Nacque a Roma, il 7 marzo 1908, da Marina Magnani, sarta, originaria di Fano, e da padre ignoto.
Secondo la versione più accreditata sembra che la M. non abbia mai conosciuto il padre, che sarebbe stato [...] Raggiunse, dunque, in breve tempo ruoli di primo piano o da protagonista in spettacoli di successo, dimostrando, con grande eclettismo, di essere a proprio agio sia nelle parti drammatiche sia in quelle brillanti, nel teatro leggero e di rivista come ...
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Guy, Alice
Francesca Vatteroni
Regista, soggettista e produttrice cinematografica francese, nata a Saint-Mandé (Parigi) il 1° luglio 1873 e morta a Mahwah (New Jersey) il 24 marzo 1968. Riconosciuta [...] lavoro di Georges Méliès e di altri pionieri del cinema fantastico francese. Dotata di grande entusiasmo e di notevole eclettismo, la G. si cimentò in tutti i generi sperimentando numerose soluzioni narrative e tecniche: la breve commedia La première ...
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Brandauer, Klaus Maria
Alessandra Levantesi
Nome d'arte di Klaus Georg Steng, attore e regista cinematografico e teatrale austriaco, nato ad Altaussee (Stiria) il 22 giugno 1944. Ottenuta una grande [...] contagia la moglie di sifilide (parte per la quale ha ottenuto una nomination all'Oscar). Una conferma del suo inesauribile eclettismo era venuta da altre apparizioni di un certo rilievo come il capitano in The lightship (1985; Lightship ‒ La nave ...
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Keaton, Michael
Monica Cardarilli
Nome d'arte di Michael John Douglas, attore cinematografico statunitense, nato a Coraopolis (Pennsylvania) il 9 settembre 1951. Formatosi artisticamente nel mondo del [...] il pubblico con l'intelligente commedia Multiplicity (Mi sdoppio in 4) di Harold Ramis, in cui il suo eclettismo si rivela perfettamente funzionale a rendere le quattro versioni clonate del suo personaggio, conferendo a ognuna tratti diversi e ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] ultimi cento anni, l'eversione formale di Picasso e di tutte le avanguardie fino a oggi. Di fronte alla combinatoria eclettica si oppone il metodo della diretta osservazione dal vero.
Ma non si tratta così semplicemente di un'opposizione tra mimesi ...
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Ichikawa, Kon
Dario Tomasi
Regista giapponese nato a Ujiyamada il 20 novembre 1915. Appartenente alla generazione dei registi che hanno iniziato l'attività nel secondo dopoguerra, I. si è distinto da [...] si dà al cannibalismo. In quegli stessi anni, i più felici del cinema di I., il regista fornì ulteriore prova del suo eclettismo con Yukinojō henge (1963, La vendetta di un attore), una moderna rilettura del teatro kabuki a ritmo di jazz, in cui sono ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] ) di grande effetto; ma venne anche utilizzato, come set, l'edificio della Borsa di Parigi, secondo una tradizione di eclettismo spaziale tipica del cinema.
L'Espressionismo al cinema: tra pittura e architettura
L'incontro tra il cinema e l'arte ...
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Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] d'avanguardia e seguendo una sua propria strada che lo avrebbe portato lontano, lungo il versante di un eclettismo a volte provocatorio; ma certamente dadaista può considerarsi Vormittagsspuk (1927; Gioco di cappelli), in cui i personaggi si ...
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Toland, Gregg
Michele Fadda
Direttore della fotografia statunitense, nato a Charleston (Illinois) il 29 maggio 1904 e morto a Hollywood il 28 settembre 1948. Personaggio geniale dalla vita particolarmente [...] mercato di pellicole più sensibili come le Kodak Super XX, T. riuscì a portare alle estreme conseguenze il suo eclettismo, teso verso una crescente approssimazione della visione filmica a quella dell'occhio fisiologico. Il film della svolta fu The ...
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MATE, Rudolph
Alessandro Cappabianca
Maté, Rudolph (propr. Matéh, Rudolf)
Direttore della fotografia e regista polacco, nato a Cracovia il 21 gennaio 1898 e morto a Los Angeles il 27 ottobre 1964. Tra [...] quasi naturali propensioni al noir, non ebbe però uno sviluppo adeguato. La sua carriera fu in seguito decisamente segnata dall'eclettismo, ed egli si dedicò, tra alti e bassi, ai generi più diversi, a volte mescolandoli, con una propensione per il ...
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eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....
eclettico
eclèttico (raro ecclèttico) agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐκλεκτικός «che trasceglie», der. di ἐκλέγω «trascegliere»] (pl. m. -ci). – 1. Dell’eclettismo; seguace dell’eclettismo (filosofico): scuola e.; metodo e.; gli e.; i filosofi...