Teoria del consumo. - Il c. di una collettività viene usualmente definito come la parte del reddito nazionale non risparmiata.
Lo studio delle motivazioni che portano a consumare costituisce uno dei capitoli [...] valore in sé, ma ha valore anche nei confronti del sistema economico nel suo complesso; una volta individuate le grandezze che influiscono sul e se tale variazione è temporanea.
Cambiamenti nella politica fiscale e nel rapporto fra reddito futuro e ...
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Nacque il 10 agosto 1810 a Torino, capoluogo allora d'un dipartimento dell'impero napoleonico. Lo tenne a battesimo, per procura, e gli diede il nome, il principe Camillo Borghese, di cui suo padre, Michele, [...] preparazione quanto mai larga e sicura. "L'umanità", diceva, "è diretta verso due scopi, l'uno politico l'altro economico. Nell'ordine politico essa mira evidentemente a modificare le proprie istituzioni in modo da chiamare sempre un numero maggiore ...
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Poiché "amministrazione" in senso lato significa attività preordinata al conseguimento di uno scopo, s'intende come l'amministrazione pubblica possa genericamente considerarsi quale attività preordinata [...] attività stesse, determinato da un insieme di fattori storici e politici e variabile nelle sue linee col variare di questi attraverso studia i modi coi quali lo stato si procura i beni economici e i servizî personali di cui abbisogna per l'azione che ...
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LEONE XIII papa
Costanzo Maraldi
Vincenzo Gioacchino Pecci, nato a Carpineto Romano il 2 marzo 1810 dalla patrizia famiglia dei conti Pecci, devotissimi al papato, fece i primi studî nel collegio dei [...] da Gregorio XVI nominato delegato apostolico di Benevento, ove dovette affrontare una difficile situazione politico-economica, ripristinando energicamente la già vacillante autorità pontificia sulla popolazione beneventana, assai incline all'unione ...
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Nel luglio 1960 costituì il suo terzo gabinetto e nel febbraio 1962 il quarto gabinetto (con il concorso della Democrazia cristiana, del Partito socialista democratico italiano, del Partito repubblicano [...] dimise il 17 giugno 1973, allorché divenne segretario politico della DC, che guidò nella competizione per il del giugno 1976.
Tra gli scritti recenti: Poemi omerici ed economia antica (Milano 1960, 1962,1965); Centro-sinistra 1962 (ivi 1963 ...
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FUÀ, Giorgio
Claudio Sardoni
Economista, nato ad Ancona il 19 maggio 1919. Laureatosi in giurisprudenza e scienze politiche all'università di Pisa, ha insegnato in quella università ed è attualmente [...] accademici e operativi. Dal 1983 al 1986 è stato presidente della Società italiana degli economisti.
Tra i suoi scritti si segnalano: Reddito nazionale e politicaeconomica (1957); Lo Stato e il risparmio privato (1961); Idee per la programmazione ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] etiche e nella prospettiva di una grammatica a suo modo 'politica' della comunicazione.
Un quarto modello, proposto da D. inferenze, e ne guiderebbe il funzionamento secondo principi di economia e minimo sforzo; ogni processo inferenziale si ferma, ...
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ORO (XXV, p. 577; App. II, 11, p. 464)
Giovanni MAGNIFICO
Economia. - Le politiche monetarie e finanziarie perseguite dai varî paesi sul piano nazionale e su quello internazionale hanno determinato gli [...] disavanzi registrati dalla bilancia dei pagamenti americana, riflettenti la "politica di buon creditore" perseguita dagli S. U. A., una vantaggiosissima posizione concorrenziale rispetto alle altre economie del mondo libero, hanno costituito invero ...
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. È l'insieme delle cognizioni, e delle disposizioni così mentali come sociali, al cui acquisto è necessaria, quantunque non sufficiente, una vasta e varia lettura. Della scienza, che richiede anch'essa [...] quelle che hanno più attinenza con la storia e con la politica sono forse le più importanti; non vanno lasciate in disparte, un'epoca o dell'umanità intera: arte e scienza, economia e vita morale e incivilimento il divenire di questa civiltà ...
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MILL, James
Guido Calogero
Filosofo, storico ed economista inglese, nato a Northwater Bridge il 6 aprile 1773, morto a Londra il 23 giugno 1836. Studiò dapprima lingue classiche e teologia all'università [...] Egli ebbe modo, così, di tradurre nell'azione politica quella migliore comprensione dello spirito dell'India a diffondere la , importante per l'accentuazione che poi ne fece l'economia marxistica.
Bibl.: Leslie Stephen, The English Utilitarians, II ...
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politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione dello stato e, in genere,...
economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...