CAPRANICA, Luigi
Alessandra Briganti
Nato a Roma il 13 nov. 1821 dal marchese Bartolomeo e Flaminia dei principi Odescalchi, compì gli studi nel collegio di Propaganda Fide. Poi, in contrasto col desiderio [...] della famiglia, che lo destinava all'abito ecclesiastico, entrò (1844) nel corpo delle guardie nobili pontificie. A quel tempo il C. aveva già cominciato l'attività letteraria, con una cantica di gusto montiano dal titolo IlGiudizio universale, ...
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Uomo politico e umanista (Lucca 1448 - ivi 1527); addottoratosi in legge (1472) a Bologna, ebbe incarichi diplomatici e amministrativi dal governo di Lucca, da Ludovico Sforza e da Giulio II, che lo creò [...] governatore di Bologna. Ritiratosi dalla vita politica (1514), si fece ecclesiastico, divenendo arcidiacono della cattedrale di S. Martino a Lucca. Scrisse in latino una Vita di Castruccio Castracani, edita nel 1496 e più volte ristampata, di valore ...
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Nome di tre fratelli vissuti in Egitto (prima metà sec. 13º), tutti e tre scrittori in lingua araba, ma appartenenti alla Chiesa copta. Il primo e il terzo furono filologi; il secondo, Abū al-Faḍā'il, [...] è autore di un nomocanone (raccolta di diritto ecclesiastico e diritto civile), ove nella parte civile son mescolate norme attinte al diritto romano-bizantino con altre di diritto musulmano malikita. Una tarda versione etiopica di quest'opera (sec. ...
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BORDONI, Placido
Paolo Preto
Nato a Venezia il 31 genn. 1736 da Pietro e Antonia Colussi, nel 1749 entrò nel collegio patriarcale di S. Cipriano e più tardi, completata la sua preparazione nella lingua [...] greca e in teologia, abbracciò lo stato ecclesiastico. Si fece ben presto conoscere negli ambienti letterari veneziani, scrivendo versi e partecipando alle polemiche letterarie: difese, infatti, il Chiari contro Gaspare Gozzi con l'epistola ...
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NU‛AIMĀ, Mikha'il
Francesco Gabrieli
Poeta, narratore e saggista arabo libanese, nato a Biskinta il 17 ottobre 1889. Partecipe dell'emigrazione araba oltre Oceano, conobbe ancor prima un'eccezionale [...] esperienza, il soggiorno di alcuni anni di adolescenza in Russia, in un collegio ecclesiastico di Poltava, ove fu iniziato alla lingua, al pensiero e all'arte slava. Seguì l'opposta, più familiare esperienza dell'America, ove N. compì gli studi e ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] e accarezzare in Sicilia i grandi e i potenti". Constatava al tempo stesso la decadenza della vita e delle istituzioni ecclesiastiche, identificando però una vasta zona intermedia che interpretava il desiderio di ordine e di pace ma che non seppe ...
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CAMPI, Luigi
Claudio Mutini
Nacque a Mirandola da Gregorio e da Maria Lucrezia Santi nell'anno 1732.
Seguì nella città natale regolari corsi di grammatica e di eloquenza, favorito dalle agiate condizioni [...] economiche della famiglia. Nel 1749 decise di abbracciare lo stato ecclesiastico entrando nel collegio dei gesuiti di Ferrara. Assolse gli uffici inerenti alla propria condizione di studente prima e poi di maestro di eloquenza fino a quando venne ...
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Poeta svizzero (Basilea 1760 - Schwetzingen, Heidelberg, 1826). Di umili origini, poté tuttavia intraprendere regolari studî, che compì presso l'università di Erlangen. Nel 1783 iniziò a Lörrach l'attività [...] d'insegnante, che proseguì poi a lungo a Karlsruhe, a partire dal 1791, divenendo nel 1806 consigliere ecclesiastico, nel 1808 direttore del liceo, nel 1819 prelato della chiesa evangelica e membro della Prima Camera della regione. Poeta di schietta ...
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Nome di religione dello scrittore e pedagogista bulgaro Nikola Poppetrov Benin (Bansko, Blagoevgrad, 1793 - monastero di Rila 1881). Originario della Macedonia, fu tra i maggiori promotori della rinascita [...] bulgara; si batté per la codificazione di una lingua nazionale che unificasse i diversi dialetti sulla base dello slavo ecclesiastico. Gli si devono i primi libri di testo bulgari (Vzaimoučitelni tablici "Tavole di mutuo apprendimento", 1835) e la ...
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Umanista (Venezia 1450 circa - Gurk 1535); nel 1489 ebbe una cattedra all'univ. di Parigi, ma, implicato in acerbe polemiche, accusato di condotta immorale e di eresia, nel 1496 fuggì in Inghilterra e [...] fu poi prof. di diritto romano a Vienna (1494-99) e a Praga (1500-1501). Fattosi ecclesiastico, percorse una rapida carriera in Ungheria, acquistando una grande influenza presso la corte, che gli affidò varie missioni diplomatiche, e raggiungendo la ...
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ecclesiastico
eccleṡiàstico agg. e s. m. [dal lat. tardo ecclesiastĭcus, gr. ἐκκλησιαστικός, der. di ἐκκλησία «chiesa»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che riguarda la Chiesa: storia, tradizione e.; possessi, privilegi e.; la gerarchia e.; l’autorità...
ecclesiaste
eccleṡiaste s. m. [dal lat. tardo ecclesiastes, gr. ἐκκλησιαστής]. – 1. Chi prendeva parte all’ecclesia, presso gli antichi Greci; oratore che parlava nell’ecclesia, cioè nell’assemblea. 2. Come nome proprio, è il titolo di uno...