Una delle più singolari figure dell'antica Roma. Nato a Tuscolo nel 234 a. C. da una famiglia di agricoltori di media agiatezza, trascorse la sua adolescenza semplice e attiva lavorando di sua mano i campi [...] notturna l'esercito alle spalle degli Spagnoli, li vinse in un'aspra battaglia e prese il loro campo. Le tribù a nord dell'Ebro si sottomisero, e C. avanzò sino a Tarracona; ma, secondo l'uso spagnolo, la ribellione si riaccese tosto qua e là alle ...
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SAGUNTO (A. T., 41-42)
José F. RAFOLS
Giuseppe CARACI
Pietro BOSCH GIMPERA
Città della Spagna, capoluogo di partido judicial nella provincia spagnola di Valenza; il centro s'adagia sul fianco di una [...] federò con Roma in data incerta e l'alleanza contribuì a provocare la seconda guerra punica, perché, avendo nel trattato dell'Ebro fissato Roma e Cartagine la linea del fiume come limite dell'espansione punica, l'alleanza con una città più a sud dell ...
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Nacque nel 286 a. C. da Antioco I e Stratonice. Il padre, fatto uccidere il primogenito Seleuco, associò A. al trono (tra il 269 e il 266 a. C.), non si sa se con l'assegnazione di una parte del regno. [...] indipendente, divisa in piccoli territorî autonomi. Dai dinasti locali Tiris e Dromichete fu aiutato a prendere Cipsela presso l'Ebro; e può riferirsi a questo tempo anche la guerra di A. coi Bizantini, che ebbero aiuto di navi dagli Eracleoti ...
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SILENO (Σιληνός, Silenus)
Gaetano De Sanctis.
Cicerone dice di S. che diligentissime res Hannibalis persecutus est (De divin., I, 49), dopo aver riferito che a lui si attiene Celio Antipatro, l'autore [...] ci è pervenuto di lui in Livio attraverso Celio Antipatro: così il racconto del sogno profetico di Annibale prima del passaggio dell'Ebro. E impossibile formarci un giudizio su di lui, ma questo e altri prodigi da lui riferiti fanno credere che egli ...
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. Una delle quattro tribù dei Celtiberi presso Polibio; delle quali i Lusoni, Belli e Titti sono chiamati citeriori e abitano le valli dei Jalón e Jiloca, e gli Arevaci, che avevano sotto la loro clientela [...] ; altre città sono Aregrada (Ágreda), Augustobriga (Muro de Ágreda, fondazione di Augusto sulla via verso l'Ebro), Visontium (Vinuesa?), Savia (Soria?), Contrebia Leucada, Uxama (presso Osma), Clunia (Coruña del Conde), Veluka, Confluentes, Serguntia ...
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Salì al trono nel 1104, alla morte del fratello Pietro I, che non aveva lasciato discendenti. Il suo matrimonio con la erede di León e di Castiglia, Urraca, vedova di altro marito, ebbe effetto contrario [...] Cutanda (1120). La frontiera fu quindi portata più al sud dell'Ebro, e in potere del re caddero altre città, quali Calatayud e i Mori dalla conca del Segre e dal corso inferiore dell'Ebro. L'impresa, disegnata d'accordo con il conte di Barcellona ...
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SANCIO I re di Navarra
Nino CORTESE
Salì sul trono di Navarra nel 905, succedendo a Fortún Garcés, che alcuni considerano come suo fratello e altri, con maggiore verosimiglianza, come appartenente a [...] vinto Ordoño, nel 920 prese le armi contro Sancio in difesa dei suoi correligionarî, lo sconfisse dapprima sulle rive dell'Ebro e poi distrusse il suo esercito e quello dell'alleato Ordoño nella valle di Junquera: la guarnigione di Muez fu passata ...
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ABDERA di Tracia (v. vol. i, p. 3)
Red.
Città situata tra la foce del fiume Nesto e il lago Bistonis, presso il Capo Bulustra, nella baia di Karagàts.
Secondo la tradizione, la città sarebbe stata fondata [...] svolgeva attraverso la Via Egnazia, più a N e per acqua passava direttamente dal Danubio al mare, sul fiume Ebro. L'allagamento poi della regione per lo straripamento del fiume Nesto, rese paludosa la regione, che fu perciò completamente abbandonata ...
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Siviglia (Sibilia; Sobilia)
Adolfo Cecilia
Città della Spagna sud occidentale, posta sulla riva sinistra del Guadalquivir, a circa ottanta Km dalla foce.
Sul luogo sorgeva l'antica ‛ Hispalis ' (Serravalle: [...] a Gerusalemme, dei due emisferi (S. ha lo stesso valore di riferimento, 90º a ovest di Gerusalemme, di Ibero [v. EBRO], Gade [v.], Morrocco [v. MAROCCO]), e poiché questo avviene il giorno successivo al plenilunio (e già iernotte fu la luna tonda ...
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BARGUÉS, Arnau
M.R. Terés
Architetto catalano, nato a Barcellona nel 1350 ca., attivo principalmente a Barcellona nella seconda metà del sec. 14° e al principio del successivo, morto nel 1413.La prima [...] ai suoi impegni nella cattedrale, B. diresse i lavori nella chiesa, oggi scomparsa, del monastero dei Gerolamini della valle dell'Ebro (Barcellona) e nel 1398, per volere del re Martino I il Vecchio, diede inizio, all'interno del monastero di Santa ...
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eco-comunista
s. m. e f. Chi si riconosce nelle posizioni politiche della sinistra comunista e mostra particolare attenzione ai problemi dell’ambiente. ◆ L’esecutivo è formato da una coalizione tra i socialisti del presidente Pascual Maragall,...
navarrese
navarrése agg. e s. m. e f. – Della Navarra, regione storica della Spagna settentr., che corrisponde approssimativamente all’odierna omonima provincia, tra i Pirenei occidentali, il golfo di Biscaglia e l’alto Ebro, e che dal sec....