Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Vitolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La situazione dei contadini europei durante il Seicento è estremamente varia, come vari [...] di affittuari.
Sviluppi economico-sociali
Nei Paesi più avanzati, Inghilterra, Francia nord-occidentale, Province Unite, l’agricoltura assume sempre più un carattere orientato al mercato e un’organizzazione capitalistica.
Il binomio contadino ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento l’emergere di una fitta trama di rapporti fra libertà e rivoluzione [...] trova nella nobiltà un potente alleato. Nella sua ascesa economico-sociale la borghesia industriale è sostenuta dallo Stato con una sociale e contrasti fra classi
Grazie allo sviluppo capitalistico, la borghesia ha ormai assunto una posizione di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Settecento l’economia-mondo che si è formata a partire dal Cinquecento [...] perché la sua struttura è nel suo insieme funzionale agli interessi capitalistici del centro.
La supremazia inglese
Nel Settecento l’economia-mondo capitalistica, costituita dall’Europa centro-occidentale e dalle sue propaggini americane, ha ...
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organizzazione
Margherita Zizi
Una struttura ordinata in vista di un dato fine
L’organizzazione è una forma di unione e di coordinamento di singoli elementi in base a principi razionali per il raggiungimento [...] (in particolare in Economia e società, pubblicato postumo nel 1922) l’essenza, i presupposti e il funzionamento del potere burocratico, con particolare riferimento alla formazione dello Stato e delle imprese capitalistiche nelle società moderne ...
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dittatura
Massimo L. Salvadori
Potere tirannico senza controllo
In epoca romana la dittatura era concepita come una funzione con limiti precisi nel tempo e nell'esercizio del potere: il termine dittatura [...] una fase di transizione per abbattere la borghesia capitalistica e avviare la costruzione del socialismo sotto la sui capitalisti e un generale compito di indirizzo dell'economia.
Analogie e diversità
Significative furono nondimeno le differenze ...
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razionalita
razionalità
Facoltà propria degli esseri dotati di ragione. Tale concetto attraversa vari settori d’indagine culturale del Novecento e acquisisce significati diversi nelle varie discipline [...] che calcola i rischi e i profitti di una certa azione economica al fine di conseguire i migliori risultati. Tale significato è suggeriva, il tipo di organizzazione sociale e industriale capitalistica: Marcuse e, soprattutto, Habermas ne hanno ...
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mezzadria
Contratto agrario in base al quale un proprietario o affittuario terriero (concedente) assegna al socio-colono un podere idoneo alla produzione agricola, già dotato di abitazione per la residenza [...] abolizione della servitù della gleba, all’erosione dell’economia curtense, alla crescita delle città, e che una «forma di transizione dalla forma originaria della rendita alla rendita capitalistica», e da studiosi come E. Sereni e G. Giorgetti che ...
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valore
Fabio Buttignon
Polisemia del concetto di valore
Il concetto di valore negli studi economici assume diversi significati nell’economia politica, nella finanza e nell’economia aziendale.
Evoluzione [...] domanda e offerta di un bene economico (merce o servizio) s’incontrino perfezionando lo scambio. Il valore (economico) di un bene è cioè peraltro, riflette la struttura tipica dell’impresa capitalistica, che vede negli azionisti i soggetti detentori ...
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feticismo
Nella teoria di Marx, il fenomeno tipico dell’economia monetaria, e di quella capitalistica in partic., per cui le merci non rappresenterebbero semplici oggetti fisici ma rispecchierebbero [...] si baserebbe la creazione della ricchezza borghese, viene necessariamente occultato dai rapporti di produzione capitalistici e non può essere quindi percepito dagli agenti economici. Più in particolare, il f. accompagna, secondo Marx, il sorgere dell ...
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Nella terminologia marxista, la differenza tra il valore del prodotto del lavoro e la remunerazione sufficiente al mantenimento della forza-lavoro, differenza di cui in un regime capitalistico si approprierebbero [...] il massimo pluslavoro originando il p. di cui si appropria; secondo Marx il sistema capitalistico ha sempre la necessità che esista disoccupazione nell’economia.
In Marx la dottrina del p. costituisce il criterio fondamentale dell’analisi della ...
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capitalistico
capitalìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al capitalismo o ai capitalisti: regimi c., i regimi politico-sociali fondati sul sistema capitalistico di produzione, in cui la classe dirigente è espressione delle forze economiche...
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...