DAVIA, Giovanni Antonio
Gianpaolo Brizzi
Nato a Bologna il 13 ott. 1660, secondogenito di Giovanni Battista e di Porzia Ghislieri, apparteneva ad una famiglia di origine borghese, da pochi anni nobilitata [...] che volle potenziare chiamandovi maestri di grande prestigio, quali il cretese G. Stai per la lingua greca, divenuto in seguito arcivescovo di Edessa, l'abate padovano F. Palesi per la lingua latina e italiana, A. Leprotti per la filosofia e ancora C ...
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PICCOLOMINI, Celio
Stefano Calonaci
PICCOLOMINI, Celio. – Nacque a Siena nel 1609 da Alessandro Piccolomini Carli e da Lucrezia Ugurgieri, appartenenti a importanti famiglie del patriziato locale.
A [...] ’Opera. E non definitivamente: ancora tre anni dopo il nunzio a Firenze Carlo Francesco Airoldi, vescovo di Edessa, doveva dirimere la medesima questione, tornata, o rimasta, oggetto di discussione.
Piccolomini partecipò come cardinale elettore ai ...
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MONFERRATO, Natale
Luigi Collarile
MONFERRATO, Natale. – Nacque a Venezia, dove il 5 maggio 1610 fu battezzato nella parrocchia di S. Paolo maggiore (S. Polo), figlio legittimo di Giovanni e di Francischina.
Il [...] con dedica al procuratore marciano L. Pesaro, e le Antiphonae, unica voce decantandae op. 17, dedicate all’arcivescovo di Edessa mons. C.F. Airoldi. Dopo una pausa di alcuni anni, probabile conseguenza dell’insorgere di alcuni problemi di salute per ...
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DAMIANO, santo
Bernard Bavant
Nato verso la metà del sec. VII, fu attivo fino ai primi anni di quello successivo. La sua forma;zione, i motivi della sua scelta religiosa, gli inizi della sua carriera [...] ) contro scritti - i così detti "Tre Capitoli" - di Teodoro di Mopsuestia, di Teodoreto di Ciro e del vescovo di Edessa Iba. Lo scisma dei "Tre Capitoli" aveva causato la divisione della diocesi di Aquileia in due osservanze, l'una ortodossa e ...
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UCCELLINI, Marco
Valeria Mannoia
UCCELLINI, Marco. – Nacque intorno al 1610 a Forlimpopoli, quasi certamente nella parrocchia di S. Rufillo, da donna Eufrosina e da Pietro Maria Uccellini, figlio di [...] di corte promossi da Isabella nel teatrino di corte, versi di Alessandro Guidi; la favola pastorale Li eventi di Filandro et Edessa, del forlivese Gaddo Gaddi, fu invece cantata nei collegi dei nobili di Parma nel 1675 e di Piacenza nel 1677, da ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] prima in Oriente poi in Occidente, dove il suo maggior diffusore e rappresentante è s. Ambrogio (che s'ispira a Efrem di Edessa e a s. Gregorio Nazianzeno), autore egli stesso dì testi e di soavi, dolci melodie, meno austere di quelle della liturgia ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...