Tipo (o phylum) di animali definito da: presenza permanente o transitoria della corda dorsale (➔ corda); il sistema nervoso è situato dorsalmente a questo organo, l’intestino è ventrale a esso, la parte [...] originati da un lato gli Emicordati e dall’altro i Calcicordati, da cui, in seguito, avrebbero preso origine gli Echinodermi prima e i diversi sottotipi di C. poi. Molti autori però non riconoscono la validità dell’attribuzione delle strutture ...
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Scheletro esterno caratteristico degli Artropodi. Costituito da chitina, cui spesso si aggiungono sali minerali, specialmente calcarei, che gli conferiscono durezza (per es., carapace dei granchi o dei [...] l’e. ha anche la funzione di organo escretore.
Un e. dermico, o dermascheletro, è caratteristico degli Echinodermi, nei quali sotto l’epidermide si sviluppano, a spese del mesoderma, formazioni calcaree, talora scleriti isolati, talora piastre ...
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In biologia, che ha relazione con il sistema vascolare o circolatorio. Arco e. L’insieme costituito dalle due emapofisi, ciascuna delle due lamine ossee che nelle vertebre tipiche (come quelle della [...] del tronco, non si congiungono a formare un arco, ma abbracciano i visceri; sono proprie di Teleostei e Dipnoi.
Negli Echinodermi il sistema e., è un complesso di lacune assorbenti sulla superficie dell’intestino, simili a chiliferi, e di lacune di ...
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Si dice delle specie animali che depongono uova entro le quali si compie lo sviluppo embrionale. Tale condizione presuppone o l’accumulo di abbondanti riserve nutritive (tuorlo) nell’uovo, per lo sviluppo [...] forma larvale libera, capace di completare lo sviluppo dell’essere nel mondo esterno, procurandosi da sé il nutrimento (per es., Echinodermi, molti Artropodi, Molluschi ecc.). L’uovo delle specie o. è provvisto naturalmente di involucri protettivi. ...
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SARS, Michael
Edoardo Zavattari
Zoologo, nato il 30 agosto 1805 a Florø, morto a Cristiania (Oslo) il 22 ottobre 1869. Dapprima fu pastore a Kind e a Manger presso Bergen, poi nel 1855 fu nominato professore [...] meduse, delle quali scoperse lo stadio di strobilo e vide la generazione alternante; illustrò i primi stadî di sviluppo degli Echinodermi, e compì studî importanti sulle salpe e su altri gruppi di animali. Stabilì le varie profondità a cui vivono gli ...
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Facoltà degli esseri viventi di spostarsi da un luogo a un altro secondo meccanismi e fini determinati, dovuta all’azione coordinata di appositi organi attivi (organi locomotori) dell’apparato locomotore.
I [...] l’acqua dalla cavità del mantello; i Gasteropodi strisciano con la superficie ventrale del corpo (piede); gli Echinodermi utilizzano un sistema ambulacrale. Gli Anellidi possono nuotare o strisciare con movimenti serpentini o per contrazioni ritmiche ...
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Nome comune dei Mammiferi rappresentanti dell’ordine Erinaceomorfi (un tempo parte del gruppo polifiletico degli Insettivori), che comprende l’unica famiglia vivente Erinaceidi, con le sottofamiglie Erinaceini [...] , corti e duri, che vengono rizzati per difesa grazie a particolari muscoli sottocutanei; altri muscoli permettono ai r. di appallottolarsi. È solitario, crepuscolare e notturno. R. di mare Nome comune di vari Echinodermi Echinoidei (➔ Echinodermi). ...
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stolone botanica Ramo lungo e sottile che nasce alla base del fusto di talune piante (viola, fragola ecc.) e striscia sul terreno. Ai nodi dello s. spuntano facilmente radici caulogene che permettono [...] agamica (gemmazione) a nuovi individui, per es., in molti Tunicati, Celenterati (Idrozoi) e nei Briozoi. Lo s. genitale degli Echinodermi è un gruppo di cellule germinali che si originano dalla splancnopleura e si sviluppano in cordoni dai quali si ...
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Famiglia di Stelleridi, istituita dal Gray per quelle stelle di mare, il cui scheletro è formato di placche embricate portanti aculei cortissimi riuniti in piccoli gruppi; talora gruppi di due aculei costituiscono [...] sono disposte in serie longitudinali e trasversali e portano piccoli aculei. Il corpo è più o meno esattamente pentagonale con margini molto assottigliati. Fra i generi più importanti ricordiamo: Asterina Nardo e Anseropoda Nardo (v. echinodermi). ...
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Organo per la respirazione acquatica. Le b. sono costituite essenzialmente da estroflessioni della parete esterna del corpo, limitate da un sottile strato epiteliale, e hanno forma di appendici frangiate, [...] i Pesci e gli Anfibi (questi solo durante la vita larvale); tra gli invertebrati quasi tutti i Molluschi, molti Anellidi, Echinodermi, la massima parte dei Crostacei e alcuni altri gruppi.
Nei Vertebrati, le b. sono costituite da pliche della mucosa ...
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echinodermi
echinodèrmi s. m. pl. [comp. di echino- e -derma] (sing. -a). – In zoologia, gruppo di invertebrati marini bentonici (costieri o abissali), cui appartengono i ricci di mare, le stelle marine, le oloturie; presentano simmetria bilaterale...
madreporico
madrepòrico agg. [der. di madrepora] (pl. m. -ci). – 1. a. In geografia fisica, formazione m., scogliera costituita da scheletri calcarei di colonie di madrepore in forma di muraglie verticali (barriere m., dette talora frangenti...