La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] della nuova religione. Di pari passo, si veniva costituendo sempre più salda l’organizzazione della Chiesa.
La nuova politica ecclesiastica, inaugurata da Costantino con l'editto di Milano del 313, non si contentava di non perseguitare né ambiva ad ...
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BONIFACIO VI, papa
Paolo Bertolini
Presbitero della Chiesa romana, fu consacrato papa agli inizi della primavera dell'896 - con ogni probabilità l'11 aprile -, succedendo a Formoso, morto il 4 di quello [...] stesso mese. Figlio di un ecclesiastico di grado elevato - Adriano, vescovo di una sede a noi ignota -, apparteneva a famiglia forse romana di origine, ma nel clero romano aveva senza dubbio percorso tutta la carriera, dato che l'anonimo autore della ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] 1098 da Urbano II in favore del conte normanno Ruggero I e che poneva l'autorità monarchica al vertice della gerarchia ecclesiastica dell'isola. La Chiesa era, poi, a sua volta dotata di un proprio dominio temporale che, come si è detto, riguardava ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] e plebi in Sicilia nel XIX secolo, Roma 1979, pp. 92 segg.; R. Manduca, Le chiese lo spazio gli uomini. Istituzioni ecclesiastiche e clero nella Sicilia moderna, Caltanissetta-Roma 2009, pp. 162-163.
6 G. Franchi, M. Lallai, Da Luni a Massa Carrara ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] G. Motta, Milano 1998, pp. 119-21.
Per le questioni dottrinarie e i rapporti con gli Stati in riferimento alla politica ecclesiastica, v. G. Soranzo, Peregrinus apostolicus. Lo spirito pubblico e il viaggio di Pio VI a Vienna, ivi 1937.
E. Dammig, Il ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] e poi, da che, verso la metà del sec. IV, intorno a Milano, residenza imperiale, fu costituita una nuova provincia ecclesiastica, la sola Italia peninsulare (o "suburbicaria") e le isole. All'interno di quest'ambito, il papa ordinava i vescovi eletti ...
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Duca di Boemia (n. 907 circa - m. 929). Primogenito del duca Vratislao I, assunse il governo della Boemia nel 921, dapprima sotto la tutela della madre Drahomira. Propagatore zelante, mediante il ricorso [...] missionarî tedeschi, del cristianesimo nel suo paese ancora pagano, avvicinò la Boemia all'Occidente sia dal punto di vista ecclesiastico sia da quello politico, riconoscendo nel 929 la sovranità del re di Germania Enrico I. Il suo programma sarebbe ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] al Patrimonio della Gallia (ibid. VI, nr. 5), ma, secondo la consuetudine già messa in evidenza, investito di ampi poteri in campo ecclesiastico e politico (ibid. VIII, nr. 4). Dopo la morte di Childeberto nel 596 G. rimase in contatto con i suoi due ...
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Breve storia della liberta religiosa in Italia. Aspetti giuridici e problemi pratici
Michele Madonna
Premessa
La libertà religiosa, secondo una celebre definizione di Francesco Ruffini, è la «facoltà [...] Ibidem.
10 Cfr. sul punto A. Bortolazzi, La tolleranza dei culti acattolici negli Stati sardi e nel Regno d’Italia, «Il Diritto ecclesiastico», 72, 1961, 1, p. 98.
11 Si veda in proposito A.C. Jemolo, Chiesa e Stato in Italia negli ultimi cento anni ...
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Originariamente, chi occupava il posto più alto in un ordinamento determinato. Forse dal 4° sec., il capo del collegio dei notai pontifici e, prima dell’11° sec., prefetto della cancelleria apostolica [...] ; la carica del p. si ritrova presso la cancelleria imperiale, e in altre chiese.
Fu detto p. anche l’ecclesiastico che presiedeva ai suddiaconi e ai chierici minori. Il titolo esiste ancora in alcuni capitoli o collegiate e nelle confraternite, come ...
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ecclesiastico
eccleṡiàstico agg. e s. m. [dal lat. tardo ecclesiastĭcus, gr. ἐκκλησιαστικός, der. di ἐκκλησία «chiesa»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che riguarda la Chiesa: storia, tradizione e.; possessi, privilegi e.; la gerarchia e.; l’autorità...
ecclesiaste
eccleṡiaste s. m. [dal lat. tardo ecclesiastes, gr. ἐκκλησιαστής]. – 1. Chi prendeva parte all’ecclesia, presso gli antichi Greci; oratore che parlava nell’ecclesia, cioè nell’assemblea. 2. Come nome proprio, è il titolo di uno...