Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] l’assegnazione del granducato di Toscana a Francesco Stefano di Lorena furono risanate le finanzee ridotto il debito pubblico, una politica economica con indirizzo liberistico migliorò le condizioni del Paese. Sotto Pietro Leopoldo (1765-90) furono ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] è stata primo ministro dal 2007 al 2010, quando, dopo essere stata sconfitta alle presidenziali da Janukovič, ha lasciato la guida del governo all’ex ministro delle Finanze una situazione economicae politica in progressivo peggioramento e incapace di ...
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Toscana Regione dell’Italia centrale (22.987 km2 con 3.692.555 ab. nel 2020, ripartiti in 273 Comuni; densità 161 ab./km2). Di forma grosso modo triangolare, ha limiti naturali relativamente ben definiti, [...] ’assegnazione del granducato di T. a Francesco Stefano di Lorena furono risanate le finanzee ridotto il debito pubblico, una politica economica con indirizzo liberistico migliorò le condizioni del paese. Sotto Pietro Leopoldo (1765-90) furono curate ...
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Stato dell’America Centrale (Grandi Antille), che occupa la parte occidentale dell’isola di Hispaniola (v. fig.). Gli appartiene anche l’isola della Gonâve.
Nel 1790 vennero censiti nel paese, allora [...] da Parigi nel 1661 e da Madrid nel 1697, conobbe nel 18° sec. una forte crescita economicae demografica e, a fine secolo, ritiro statunitense (ma Washington conservò un controllo indiretto sulle finanze di H. fino al 1946), l’oligarchia mulatta ...
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Il primo re della dinastia Tudor (castello di Pembroke 1457 - Richmond, Londra, 1509). Discendeva per parte della madre, Margherita Beaufort, da Giovanni di Gaunt e da Edoardo III, e fu educato dallo zio [...] amministrazione efficiente, restaurando le finanze nazionali. In quest'ultimo campo il successo di E. fu ancora più impressionante nobili dell'opposizione, e altrettanti sistemi più o meno violenti, insieme con una rigida economia (divenuta però negli ...
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Uomo di stato (Reims 1619 - Parigi 1683); figlio d'un ricco mercante di panni, funzionario nella pubblica amministrazione dal 1643, dovette la sua rapida carriera al Mazzarino che, dopo averlo esperimentato [...] infatti di assicurare il pareggio del bilancio, convinto della stretta connessione tra finanza ed economia, si dedicò soprattutto a favorire il sorgere e lo sviluppo dell'industria francese, a facilitare le comunicazioni interne, abolendo pedaggi ...
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Finanziere, industriale e uomo politico (Venezia 1877 - Roma 1947). Fondatore (1905) della Società adriatica di elettricità (SADE), fu tra l'altro senatore (dal 1922) e presidente di Confindustria (1934-43). [...] -25). Ministro delle Finanze (1925-29), regolò i debiti di guerra e inaugurò una politica volta ad accrescere il controllo statale sull'economia: operò la riduzione della circolazione monetaria e quella del debito pubblico e nel dicembre 1927 firmò ...
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Scrittore e uomo politico venezuelano (Caracas 1906 - ivi 2001), prof. di economia politica nell'univ. centrale del Venezuela a Caracas (1937-41), di letteratura latino-americana nella Columbia University [...] 1947), ministro dell'Educazione nazionale (1939-41), delle Finanze (1943), senatore (dal 1958). Autore di romanzi (Las insurgentes y visionarios, 1986), fu uno dei più prestigiosi scrittori e uomini di cultura venezuelani del sec. 20º. Nel 1990 gli ...
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Economista (Brno 1851 - Kramsach 1914), appartenne con K. Menger e F. von Wieser alla cosiddetta scuola austriaca o marginalistica. Insegnò a Innsbruck (1881-1885) e Vienna (dal 1905). Socio straniero [...] 'economia, nonostante la vivacità delle polemiche suscitate dai suoi contributi. Le sue opere principali sono Kapital und Kapitalzins (2 voll., 1884-89) e Grundzüge der Theorie des wirtschaftlichen Güterwertes (1886). Più volte ministro delle Finanze ...
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Uomo politico (Padova 1853 - ivi 1940). Professore di scienza delle finanze (1888), quindi (1920-28) di economia politica a Padova, deputato dal 1897, fu sottosegretario alle Finanze con Sonnino (1906), [...] con Nitti (1919-1920), ministro dell'Industria e commercio con Giolitti (1920-21; durante il suo ministero fu approvata la nuova tariffa doganale più protettiva), e della Giustizia con Facta (1922). Fu irriducibile avversario del fascismo (La ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
finanza2
finanza2 s. f. [dal fr. finance, e questo dal provenz. finansa, der. di finar (v. finare)]. – 1. In generale, i mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i proprî fini e, più specificamente e comunemente,...