Scrittore spagnolo (Siviglia 1775 - ivi 1848). Virtuoso della tecnica, buon versificatore, scarsamente dotato di vera ispirazione lirica, riuscì spesso a fondere una certa compostezza classica con il pathos [...] sec. 18º. Nelle poesie d'amore non mancano galanterie di tipo calderoniano. Tradusse Petrarca, Tasso, Delille. Le Lecciones de literatura dramática española (1835) e gli Ensayos literarios y críticos (1844) rivelano l'eclettismo della sua formazione. ...
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Pittore, calligrafo, collezionista e poeta cinese (n. Huating, od. Songjiang, prov. Jilin, 1555 - m. forse Pechino 1636). Fortemente influenzato dal buddismo Chan (Zen) e attratto dall'arte degli antichi [...] Changluo, divenuto poi imperatore con il nome di Guangzong, e ministro dei Riti. Distaccandosi dal sia pur raffinato eclettismo che dominava l'arte della seconda metà del 16º sec., puntò soprattutto alla valorizzazione dei virtuosismi del pennello e ...
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Gopnik, Adam. – Scrittore e giornalista canadese (n. Philadelphia, Pennsylvania, 1956). Collaboratore del New Yorker dal 1986, dall’anno successivo ha curato la critica d’arte di questa testata, diventandone [...] in the window (2005), mentre della sua produzione più recente, animata da uno sguardo critico sul reale e da un eclettismo che lo ha portato a scrivere con intelligenza e profondità su temi eterogenei, vanno citati: Angels and ages: Lincoln, Darwin ...
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Scrittore russo (Mosca 1877 - Parigi 1957). Tra le figure più caratteristiche della letteratura russa della prima metà del sec. 20°, seppe fondere nella sua opera la tradizione realistica con le correnti [...] con gli ambienti simbolisti. Emigrato successivamente a Berlino (1921), dal 1923 visse a Parigi.
Opere. Autore di grande eclettismo e di notevole ampiezza di interessi, profondo conoscitore del folclore e della poesia popolare, cui ispirò numerose ...
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Boito, Camillo
Architetto e scrittore (Roma 1836 - Milano 1914). Dopo aver compiuto gli studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 1856 ottenne, nella stessa Accademia, la cattedra di Architettura. [...] attraverso un impegno professionale diretto, come dimostra il restauro della basilica di S. Antonio a Padova. Critico dell’eclettismo indiscriminato dei suoi tempi, favorì l’affermarsi di uno stile neo-romanico con richiami a forme medievali. Tra ...
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CABASSI, Eustachio
Arianna Scolari Sellerio Jesurum
Nacque a Carpi il 26 dic. 1730 da Bernardino e da Giulia Euride Benetti. Rimasto orfano di padre nel 1734, ricevette i primi rudimenti di educazione [...] parte delle commedie messe in scena, secondo il costume dell'epoca, nel collegio stesso. L'educazione impartitagli peccò di eclettismo e di superficialità, ma gli lasciò il gusto delle lettere e delle memorie patrie, nonché un certo piacere del ...
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CHITI, Remo
Magda Vigilante
Nato a Staggia Senese (Siena) il 26 nov. 1891, si trasferi per ragioni di studio a Firenze, dove entrò in contatto con l'ambiente culturale, vivo e stimolante, delle riviste [...] pensiero.
Tra i vari, interessi artistici e letterari, che conferiscono alla personalità del C. un carattere di accentuato eclettismo, un posto di rilievo occupò il teatro al cui rinnovamento intese contribuire con la produzione di quegli atti unici ...
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DIONIGI da Borgo Sansepolcro (Roberti, de Roberti, Dionigi)
Maurizio Moschella
Nacque intorno al 1300 a Sansepolcro, nei pressi di Arezzo, forse dalla locale famiglia de' Roberti, della quale però non [...] il 25 marzo, presso il convento degli agostiniani.
Durante la sua permanenza nella capitale francese, seguendo una naturale inclinazione all'eclettismo, D. coltivò i più disparati campi dell'erudizione e si dedicò in particolar modo allo studio e al ...
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Architetto e trattatista (Vicenza 1548 o 1552 - Venezia 1616), tra i maggiori esponenti dell'architettura veneta. Ricevette una prima educazione dal padre, l'architetto-carpentiere Giandomenico (1526 circa [...] basata su sperimentali accostamenti degli elementi del linguaggio classico, tendenti a una sorta di eclettismo fondato su principî metodologici scientifico-razionali che attiveranno anche l'interessamento di architetti anglosassoni, quali ...
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CANONIERI, Pietro Andrea
Valerio Castronovo
Nacque a Rossiglione (Genova) nella seconda metà del secolo XVI. Figlio di un medico, venne avviato dal padre agli studi di medicina e si laureò a Genova [...] che, pur risentendo largamente di un genere letterario ormai convenzionale, segna tuttavia il passaggio del C. da certo sommario eclettismo di facile vena alla trattazione di temi più impegnativi. È del resto di quello stesso anno la comparsa, sempre ...
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eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....
eclettico
eclèttico (raro ecclèttico) agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐκλεκτικός «che trasceglie», der. di ἐκλέγω «trascegliere»] (pl. m. -ci). – 1. Dell’eclettismo; seguace dell’eclettismo (filosofico): scuola e.; metodo e.; gli e.; i filosofi...