Lattuada, Alberto
Stefano Della Casa
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Milano il 13 novembre 1914. Dotato di un robusto e plastico senso della costruzione visiva e di una raffinata cultura [...] commedia Luci del varietà (1950), amaro, divertito e malinconico ritratto dell'avanspettacolo di provincia. Il suo eclettismo lo condusse a dare un contributo significativo al configurarsi della 'commedia di costume', soprattutto nel felice risultato ...
Leggi Tutto
Auric, Georges
Enzo Siciliano
Compositore francese, nato a Lodève il 15 febbraio 1899 e morto a Parigi il 24 luglio 1983. La sua produzione sinfonica e cameristica va collocata nella cornice del cosiddetto [...] un centinaio di titoli. La qualità non è stata sempre all'altezza della firma, ma A. mostrò in ogni occasione un eclettismo del tutto appropriato agli scopi richiesti. Non a caso fu anche musicista privilegiato per le Ealing comedies inglesi. Se la ...
Leggi Tutto
Milestone, Lewis (forma anglicizzata di Milstein, Lev)
Valerio Caprara
Regista cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Kišinëv (oggi Chişinău) il 30 settembre 1895 e morto a Los Angeles il [...] di bravura, di belle sequenze svincolate dalla consistenza drammaturgica, le incursioni negli altri generi propendevano a un dispersivo eclettismo: tra gli eccentrici musical Hallelujah, I'm a bum (1933) e Anything goes (1936), l'adattamento del ...
Leggi Tutto
Willis, Gordon
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a New York il 28 maggio 1931. Artigiano dotato di uno stile ben riconoscibile, nel suo lavoro ha sempre fatto un uso delle luci [...] caldo colore bergmaniano di Interiors (1978) al bianco e nero neo-romantico di Manhattan e di Stardust memories (1980), dall'eclettismo figurativo di Zelig al raffinato gioco di specchi di The purple rose of Cairo (1985; La rosa purpurea del Cairo ...
Leggi Tutto
Protazanov, Jakov Aleksandrovič
Ornella Calvarese
Sceneggiatore e regista cinematografico russo, nato a Mosca il 4 febbraio 1881 e morto ivi l'8 agosto 1945. È stato uno dei massimi rappresentanti del [...] la bella marziana Aelita, e del tentativo di organizzare sul pianeta una rivoluzione socialista; il film pecca di un certo eclettismo e tradisce l'idea progressista che è alla base del romanzo di Tolstoj, ma rappresentò un vero e proprio evento nella ...
Leggi Tutto
LOMBARDI, Giselda (in arte Leda Gys)
Jacopo Mosca
Nacque a Roma il 10 marzo 1892 da Giulio e Teresa Ilardi. Cresciuta in una famiglia piccolo-borghese, la L. si fece presto notare per la sua originale [...] R. Rindi. Si alternarono, successivamente, interpretazioni farsesche e drammatiche, nelle quali la L. mostrò pregevoli doti di eclettismo.
Passò da soggetti di carattere comico-sentimentale come Mia moglie si è fidanzata, Lily Lolette o La trappola ...
Leggi Tutto
Olmi, Ermanno
Tullio Kezich
Regista cinematografico e teatrale, nato a Bergamo il 24 luglio 1931. Sempre in chiave di indipendenza produttiva, dopo aver esordito raccontando l'umile Italia degli anni [...] ), rivisitazione della leggenda dei Re Magi girata sulle Alpi Apuane; ma O. si stava ormai caratterizzando per un eclettismo riscattato dall'approfondimento culturale dei temi e da un rigore estraneo a ogni opportunismo di mercato. Nell'inverno 1984 ...
Leggi Tutto
Finney, Albert
Emiliano Morreale
Attore cinematografico inglese, nato a Salford (Lancashire) il 9 maggio 1936. È stato uno degli interpreti più rappresentativi della stagione del Free Cinema, come protagonista, [...] misura a distanza con l'interpretazione di Michael Redgrave nell'omonima versione diretta nel 1951 da Anthony Asquith. Il suo eclettismo lo ha inoltre spinto a interpretare K. Wojtyla nel film televisivo Pope John Paul II (1984) di Herbert Wise, ed ...
Leggi Tutto
BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] e cinematografiche, radiofoniche e televisive (nonché scrittore, saggista e poeta…). Proprio in virtù di questo suo apparente eclettismo e competente attivismo vale anche per lui quella definizione di 'uomo-teatro' che Jean-Louis Barrault propose per ...
Leggi Tutto
LANDI, Mario
Caterina Cerra
Nacque a Messina il 12 ott. 1920 da Giulio e Giulia Nicotra.
Il L. trascorse l'infanzia a Taormina, ma tornò poi a gravitare su Messina, dove aveva maggiori opportunità di [...] infatti, alla sceneggiatura de I due sergenti di C.A. Chiesa).
Nel 1952, in linea con il suo temperamento artistico, eclettico e aperto alle novità, il L. intraprese alla RAI (Radio audizioni Italia) la carriera di regista per la televisione, allora ...
Leggi Tutto
eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....
eclettico
eclèttico (raro ecclèttico) agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐκλεκτικός «che trasceglie», der. di ἐκλέγω «trascegliere»] (pl. m. -ci). – 1. Dell’eclettismo; seguace dell’eclettismo (filosofico): scuola e.; metodo e.; gli e.; i filosofi...