del Trecento erano detentori di alcuni importanti codici danteschi.
L'educazione del G. fu indirizzata al conseguimento dello status ecclesiastico; verso il 1550 studiava latino ed ebraico sotto la ...
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AGABITI, Pietro Paolo
Pietro Zampetti
Nacque a Sassoferrato (Ancona) verso il 1470 dal maestro Agabito Agabiti. Pittore, non si ha notizia di un suo giovanile soggiorno nel Veneto che varrebbe a meglio [...] dipinto, forse il più importante tra i non molti che dell'A. siano giunti sino a noi, chiarisce la sua educazione, indicando i limiti delle sue possibilità, che sono quelle di un modesto imitatore di Cima. Secondo la tradizione, allontanandosi in ...
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Tissot, Jacques-Joseph, detto James. - Pittore e incisore francese (Nantes 1836 - abbazia di Buillon, Doubs, 1902). Artista inquieto e poliedrico, il suo complesso percorso esistenziale trova puntuali [...] del sacro, culminato nella produzione dei circa 350 acquerelli noti come Bibbia di Tissot.
VITA E OPERE
Dopo avere ricevuto un’educazione religiosa, si trasferì a Parigi per dedicarsi allo studio dell’arte; allievo di H. Flandrin, esordì al Salon del ...
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Architetto e disegnatore (n. in Piccardia, forse a Honnecourt presso Cambrai, agli inizi del sec. 13º). Il nome di V. è legato a quanto di lui resta, un taccuino di disegni (1230-36; Parigi, Bibl. Naz., [...] .
Vita e opere
Le uniche notizie sulla sua vita sono tratte dal suo taccuino. V. ricevette la sua prima educazione professionale probabilmente nei cantieri dell'abbazia cisterciense di Vaucelles, della cui chiesa, ricostruita fra il 1190 e il 1235 ...
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MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] con il nome di Ascoso; dell'Accademia fu membro stabile e ne divenne poi più volte principe. A complemento di un'educazione gentilizia, il M. ebbe un apprendistato pittorico con i carracceschi G. Campana e G. Cavedone, dai quali imparò le tecniche a ...
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BUSSOLA, Cesare
Gabriella Ferri Piccaluga
Figlio di Dionigi, nacque a Milano nel 1653; giovanissimo, venne iniziato alla scultura dal padre, sotto la cui direzione già nel 1669 frequentava la scuola [...] In questa figura la schematizzazione geometrica delle membra dimostra come il B. non fosse riuscito a superare l'accademismo dell'educazione giovanile e i limiti di uno stretto provincialismo e come, una volta rimasto senza la guida paterna, avesse ...
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educazione
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità,...