Narratore (Hronov, Náchod, 1851 - Praga 1930), uno dei più fecondi romanzieri cechi, popolare specie dopo la prima guerra mondiale. Dopo i primi tentativi di eclettismo narrativo (notevole l'idillio della [...] vita studentesca, Filosofská historie, 1878), affrontò, con crescente successo, il romanzo storico: Psohlavci ("Teste di cane", 1884); la trilogia Mezi proudy ("Fra le correnti", 1891) sull'epoca immediatamente ...
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McCarthy, Cormac
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Providence (Rhode Island) il 20 luglio 1933. Di carattere schivo e riservato, McC. è un autore prolifico, caratterizzato da un grande [...] eclettismo, che ha esordito nel 1965 con il romanzo The orchard keeper (trad. it. 2002). McC. al termine degli studi, nel 1951, aveva frequentato per breve tempo la University of Tennessee per poi abbandonarla e iniziare a viaggiare da errabondo per ...
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VICARI, Giambattista
Giuliano Manacorda
Scrittore, nato a Ravenna il 23 luglio 1909, morto a Roma il 23 marzo 1978. Laureatosi in legge a Bologna, si trasferì a Roma nel 1938. Il suo eclettismo giovanile [...] lo portò alle più varie attività: "impiegato, redattore di giornali letterari, coltivatore diretto, segretario di banca, patrocinatore legale, libraio, artigiano", secondo il suo stesso autoritratto. Del ...
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KLABUND
Alda MANGHI
. Pseudonimo dello scrittore tedesco Alfred Henschke, nato a Krossen, sull'Oder, il 4 novembre 1891 e morto a Davos il 14 agosto 1928.
Dotato di grande facilità poetica e di sensibilità [...] artistica, portato all'eclettismo, e pur mediatore a suo modo tra l'impressionismo e l'espressionismo, si compiace di giuocare colle rime e colle parole, senza impegnarsi a fondo, ma spesso indulgendo alla morbosità della sua fantasia di malato. Le ...
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Amis ⟨ä´mis⟩, Martin. - Scrittore inglese (Oxford 1949 - Lake Worth Beach, Florida, 2023). Nei suoi romanzi ha dimostrato un notevole eclettismo passando con successo da un genere letterario all'altro, [...] ma con la costante presenza di un elevato virtuosismo satirico.
Figlio di Kingsley, si è laureato presso l'Exeter College di Oxford, ed è stato redattore presso importanti quotidiani e periodici (Observer, ...
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Poeta russo (Mosca 1873 - ivi 1924). Uno dei corifei del simbolismo della fine dell'800, oscillò poi tra un classicismo accademico, un misticismo a tinte apocalittiche, un culto nietzschiano dell'individuo [...] e una predilezione per la poesia sociale. Ma questo suo eclettismo è più apparente che reale: il variare di temi e d'indirizzi (raccolte: Chefs d'ceuvre, 1895; Tertia vigilia, 1900; Urbi et orbi, 1903; Stephanos, 1906; Vse napevy "Tutte le melodie", ...
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Scrittore spagnolo (Cadice 1783 - Madrid 1864). Introdusse in Spagna le dottrine filosofiche della scuola scozzese; intervenne a fianco di Alcalá Goliano nella polemica attorno al teatro di Calderón, suscitata [...] da J. N. Böhl von Faber. Nelle Poesías (1826, 1836) seguì le tendenze del suo tempo, con freddo eclettismo. Ricche di digressioni, ma prive di calore e d'inquadramento storico sono Las Leyendas españolas (1840). Scrisse anche libri di viaggi e ...
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Autore di fumetti di fantascienza (n. Tolosa 1944). Affascinato dai temi classici della letteratura fantascientifica, è autore di intricatissime storie popolate da mostri e mutanti; pretesto per la creazione [...] e pazienza maniacali: Lone Sloane (1967); Yarzael (1973); Delirius (1973); Vuzz (1974); La nuit (1976); Nosferatu (1989). Il suo eclettismo abbraccia anche la scultura e il disegno per la moda e l'arredamento. Nel 1996 gli è stato assegnato, dal ...
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Nome di movimenti religiosi, artistici e letterari sviluppatisi tra la fine del 19° e gli inizi del 20° sec. in relazione alla tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi ecc., che si volevano [...] affermatasi in Catalogna tra Otto e Novecento, episodio determinante della cultura catalana contemporanea, in cui l’eclettismo ottocentesco si fuse alle tradizioni artigianali locali e agli stilemi più aggiornati dell’art nouveau internazionale, con ...
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BOTTIFANGO (Botefango, Bottifanga), Giulio Cesare
Martino Capucci
Nacque ad Orvieto il 6 ag. 1559 da famiglia appartenente al secondo grado di nobiltà. La data appare nel Febei, senza riferimento di [...] che lo dice morto nel 1630, "aetatis suae LXXII". In gioventù fece studi letterari, artistici, musicali, dimostrando un eclettismo pronto e superficiale, che presso le fonti più antiche è veduto come segno di grandi, seppur potenziali, doti di poeta ...
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eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....
eclettico
eclèttico (raro ecclèttico) agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐκλεκτικός «che trasceglie», der. di ἐκλέγω «trascegliere»] (pl. m. -ci). – 1. Dell’eclettismo; seguace dell’eclettismo (filosofico): scuola e.; metodo e.; gli e.; i filosofi...