PADOA-SCHIOPPA, Tommaso
Francesco Papadia
PADOA-SCHIOPPA, Tommaso. – Nacque a Belluno il 23 luglio 1940, terzo di quattro fratelli, da Fabio, all’epoca insegnante e poi amministratore delegato delle [...] solo il pensiero gradito ai superiori gerarchici» (Due anni di governo dell’economia, a cura di C.M. Fenu - A. Padoa Schioppa, Bologna e organizzative, diresse i lavori per la riforma del mercato mobiliare italiano. Nel 1997 lasciò la Banca d’Italia ...
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DEVINCENZI, Giuseppe
Paolo Coppini Romano
Nacque a Notaresco (Teramo) il 4 marzo 1814, in una famiglia della borghesia agraria con vasti possessi nel Teramano. Dopo gli studi secondari nel collegio [...] . 307 s. e IV, p. 130; in B. Ricasoli, Lettere e documenti, a cura di M. Tabarrini-A. Gotti, Firenze 1887-1896, V, pp. 183, 431; VIII, p. Sereni, Capitalismo e mercato nazionale in Italia, Roma 1966, p. 124; G. Luzzatto, L'economia italiana dal 1861 ...
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DA EMPOLI, Attilio
Riccardo Faucci
Nacque a Reggio Calabria il 2maggio 1904, da Antonio e da Amelia Ciraolo, in una antica famiglia di origini toscane, trasferitasi in Calabria nel sec. XVII. Zio matemo [...] " (un solo produttore sul mercato, ma concorrenza potenziale da parte di produttori che attualmente non operano) e "concorrenza complessa" (un misto delle due). Questioni, tutto sommato, che restano marginalli nell'economia del libro.
Rientrato in ...
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FLORIO, Vincenzo
Simone Candela
Nacque a Bagnara Calabra il 4 apr. 1799 da Paolo e Giuseppa Safflotti. Poco dopo la famiglia si trasferì a Palermo, dove il padre aprì una bottega di droghe. Ricevette [...] e quella da e per Napoli, nel trasporto di viaggiatori, merci e plichi postali.
Delle società controparti dello Stato . La compagnia, ottimamente diretta, guadagnò ancora in forza economica e prestigio. Le sue navi diventarono ben presto farniliari ...
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FOGLIANI SFORZA D'ARAGONA, Giovanni
Silvio De Majo
Nacque a Piacenza il 3 ott. 1697 dal marchese Giuseppe e da Rosa Malvicini Fontana, ultima della sua casata, ambedue discendenti di nobili famiglie [...] buoni la plebe e il popolo degli artigiani con la politica del pane a buon mercato, si era ormai incrinato ed erano emerse le contraddizioni di un sistema economico arretrato. Infatti la carestia del 1763 ed il prezzo alto del grano degli anni ...
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BALDUINO, Domenico (Domingo)
Gian Paolo Nitti
Nacque a Gibilterra da Carlo Filippo e da Anna Galleano il 15 marzo 1824. La famiglia lo destinò al commercio, e solo dopo avergli fatto compiere il tirocinio [...] le iniziative mentre lo Stato non aveva ancora avuto il tempo di organizzare i suoi servizi amministrativi di controllo e di direzione politico-economica.
L'assalto al mercato italiano fu condotto immediatamente dai due massimi gruppi francesi, che ...
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PALLAVICINO, Orazio
Stefano Villani
PALLAVICINO (Pallavicini), Orazio. – Nacque a Genova intorno al 1540, secondo figlio di Tobia (morto nel 1581) e di Battina Spinola (1522-1607).
Il padre era un’importante [...] a causa della resistenza di William Cecil, primo barone di Burghley, lord tesoriere del Regno, che temeva di danneggiare l’economia inglese, sia per le manovre dell’ufficiale di dogana Thomas Smith che voleva manipolare il mercato a proprio vantaggio ...
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BAREZZI, Barezzo
Alfredo Cioni-Claudio Mutini
Nacque a Cremona intorno al i 560, figlio di un Giovan Maria, che forse proveniva dal contado e si era stabilito in città in epoca recente. Intorno al 1578 [...] quasi tutte condotte con troppo stretti criteri dieconomia: carta di cattiva qualità, caratteri raramente rinnovati, e eventuali concorrenti che avrebbero potuto inserirsi in un mercato ormai sperimentato e straordinariamente proficuo. Questo spiega ...
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FOSSATI (poi Fossati Bellani)
Roberto Romano
Famiglia di industriali tessili attiva a Monza e in Valtellina tra '800 e '900. Nel febbraio 1874 Felice (Monza, 8 ott. 1850-ivi, 24 nov. 1916), figlio di [...] 1967 e nel 1971. Assunto l'incarico in un periodo di forti turbolenze sindacali e di recessione economica, Felice jr. promosse la costituzione, all'interno dell'associazione di categoria, di un centro studi congiunturali che si segnalò per la serietà ...
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LENTI, Libero
Simone Misiani
Nacque a Casalbagliano di Alessandria il 18 febbr. 1906, da Carlo e Maria Balbi, ma Milano fu la sua città d'adozione.
Nella Milano del primo dopoguerra maturò il suo orientamento [...] secondo il L., riconoscere il fallimento delle politiche di tipo keynesiano e studiare provvedimenti di tipo strutturale per un "ritorno all'ordine" della razionalità economica, consentendo al mercatodi funzionare entro regole certe.
Il L. riassunse ...
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abuso di mercato
loc. s.le m. Compravendita di titoli da parte di un membro del consiglio di amministrazione o di un dipendente di una società, anche di intermediazione finanziaria, che si avvale di informazioni riservate, prima che esse vengano...
mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...