tecnologia Settore di ricerca multidisciplinare con oggetto lo sviluppo e l’applicazione di strumenti tecnici, ossia di quanto è applicabile alla soluzione di problemi pratici, all’ottimizzazione di procedure, [...] (mutamento della struttura industriale, sviluppo di nuovi mercati, aumento della produttività), sia dal punto di vista aggregato (disoccupazione tecnologica, ciclo economico, aumenti di competitività sul piano internazionale). Diventano quindi ...
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Economista e uomo politico italiano (Carrù 1874 - Roma 1961). Presidente della Repubblica Italiana dal 1948 al 1955, fu un convinto seguace del liberalismo classico, sostenne sempre le teorie liberali [...] premesse ritenute tuttora valide dell'economia classica, delle crescenti violazioni del meccanismo della concorrenza e richiesta degli interventi e dei vincoli giuridici necessari a ripristinare e difendere la libertà dimercato.
Opere
Tra le opere ...
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I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono [...] come un elemento atto ad aumentarne la competitività. Nel più generale contesto dell’economia e del mercato finanziario si è quindi assistito all’emergere di diverse inziative – ispirate alla solidarietà sociale, al recupero dell’infanzia abbandonata ...
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Diritto
Diritto civile
Modo di acquisto della proprietà a titolo originario (art. 923 e s. c.c.). Consiste nella materiale apprensione di una cosa mobile che non sia di proprietà di alcun soggetto (cosiddetta [...] giustificare l’esistenza di alcune forme di razionamento dell’offerta di lavoro. I neokeynesiani hanno inoltre sottolineato che le formulazioni teoriche adottate dagli economisti introducono ipotesi troppo semplificate del mercato del lavoro poiché ...
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Chimica
S. ionico Fenomeno caratteristico di alcuni tipi di solidi, sia organici sia inorganici, che, messi a contatto con una soluzione ionica, sono capaci di mandare in soluzione ioni, mentre il posto [...] quel determinato bene a prezzi più bassi. In generale, la forma dimercato presa in considerazione nei modelli interpretativi basati sulle economiedi scala è quella della concorrenza monopolistica nella quale le imprese producono beni differenziati ...
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L’utile che si ricava da un’attività imprenditoriale, inteso come eccedenza del totale dei ricavi sul totale dei costi (di una o più operazioni commerciali o finanziarie o dell’intera gestione di un’impresa).
Economia
Secondo [...] p. o p. normale il compenso dell’imprenditore in economia statica – sorge quindi da una situazione di disequilibrio o di condizioni non competitive del mercato o ancora in presenza di incertezza.
A tale proposito si nota come i p. differenziali ...
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GRAN BRETAGNA (XVII, p. 667)
Clarice EMILIANI
Ugo FISCHETTI
Pino FORTINI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
BRETAGNA Popolazione (p. 683). - Nel 1935 la popolazione [...] , che doveva prima della svalutazione tener conto nella manovra dello sconto e nelle operazioni dimercato aperto sia della situazione economica interna sia di quella monetaria, affidata ormai la difesa della sterlina al Fondo cambî, aveva acquistata ...
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In economia, cooperazione significa propriamente ogni azione svolta in comune per raggiungere il fine economico propostosi dai consociati. Accettata tale definizione, si presenta il problema della distinzione [...] -vendita; ma, sia per le ragioni sociali dianzi accennate, sia per convenienza economica, passano alla produzione o fabbricazione diretta di alcune mercidi più largo consumo, facendo concorrenza non soltanto agl'intermediarî ma ai produttori. E ...
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SCUOLA
Aldo Lo Schiavo
(XXXI, p. 249; App. I, p. 997; II, II, p. 801; III, II, p. 685; IV, III, p. 294)
Nel quindicennio compreso tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Novanta, i problemi dell'istruzione [...] di studio alle esigenze internazionali del mercato, dall'altro di prevenire l'abbassamento della qualità dell'istruzione indotta dalla scolarizzazione di la sola soddisfazione dei paesi di più forte peso politico-economico.
Nel più ampio quadro ...
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di Luciano Pellicani
La storia del 20° sec. ha confermato la profezia formulata da E. Renan nel 1885: dopo "molte alternative di anarchia e dispotismo", la d. liberale è riuscita finalmente a imporsi in [...] che i governi possano correggere in qualche modo l'iniqua distribuzione delle chances di vita, tipica del mercato autoregolato. In terzo luogo, in quanto l'economia globale è costitutivamente a-morale: non funziona come una comunità, bensì come un ...
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abuso di mercato
loc. s.le m. Compravendita di titoli da parte di un membro del consiglio di amministrazione o di un dipendente di una società, anche di intermediazione finanziaria, che si avvale di informazioni riservate, prima che esse vengano...
mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...