Poeta ebreo (n. a Rossena, Reggio nell'Emilia; visse attorno al 1500); di lui si ha, oltre a molte poesie, un rifacimento ebraico di un romanzo italiano, Barnabò e Luciana. ...
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Commentatore ebreo della Bibbia, probabilmente del sec. 14º. Il suo commento al Pentateuco (pubbl. 1523) fu tradotto in latino da Pico della Mirandola. Altri suoi commenti sono pervasi da idee mistiche. [...] M. cercò di sostenere la cabala sulla base di argomenti filosofici ...
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Filosofo e medico ebreo francese, chiamato pure Maestro Vidal Blasom (n. Perpignano fine sec. 13º - m. dopo il 1362); grande ammiratore di Averroè, compose commenti ad Aristotele, allo stesso Averroè, [...] ad Avicenna, ad al-Ghazzālī, a Maimonide, nonché altri scritti filosofici ...
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Scrittore e archeologo ebreo caraita (Luck, Volinia, 1786 - Čufutkale, Crimea, 1874); svolse attiva opera in difesa dei caraiti e raccolse una eccezionale collezione di antichi testi ebraico-caraiti, nei [...] quali tuttavia è sospettato d'avere inserito dei falsi e delle interpolazioni ...
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Rabbino e studioso ebreo (Praga 1801 - Breslavia 1875). Scrisse di diritto biblico e talmudico, di storia dell'esegesi palestinese, di metodologia talmudica. Nella sua dottrina, egli volle stabilire una [...] sintesi fra tradizione conservatrice e tendenze rinnovatrici e riformatrici del suo tempo ...
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Giurisperito ebreo spagnolo (1479-1573); autore di oltre tremila decisioni o responsi giuridici; scrisse tra l'altro un libro cabalistico dal titolo Lo scudo di David, nel quale interpreta ciascuna lettera [...] dell'alfabeto secondo i tre metodi: Massora, Gematria e Notarikon ...
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Scrittore ebreo (n. Troki, Vilnius, 1533 - m. 1594), autore di un'apologia del giudaismo, Ḥizzūq ĕmūnāh ("Conferma della verità", pubbl. 1705), che servì ai nemici degli ebrei per i loro attacchi al giudaismo [...] e agli enciclopedisti quale arma contro il cristianesimo ...
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Erudito ebreo (Neustadt 1472 - Venezia 1549); dimorò a lungo in Italia, dove fu amico di umanisti e protetto dal cardinale Egidio da Viterbo, al quale insegnò la lingua e la mistica ebraica. Fu autore [...] di dizionarî, scritti grammaticali e studî masoretici ...
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Dottore ebreo (2º sec. d. C.), maestro di Rabbī Mē'īr; abbandonò poi l'ebraismo, attratto forse dalle idee greche e gnostiche. Mē'īr Letteris (1807-1871) ha fatto di E. il protagonista del suo rifacimento [...] ebraico del Faust di Goethe ...
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Profeta ebreo, dal quale prende nome un libro biblico, il secondo nella serie ebraica dei Profeti minori. Sul personaggio non si hanno altre notizie che quelle fornite dal libro: era figlio di Pethuel [...] e svolse la sua predicazione in Giudea ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...