Clapham, sir John Harold
Storico ed economista inglese (Broughton 1873 - Cambridge 1946). Professore di economia all’Università di Leeds, ricoprì poi la prima cattedra di storia economica a Cambridge. [...] 32, 127), C. criticò alcuni punti cardine della teoria neoclassica del valore (quali i concetti di industria a rendimenti crescenti empirico. Queste tesi suscitarono un ampio e vivace dibattito al quale presero parte i maggiori economisti dell’epoca. ...
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Clark, John Bates
Economista statunitense (Providence 1847 - New York 1938). Professore alla Columbia University e primo economista americano ad avere raggiunto ampia notorietà internazionale. Appartenne [...] alla schiera dei grandi maestri della economia marginalista. Soprattutto sono notevoli i suoi apporti alla teoria della quali è contenuta una esemplare formulazione della concezione neoclassica del valore e della distribuzione, includono: The ...
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Diritto
Teoria giuridica, elaborata in Francia da M. Hauriou e in Italia da S. Romano, che concepisce l’ordinamento giuridico come organizzazione (istituzione), rifiutando la definizione normativista del [...] americano che fa capo a W. James e H.-L. Bergson, e rappresenta una reazione alla scienza economica classica e neoclassica: tale corrente vuole sostituire all’analisi astratta delle azioni dell’homo oeconomicus l’indagine concreta sull’insieme di ...
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Forma o situazione di mercato caratterizzata, di fronte alla concorrenza perfetta tra compratori, dalla presenza di un numero limitato di venditori di grosse dimensioni, generalmente in competizione tra [...] e o. imperfetto
L’analisi teorica dell’o., pur traendo origine da quella del duopolio, già considerato dall’economia classica e neoclassica, si è sviluppata sotto lo stimolo di una realtà sempre più dominata dalla concentrazione industriale e sempre ...
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Parte della teoria economica (detta anche macroanalisi economica) che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei grandi aggregati (reddito nazionale, livello dell’occupazione complessiva, [...] m. è il rifiuto del concetto di equilibrio di piena occupazione, caratteristico invece della scuola microeconomica neoclassica.
In un’economia caratterizzata da sottoccupazione dei fattori produttivi, lo Stato gioca un ruolo decisivo. A esso infatti ...
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Economista ungherese (Budapest 1910 - Stanford, California, 2002), naturalizzato statunitense nel 1944 e prof. presso prestigiose università statunitensi (Stanford, Berkeley, Yale, Harvard) e la London [...] unificante dei suoi brillanti contributi fu la ricerca dei punti di debolezza dell'analisi neoclassica dell'equilibrio nei confronti della realtà economica e delle implicazioni politiche dell'efficienza, della stabilità e della teoria del benessere ...
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disutilità In economia, termine coniato da W.S. Jevons per indicare la penosità o utilità negativa che deriva agli individui dal lavoro svolto. Nella teoria neoclassica dell’occupazione, l’offerta di lavoro [...] è, infatti, determinata dalla condizione di uguaglianza tra utilità (marginale) dei beni che si possono acquisire con il salario guadagnato lavorando e la d. (marginale) del lavoro data dalla rinuncia ...
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MERCATO (XXII, p. 878)
Siro LOMBARDINI
Guglielmo TAGLIACARNE
Le forme di mercato. - Per forma di m. si intende, nell'analisi economica, l'insieme delle caratteristiche che concorrono a determinare [...] essa ha sul funzionamento del m., la teoria neoclassica della concorrenza è stata elaborata nella ipotesi di perfetta dell'ENI a San Donato Milanese e dalla Scuola di sviluppo economico di Roma. Infine l'Associazione italiana per gli studî di mercato ...
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INVESTIMENTO
Pier Luigi Belvisi
(App. III, I, p. 889)
Per i. propriamente deve intendersi l'acquisto da parte delle imprese di beni capitali reali come impianti, macchinari e fabbricati. In tal modo [...] non siano favorevoli. Gli i. hanno stretta relazione con il risparmio che si forma all'interno dell'economia. La teoria neoclassica pre-keynesiana considera l'i. produttivo come impiego del risparmio: l'ottica è quella della scelta intertemporale ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] , egli poteva anche modificare. Quanto necessaria è per l'economia dell'Iliade l'"Ambasceria ad Achille", nel libro IX, il dire che quest'opera stia all'originale come una statua neoclassica a un modello classico. Ma questo Omero è insieme più ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....