Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] aumentato prezzo dei cereali valorizzò la terra e la potenza economica della classe che ne deteneva la proprietà. Se, dunque, l’introduzione delle macchine decadde il vecchio sistema dellavoro a domicilio, esercitato soprattutto nelle campagne, sotto ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] -scientifico (modellistica, statistica, tecniche per l’assicurazione di q., analisi del valore e gestione economica della q., normalizzazione di componenti, lavorazioni e procedure) con conoscenze di tipo empirico (marketing, direzione partecipativa ...
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In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo [...] dall’art. 46 della Costituzione «ai fini della elevazione economica e sociale dellavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi ...
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Il dibattito circa le ragioni che avrebbero determinato e, con il trascorrere del tempo, aggravato la situazione di sottosviluppo economico e sociale del Mezzogiorno d’Italia, fin dal costituirsi dello [...] essere una buona produttrice.
Nello stesso tempo la corrente degli economisti favorevoli al libero scambio (L. Einaudi, G. Carano congestionava fortemente il mercato dellavoro, già trasformato dall’unificazione salariale del paese. Gli obiettivi ...
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Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] aveva contribuito solo per il restante 10%. Considerando nella funzione di produzione altri elementi quali la qualità dellavoro, le economie di scala, la ricerca e lo sviluppo come suggerito dagli studi di J. Kendrick, D. Sorgenson, E. Denison ...
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Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività [...] campi di attività produttiva (industriale, economica, agricola, culturale ecc.) e a vari livelli (settoriale, aziendale, nazionale, internazionale), attraverso direttive generali riguardanti l’organizzazione dellavoro, i procedimenti produttivi, la ...
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primitive, società Le prime società umane e le loro usanze. Per estensione, le società e le istituzioni contemporanee ferme a uno stadio primordiale di sviluppo.
Caratteristiche delle società primitive
Il [...] la poliginia o la poliandria, se adorassero totem, se avessero dei capi, se la vita economica fosse basata sulla divisione dellavoro tra uomini e donne.
Limiti della prospettiva evoluzionistica
Se si cerca di delineare un quadro generale ...
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gioventù Una delle età della vita umana, compresa tra l’adolescenza e la maturità.
Nelle società industriali moderne, i confini tra le varie età del ciclo di vita appaiono assai più sfumati e incerti [...] studi a un’età più avanzata, si entra più tardi nel mondo dellavoro, si lascia più tardi l’abitazione dei genitori, ci si sposa temporale dell’età giovanile cresce passando dai livelli economicamente più bassi a quelli più alti della scala sociale ...
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Sociologo italiano (Torino 1927 - ivi 2015), fra i più rappresentativi del nostro tempo. Si è occupato prevalentemente dei modelli di azione nelle società ad avanzato sviluppo tecnologico, dedicando inoltre [...] e neo-industriale (1987); L'attore sociale. Biologia, cultura e intelligenza artificiale (1987); Sociologia dell'economia e dellavoro (1989); L'incerta alleanza. Modelli di relazioni tra scienze umane e scienze della natura (1992); Disuguaglianze ...
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Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] società moderna in generale nel complesso dei suoi rapporti economici, sociali e politici, privilegiano in genere la per raggiungere un determinato fine. L'organizzazione razionale dellavoro salariato, delle aziende, dell'amministrazione, dei ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...