Raphael, Frederic
Patrick McGilligan
Scrittore, saggista, sceneggiatore televisivo e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 14 agosto 1931. Incisività dei personaggi, dialoghi brillanti, acuta [...] spietato; il film, con Julie Christie nel ruolo di un'ambiziosa fotomodella che conduce un'esistenza improntata all'edonismo e alla superficialità nella Londra degli anni Sessanta, fece scalpore all'epoca. La sua seconda sceneggiatura originale, per ...
Leggi Tutto
La grande bouffe
Mario Sesti
(Francia/Italia 1973, La grande abbuffata, colore, 123m); regia: Marco Ferreri; produzione: Vincent Malle per Mara Film/Capitolina Produzioni Cinematografiche/Films 66; [...] depositate nei pressi dei corpi umani inanimati.
Luis Buñuel parlò di La grande bouffe come di un "monumento all'edonismo" e alla "tragedia della carne", eppure oggi esso riluce, piuttosto, come un film della più intransigente e ingrata lucidità ...
Leggi Tutto
Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] ceto mercantile al quale egli stesso apparteneva. Spesso cinico, beffardo e spregiudicato, Ihara riassume nei suoi romanzi l’edonismo, e soprattutto la vitalità prorompente e fisica dei suoi tempi. I suoi racconti più famosi, Kōshoku ichidai otoko ...
Leggi Tutto
Risi, Dino
Valerio Caprara
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo, nato a Milano il 23 dicembre 1917. Dotato di un'ironia sferzante e di un'istintiva facilità di mestiere, ha diretto opere [...] considerarsi tra i titoli più riusciti della terza stagione La stanza del vescovo (1977), irridente inno all'edonismo della libertà, Sono fotogenico (1980), che rievoca il microcosmo dei 'cinematografari' con spietata verosimiglianza, e Fantasma d ...
Leggi Tutto
Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] (1943; Il cielo può attendere) fu per Lubitsch un film-testamento, apologia non più irridente ma commossa di un garbato edonismo ormai riconsegnato al tempo; Sullivan's travels (storia di un regista che vorrebbe fare del cinema 'impegnato' ma scopre ...
Leggi Tutto
Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] ) di Costa-Gavras, altro film impegnato sul fronte politico-umanitario.
Da un lato dunque, negli anni Ottanta dominati dall'edonismo e dalla grande industria dello spettacolo, il F. di C. non mancò di andare controcorrente, diventando cassa di ...
Leggi Tutto
(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] sulla società.
Victory Girls di A. Tucker (1943, Canberra, Australian National Gallery) rappresenta l'irrequieta sessualità e l'edonismo aggressivo di quel tempo: due ragazze nude fino alla vita e con indosso solo oscillanti gonnellini rossi, bianchi ...
Leggi Tutto
edonismo
s. m. [der. del gr. ἡδονή «piacere»]. – Concezione filosofica che riconosce come fine dell’azione umana il piacere; nella storia della filosofia è rappresentata soprattutto dalle dottrine dei filosofi greci Aristippo di Cirene e Epicuro....
edonico
edònico agg. [dal fr. hédonique, che è dal lat. tardo hedonĭcus; v. edonismo] (pl. m. -ci), raro. – Che ha rapporto con il piacere: bisogno e., in psicopedagogia, il bisogno di provare gradevoli emozioni, che è particolarmente sentito...