BOCCANEGRA, Guglielmo
Robert Sabatino Lopez
Proceduta forse da un "Buccanigra", che appare come teste in un contratto genovese del 1201, la famiglia del B. si proclamò sempre "popolare", cioè borghese [...] . Per qualche anno ancora, l'euforia economicae politica trattiene i malcontenti e favorisce la corruzione; ma al primo segno soddisfare tutte le pretese di Genova, riaprì al suo commercio il Regno dove il governo precedente aveva invano cercato ...
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BALDINI, Nullo
Gian Paolo Nitti
Nacque a Raverma il 30 ott. 1862, in contrada Mangagnina, sobborgo popolato di braccianti. Il padre Oreste, piccolo commerciante di grani, apparteneva a una famiglia [...] , alla riunione segreta nei locali della Camera di commercio di Rimini, per la costituzione del Partito socialista rivoluzionario in economia, accelerando lo sgretolamento del regime tradizionale di conduzione mezzadrile e di partitanza. Medi e grandi ...
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CARCANO, Paolo
Luigi Ambrosoli
Nato a Como il 24 genn. 1843 da Giovanni, architetto capo del comune, e da Angela Maggi, aveva completato gli studi secondari nel clima degli anni che preparavano la fine [...] dedicò al lavoro presso la Camera di commercio, dal 1872 con le funzioni, e dall'agosto 1875 con la carica di segretario. Studiò e dibatté, in quegli anni, i problemi economici della provincia di Como, e perfezionò la sua preparazione prevalentemente ...
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ANZILOTTI, Antonio
Walter Maturi
Nacque a Pisa l'8 maggio 1885 da Francesco, professore di storia e geografia nelle Scuole Normali. Iscrittosi alla Facoltà di lettere dell'università di Pisa il 6 nov. [...] grande commercio internazionale e dalla cultura illuministica, questo duplice processo giunge al suo culmine, rivelando una nuova classe dirigente "la quale, sebbene rispondesse a certe condizioni economiche non era meramente una classe economica" e ...
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LUOSI, Giuseppe
Francesca Sigismondi
Nacque a Mirandola il 5 sett. 1755 da Giovanni, avvocato, e da Maria Cristina Boccabadati. Studiò prima presso i gesuiti nella sua città natale, poi a Modena, nell'Università [...] Stato, dando impulso alla redazione dei codici penale, di procedura penale e di procedura civile, ai quali, nell'aprile 1806, si aggiunse anche il progetto di un codice di commercio.
In realtà, nonostante i suoi sforzi, tali lavori si rivelarono in ...
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Nacque a Milano il 15 febbr. 1870 da Giulia Buttafava e da Alberto, discendente da un'antica e nobile famiglia con titolo marchionale che. annoverava tra i suoi antenati l'arcivescovo di Milano Ariberto. [...] il ministero dell'Agricoltura in seguito all'accorpamento di questo con i dicasteri dell'Industria, del Commercioe del Lavoro nel nuovo ministero dell'Economia nazionale.
Al momento di abbandonare la carica, il D, ricevette da Mussolini elogi per l ...
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MARCHIORI, Giuseppe
Alfredo Gigliobianco
Nacque, ottavo di undici figli, a Sant'Urbano (piccolo centro sulla sponda settentrionale del Po a pochi chilometri da Este), il 5 febbr. 1847, da Giacomo e [...] avrebbero dovuto raggiungere "altezze assolutamente incomportevoli per il commercioe le industrie del paese" (Banca d'Italia, '11 nov. 1900.
Il M. avviò e condusse a buon punto il risanamento economico della Banca, estese la sua autonomia operativa, ...
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CASTELNUOVO, Carlo Cottone marchese di Villahermosa e principe di
Francesco Brancato
Nacque a Palermo il 30 sett. 1756 dal principe Gaetano e dalla contessa Lucrezia Cedronio. All'interesse sociale [...] nuovi stanziamenti militari inglesi, crebbero gli aggravi economicie con questi il malcontento dei Siciliani che non per una riforma più radicale e quindi tale che fosse "anche incentivo alle industrie e al commercio.Ciononostante, anche in questa ...
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ARBIB, Edoardo
Giovanni Di Peio
Nato a Firenze il 27 luglio 1840, costretto a interrompere gli studi per la morte del padre, si impiegò come tipografo e poi come correttore di bozze presso la stamperia [...] rigorosa e fautori di una revisione dei tradizionali sistemi piemontesi; nella politica di eccessiva economia, cui e uscite doveva anteporsi un'espansione del lavoro e della ricchezza promovendo il credito a favore del commercioe dell'industria e ...
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FALIER (Faletro, Faledro), Ordelaffo (Ordelaf)
Irmgard Fees
Figlio, secondo la Cronica di Andrea Dandolo e secondo la Origo civitatum di Vitale, eletto doge nel 1084, nacque probabilmente a Venezia. [...] espansione ungherese e dovette subire passivamente la perdita di porti così importanti per il commercio marittimo. Lo Gesellschaft, V (1956), pp. 42 ss.; R. Cessi, Politica, economia, religione, in Storia Venezia, II, Venezia 1958, pp. 28, 34 ...
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commercio
commèrcio s. m. [dal lat. commercium, comp. di con- e merx mercis «mercanzia»]. – 1. a. Attività economica che mira a trasferire i beni dal produttore al consumatore, sia direttamente sia soprattutto attraverso l’opera di intermediarî;...
e-business
‹ìi-bì∫nis› locuz. ingl. [comp. di e-2 e business «commercio, affari»], usata in ital. come s. m. – L’insieme delle attività commerciali ed economiche svolte per via telematica, attraverso Internet.