In ecologia, si dice di organismo strettamente legato all’ambiente cavernicolo, capace di riprodursi soltanto in esso e generalmente dotato di modificazioni morfologiche e fisiologiche (micro- o anoftalmia, [...] depigmentazione, atterismo, metabolismo rallentato) che lo rendono particolarmente adatto a vivere in condizioni di oscurità, di atmosfera non ventilata, di umidità ambientale elevata, di temperatura relativamente ...
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subartico In ecologia, settore s., la parte più meridionale del dominio floristico circumboreale, distinto fra l’altro per la presenza di estese foreste (taiga ecc.) costituenti la fascia boreale di Conifere. [...] La fauna s. è stanziata in ambienti di transizione tra gli ambienti temperati freddi (per es., la foresta boreale di Conifere e i deserti polari a suolo sempre coperto di ghiaccio). Oltre ad alcuni elementi ...
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Unità funzionale fondamentale in ecologia: è l’insieme degli organismi viventi e delle sostanze non viventi con le quali i primi stabiliscono uno scambio di materiali e di energia, in un’area delimitata, [...] complesso degli organismi (vegetali, animali ecc.) che occupano un determinato spazio biota.
In un e., o sistema ecologico, si distinguono i vari componenti: materiale abiotico (non vivo), costituito di sostanze inorganiche e organiche; produttori ...
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(o comunità biotica) In ecologia, complesso di popolazioni animali e vegetali che vivono e interagiscono fra loro in uno stesso ambiente, o biotopo, con il quale formano un ecosistema (➔). L’entità delle [...] specie rispetto a quello delle b. marginali. L’estensione di una b. è estremamente variabile e dipende dalla scala ecologica nella quale si osserva l’ambiente: si passa dai biomi, che occupano vaste aree geografiche, alle associazioni, comunità più ...
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In ecologia, rapporto interspecifico di tipo negativo che comporta la cattura e l’assunzione, come alimento, di un organismo di una specie (preda) da parte di un altro di altra specie (predatore). Costituisce [...] uno dei più importanti fattori di regolazione del tasso di accrescimento e della densità delle popolazioni (➔ popolazione).
Il predatore è generalmente di dimensioni maggiori della preda, che viene catturata ...
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sociabilità ecologia In fitogeografia, il modo di raggrupparsi degli individui di una data specie in una cenosi. La s. (detta anche socialità) si esprime con una scala di 5 gradi (1=individui isolati; [...] 2=a gruppi o cespi; 3=a chiazze o cuscinetti; 4=in piccole colonie o in grandi macchie o tappeti; 5=in grandi colonie); il grado di s. dipende in parte dalle condizioni locali, che possono essere più o ...
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In ecologia, si dice di organismi, popolazioni, specie e comunità che sono buoni colonizzatori di aree mai precedentemente abitate o di zone che hanno subito una forte perturbazione.
L’insediamento di [...] specie p. in aree neoformate e precedentemente prive di colonizzatori viventi, dà vita a successioni primarie, mentre la ricolonizzazione di aree precedentemente abitate ma soggette a una perturbazione ...
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In ecologia, forma di simbiosi in cui la relazione tra due specie è ridotta alla semplice occupazione di spazio comune. Nell’i. vero e proprio una delle due specie ricava un vantaggio dalla simbiosi, l’altra [...] non è avvantaggiata né svantaggiata: tipico esempio è quello del Carapus acus, piccolo pesce Teleosteo che vive come inquilino nella cloaca delle oloturie.
A volte l’i. può evolvere in commensalismo o ...
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Parte dell’ecologia che studia i rapporti tra i fattori climatici (temperatura, umidità, fotoperiodo) e la manifestazione stagionale di alcuni fenomeni della vita vegetale, quali la germogliazione delle [...] gemme, la fioritura, la maturazione dei frutti, la caduta delle foglie e simili. Le osservazioni fenologiche vengono fatte per vari anni di seguito in una medesima località su individui determinati di ...
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In ecologia e biogeografia, il processo di insediamento di una comunità biologica in un’area che ne è priva, in seguito a una forte perturbazione (per es. un incendio o un’eruzione) o in quanto neoformata; [...] nell’areale della specie o determinarne l’espansione. Le capacità dispersive, attive o passive, congiuntamente alla plasticità ecologica di una specie, determinano la sua capacità di colonizzare nuove aree. In una popolazione isolata e derivata da ...
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ecologia
ecologìa s. f. [comp. di eco- e -logia, termine coniato (ted. Oekologie) dal biologo E. Haeckel (1866)]. – 1. Parte della biologia che studia le relazioni tra organismi o gruppi di organismi e il loro ambiente naturale, inteso sia...
ecologico
ecològico agg. [der. di ecologia] (pl. m. -ci). – Dell’ecologia, che si riferisce all’ecologia: problemi e., provvedimenti e.; in partic., fattori e., i fattori che determinano la distribuzione degli organismi sulla Terra: per es.,...