Tra 17° e 18° sec. la Francia di L., il Re Sole, divenne la maggiore potenza europea. Sue grandi ambizioni furono di fare della Francia un paese fortemente unito sotto il controllo della Corona e di ridurre [...] maggior rigore che culminò, con grave danno della Francia stessa, nella revoca (1685) dell'edittodiNantes. La grande opera interna di L. fu completata dal favore accordato alle arti e alle lettere: la corte fu allora, veramente, al centro dell ...
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Figlio (Pau 1553 - Parigi 1610) di Antonio di Borbone e di Giovanna d'Albret. Salito al trono (1589), dovette abiurare, ma concesse, con l'edittodiNantes (1598), libertà di coscienza e di culto agli [...] Vervins (1598), riconquistò tutto il regno. Dopo aver concesso con l'edittodiNantes (13 agosto 1598) libertà di culto ai calvinisti, attese al lavoro di ricostruzione interna. Non era compito facile: doveva ristabilire l'autorità monarchica, ridare ...
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Uomo politico e scrittore francese (Buhy, Seine-et-Oise, 1549 - La Forêt-sur-Sèvre, Deux Sèvres, 1623). Convertito dalla madre al calvinismo (1559), inviato per ragioni di studio in Germania e in Italia [...] IV; ma dopo la sollevazione ugonotta del 1620 perse anche il governatorato di Saumur. Fu chiamato il "papa degli ugonotti", per la tenace energia spiegata per ottenere l'emanazione dell'edittodiNantes. Postumi uscirono i Mémoires (1624-25 e 1652). ...
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Statista (Parigi 1603 - ivi 1685). Referendario del parlamento di Parigi, intendente dell'esercito d'Italia, segretario di stato alla Guerra (1643-66), cancelliere guardasigilli (dal 1677), fu uno dei [...] lo stato assoluto. Abile organizzatore, fece dell'esercito uno strumento di prim'ordine per la politica di espansione della Francia. Nel 1685 fece firmare al re la revoca dell'edittodiNantes. Fu padre dell'arcivescovo Charles-Maurice e del celebre ...
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Filosofo, teologo e pedagogista francese (castello di Fénelon, Périgord, 1651 - Cambrai 1715). Precorrendo i pedagogisti del sec. 18º, sostenne che nel processo educativo di un giovane era necessario unire libertà, [...] (diresse anche un istituto per giovinette convertite, 1678), specie dopo la revoca dell'edittodiNantes. Fu (1689-1697) educatore di Luigi duca di Borgogna, nipote di Luigi XIV; si trovò però a disagio nell'ambiente della corte, poiché la sua ...
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Uomo di stato francese (Parigi 1641 - Versailles 1691). Segretario di stato per la Guerra, contribuì alla formazione di un esercito moderno e nazionale con una serie di provvedimenti, tra cui un generale [...] brutale durezza, rivelatasi nella persecuzione degli ugonotti con la revoca dell'edittodiNantes (1685), e nei suoi stessi piani militari, come la spietata campagna di devastazione del Palatinato (1688), parvero giustificare l'ostilità a corte dei ...
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Ecclesiastico, scrittore e oratore (Digione 1627 - Meaux 1704). Arcidiacono di Sarrebourg presso la cattedrale di Metz, nel 1659 pronunciò a Parigi la prima delle sue grandi orazioni funebri, tra cui si [...] accostare il B. ai giansenisti. Erano gli stessi anni in cui, vescovo di Meaux (1680), B. applicava nella sua diocesi il decreto di revoca dell'edittodiNantes, geloso, più che dell'intimità delle coscienze, del carattere sacro della religione ...
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Medico e biblista (Sauve, presso Montpellier, 1684 - Parigi 1766), figlio di un pastore calvinista passato al cattolicesimo dopo la revoca dell'edittodiNantes. Prof. di anatomia all'univ. di Tolosa (1710-20), [...] (Conjectures sur les mémoires originaux dont il paraît que Moïse s'est servi pour composer le livre de la Genèse, anonimo, 1753) l'esistenza di documenti diversi. Fu così il primo ideatore della "teoria documentaria" e diede l'avvio a J. G. Eichhorn. ...
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Moglie segreta del re di Francia Luigi XIV (Niort 1635 - Saint-Cyr 1719). Nipote dello scrittore protestante Agrippa d'Aubigné; convertitasi al cattolicesimo, sposò (1652) il poeta Scarron, del quale rimase [...] sposare (1684); la sua influenza sul re fu notevole anche se ristretta esclusivamente a determinati campi (non ebbe alcuna parte nella revoca dell'edittodiNantes, ma con Bossuet mosse guerra al quietismo). Morto Luigi XIV, si ritirò nell'istituto ...
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Scrittore calvinista (Uzès, presso Nîmes, 1679 - Ginevra 1767); dopo la revoca dell'edittodiNantes, esule in Svizzera, Olanda, Inghilterra e bibliotecario in Ginevra; si occupò di scienze naturali, storia, [...] filologia, teologia, sostenendo la perfetta "razionalità" della rivelazione: di qui la sua interpretazione razionale del cristianesimo e la negazione del "mistero", secondo le prospettive della cultura illuministica contemporanea. Alcuni suoi temi ...
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camisardo
camiṡardo s. m. [dal fr. camisard, der. del provenz. camisa «camicia»]. – Nome dei calvinisti francesi delle Cevennes che, in seguito alla revoca dell’editto di Nantes (1685), organizzarono una forma di resistenza armata contro l’esercito...
revocazione
revocazióne (ant. o raro rivocazióne) s. f. [dal lat. revocatio -onis, der. di revocare: v. revocare]. – Forma ormai rara per revoca: la r. dell’editto di Nantes; è però specifico come termine giur.: nel diritto processuale, mezzo...