In senso generale è l'azione svolta dai pubblici poteri nel campo della popolazione; può assumere aspetto quantitativo o qualitativo. Rientrano nel primo aspetto sia le misure rivolte ad accrescere l'entità [...] organizzazioni del regime; istituzione e generalizzazione degli assegni familiari a favore di tutti i lavoratori dipendenti ; A. Marsigli, Il problema demografico nelle dottrine politiche ed economiche italiane, Roma 1934; G. B. Allaria, Il problema ...
Leggi Tutto
POLANYI, Karl
Domenico Musti
Sociologo e antropologo, nato a Vienna il 25 ottobre 1886, morto il 23 aprile 1964. Di origine ungherese, cresciuto nell'ambiente della borghesia radicale di Budapest, risentì [...] Budapest fu tra i fondatori del circolo Galilei; dal 1924 al 1933 visse a Vienna, dove lavorò per il settimanale Der per P. l'esito storico del liberalismo economico, che, nel perseguire, col principio del laissez-faire, l'obiettivo di un ...
Leggi Tutto
Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] economico.La critica a questa impostazione parte dal fatto che ricondurre tutti gli scopi alla sfera del consumo implica una decisione avente rilevanza etica: quella di sottoporre a una valutazione puramente strumentale le condizioni di lavoro ...
Leggi Tutto
Razionalità
Jon Elster
Introduzione
Il concetto di razionalità è, assieme a quello di giustizia sociale, uno dei concetti normativi fondamentali impiegati nelle scienze sociali. Intuitivamente, essere [...] quote che spettano a ciascuno di essi. Le relazioni tra lavoratori e datori di lavoro, ad esempio, tendono a essere di questo tipo. scelte subottimali. In questa trasposizione in campo economicodel principio della selezione naturale, la bancarotta è ...
Leggi Tutto
Cosmologia
Ioan M. Lewis
Introduzione
Con il termine 'cosmologia', derivato dal greco ϰόσμοϚ ('ordine', 'armonia', 'mondo'), si intende la conoscenza della struttura e dell'ordinamento dell'universo. [...] malthusiana della popolazione, già parte integrante del pensiero politico ed economico dei benthamiani: una libera competizione su potere generatore della società sono sempre presenti nel lavoro della Douglas, che, in definitiva, considera queste ...
Leggi Tutto
Carisma
Luciano Cavalli
La teoria del carisma
Il concetto
Il concetto di carisma è stato introdotto nelle scienze sociali da Max Weber, che lo ha ripreso dalla tradizione cristiana e dagli studi sul [...] cenni: una situazione straordinaria di tipo economico, come la 'grande depressione' del 1929, ha avuto ovvi effetti disgregativi (tr. it.: La politica come professione, in Il lavoro intellettuale come professione, Torino 1966², pp. 47-121).
Willner ...
Leggi Tutto
Fecondità
Antonio Santini
Introduzione
Nella vita di una persona non esiste evento più ricco di significato e di implicazioni future del divenire genitore, e non esiste aspetto del comportamento individuale [...] anche nelle altre popolazioni del continente indipendentemente dalle differenze di religione, stato sociale e grado di istruzione, dal livello di sviluppo economico, dalla proporzione di donne nella forza lavoro, dal tasso di disoccupazione ...
Leggi Tutto
Evoluzionismo
Stephen K. Sanderson
La natura dell'evoluzione sociale e le teorie a essa relative
Uno dei più importanti concetti della storia delle scienze sociali è quello di evoluzione. Nel XIX secolo [...] di evoluzione sociale: è grazie a tale fattore che le economie divengono più produttive e che si vengono a creare delle eccedenze i sociologi hanno svolto un lavoro teorico di grande importanza sull'evoluzione del mondo industriale e capitalista ...
Leggi Tutto
Memoria
Alessandro Cavalli
La nozione di memoria
In termini molto generali, la memoria può essere intesa come la capacità di un sistema qualsiasi (un robot, un organismo, un individuo, un gruppo, un'istituzione, [...] Weber, nel definire l'agire tradizionale nel primo capitolo di Economia e società, parla di un agire determinato "da un'abitudine durkheimiana. Nel suo primo lavoro importante sull'argomento (Les cadres sociaux de la mémoire, del 1924) egli parte da ...
Leggi Tutto
COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] pubblicista - del figlio, non solo rinunciò ad ogni ulteriore pressione ma si adoperò nel sostenere economicamente gli studi Val Demone e soprattutto nel suo paese natale.
È uno del pochi lavori "sul campo" compiuti dal C., che in seguito non ...
Leggi Tutto
economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...