In anatomia, varietà di nevroglia ectodermica, costituita da oligodendrociti, cellule che provvedono alla formazione della guaina mielinica delle fibre nervose del sistema nervoso centrale. Differisce [...] dalla nevroglia astrocitaria essenzialmente per le minori dimensioni delle cellule e per il numero relativamente scarso dei loro prolungamenti. La cellula embrionale che dà origine alle cellule di o. si ...
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(o neuroglia o glia) Termine proposto da R. Virchow per indicare lo stroma interstiziale dell’encefalo e del midollo spinale, che, a differenza di quanto avviene negli altri organi, non è formato dal [...] tessuto connettivo. È costituita da elementi di origine ectodermica (astrociti, oligodendrociti, cellule di Schwann, cellule ependimali) e di origine mesenchimale (microgliociti). Ha funzione di sostegno, trofica, di difesa e di riparazione. ...
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Regione anteriore del sistema nervoso centrale dei Vertebrati racchiusa nella scatola cranica, sede dei centri della sensibilità olfattiva, visiva, acustica, statica, nonché dei centri associativi, integrativi, [...] e dei centri superiori della corteccia cerebrale.
L’e. origina dall’ispessimento della piastra neurale, ectodermica, i cui bordi si ispessiscono (pieghe neurali) e si sollevano formando la doccia neurale; questa, per un processo di rottura e ...
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Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] , come già detto, una doppia origine, essendo costituita da due strati: uno di natura epiteliale e di origine ectodermica, e uno più profondo, di natura connettivale e di origine mesodermica. La componente epidermica deriva direttamente dal primitivo ...
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Chimica
Trattamento di decomposizione che si fa subire a sostanze naturali a opera di reattivi chimici, del calore, della pressione (come, per es., al legno quando lo si tratta con bisolfito di calcio [...] successiva tappa nel differenziamento è la formazione di un’apertura posteriore, l’ano, che corrisponde a una seconda invaginazione ectodermica, il proctodeo. Si distinguono così fra i Metazoi gli Aprotti, privi di ano, e i Proctodeati.
Nei Bilateri ...
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Parotide
Daniela Caporossi
Red.
Le parotidi (dal greco παρωτίς, composto di παρά, "presso", e οὖς, ὠτός, "orecchio") sono le più importanti ghiandole salivari. Costituiscono una coppia simmetrica, [...] dell'epitelio embrionale della cavità orale. Compare, verso la 7ª-8ª settimana di vita fetale, come proliferazione ectodermica sulla superficie profonda della guancia, posteriormente all'angolo della bocca. Una parte di questo abbozzo rappresenta una ...
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Dal concepimento alla nascita
Claudio Giorlandino
Il concepimento L'uomo, come gli altri animali, garantisce la continuità della sua specie nel tempo e la trasmissione delle sue caratteristiche alle [...] embrione, deriva lo sviluppo quasi passivo del tubo digerente. L'entoderma, che si disponeva come un disco piatto vicino all'ectoderma e concorreva a formare il tetto del sacco vitellino, ora si ricurva e viene inglobato nel corpo vero e proprio dell ...
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Anatomia e medicina
Anatomia comparata e umana
Nell’embriologia dei Vertebrati, genericamente il termine indica l’inserzione del peduncolo del sacco vitellino nel mezzo della superficie ventrale dell’embrione [...] di 12 mm. Al termine del suo sviluppo il funicolo ombelicale, che è rivestito da epitelio di origine ectodermica, risulta costituito da un tessuto fondamentale di natura connettivale, il tessuto gelatinoso di Wharton. Nel cordone ombelicale decorrono ...
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Denti
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
I denti sono strutture mineralizzate del cavo orale, dotate di funzioni di presa e riduzione meccanica del cibo (v. vol. 1°, II, cap. 4: Testa, Cavità orale). [...] denti (agenesia totale o parziale) è invece un evento raro, legato a fattori o malattie ereditarie, quali la displasia ectodermica anidrotica o la sindrome di Down. In questi casi bisogna cercare di conservare il più a lungo possibile gli eventuali ...
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Embriologia
Alberto Monroy
di Alberto Monroy
Embriologia
sommario: 1. Introduzione generale. 2. La ricerca embriologica nella prima metà del secolo. a) Regolazione e prelocalizzazione. b) Induzione [...] affinché si abbia un'induzione, è necessario che l'embrione ospite sia della stessa età o più giovane del donatore; un ectoderma di stadio più avanzato non reagisce all'induzione; esso cioè ha perduto la ‛competenza' a reagire (v. sotto, cap. 3, § c ...
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ectoderma
ectodèrma s. m. [comp. di ecto- e -derma] (pl. -i). – 1. In zoologia, lo strato cellulare esterno della parete del corpo dei celenterati, detti diploblastici o diblastici, in quanto tale parete è costituita da due soli strati cellulari,...