FUOCO, Francesco
Francesco Di Battista
Nacque il 12 genn. 1774 a Mignano, in Terra di Lavoro, da Giovanni "proprietario" probabilmente non agiato. Le origini della famiglia e il periodo giovanile continuano [...] dell'Interno G. Zurlo e N. Santangelo al presidente del Consiglio dei ministri duca di Gualtieri e al ministro delleFinanze , pp. 179 s.; L. Bianchini, Della scienza del ben vivere sociale edellaeconomia pubblica e degli stati…, 2ª ed., Napoli 1857 ...
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Geofinanza
Giulio Tremonti
Sommario: 1. Introduzione. 2. Che cos'è la geofinanza. a) La finanzae l'evoluzione nella struttura della ricchezza. b) Lo spazio. 3. Gli effetti politici della geofinanza. [...] . Ciò che si voleva era infatti una funzione ‛limitata' e ‛strumentale' dellafinanza: essa era ammessa, ma solo come accessorio dell'industria, e perciò si bloccava la finanza sull'economia, in rapporto 1/1: una merce, un mezzo di pagamento. A ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] internazionale, con essa ha avuto inizio la moderna scienza dellefinanze come «teoria della domanda edell’offerta di beni pubblici».
Dopo aver affermato che la premessa dei fatti economici sia «non egoismo od altruismo», ma il «supremo principio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] De Stefani – ministro delleFinanze nel 1922 e poi anche del Tesoro nel 1923 –, scivolò verso metodi e tendenze progressivamente sempre più autoritarie, tanto è vero che si può senza dubbio affermare che nel 1925 gli economisti di impronta liberale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] perlomeno un’analisi comparativa dei costi e dei benefici. L’economia del Paese poteva trarre giovamento dalla manovra del debito, purché eseguita con accortezza. I temi dellafinanza pubblica iniziavano ad attirare maggiore attenzione, perché ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] Egli introduce una distinzione tra bisogni privati, oggetto dell’economia politica, e bisogni collettivi, oggetto dell’economia pubblica edella scienza dellefinanze (Principi di economia finanziaria, 1934). I bisogni collettivi, pur avendo origine ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] unì Vilfredo Pareto; essi elaborarono alla fine del 19° sec. gli statuti scientifici dell’economiaedella scienza dellefinanze italiane moderne, acquisendo notevole prestigio internazionale. Il grande lavoro così compiuto, attraverso l’importazione ...
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FASIANI, Mauro
Domenico Da Empoli
Nacque a Torino il 17 febbr. 1900 da Annibale e Battistina Randone.
La famiglia era originaria di Garessio (Cuneo), dove aveva dimorato per diverse generazioni, ed [...] , in Rivista ital. di statistica, economiaefinanza, IV [1932], 2, pp. 248-281, e Velocità nelle variazioni della domanda edell'offerta e punti di equilibrio stabile e instabile, in Mem. della R. Acc. delle scienze di Torino, LXVII [1932], pp ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Programmazione economicae politica industriale
Fabio Lavista
Dai primi studi empirici sui consumatori all’econometria
La programmazione è un’opzione che si presenta ogniqualvolta sia necessario prendere [...] 2006.
G. Farese, Dare credito all’autarchia. L’IMI di Azzolini e il governo dell’economia negli anni Trenta, Napoli 2009.
M. Franzinelli, M. Magnani, Beneduce. Il finanziere di Mussolini, Milano 2009.
G. Lombardo, V. Zamagni, L’Istituto mobiliare ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] quanto il M. fosse vicino a Confindustria, e disposto a utilizzarne i finanziamenti per rafforzare la propria posizione. Di qui l e sociali e poco rigoroso, per una consapevole strategia del consenso politico edello stimolo alla crescita economica ...
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finanza2
finanza2 s. f. [dal fr. finance, e questo dal provenz. finansa, der. di finar (v. finare)]. – 1. In generale, i mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i proprî fini e, più specificamente e comunemente,...
economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...