DORIA PAMPHILI LANDI, Filippo Andrea
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 1° marzo 1886, figlio del principe Alfonso e di Emily Pelham Clinton dei duchi di Newcastle. Di salute delicata per una malattia [...] morti per infortunio sul lavoro, di cui era presidente, quando, rifiutandosi di sottoscrivere il licenziamento di un impiegato ebreo, si dimise e chiese l'allontanamento della sede.
L'arco degli interessi agrari era vasto: dal migliore sfruttamento ...
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PONZIO, Francesco,
Luca Addante
in religione Dionisio. – Nacque nel 1567 (o 1568) a Nicastro, in una famiglia dell’élite locale, da Iacopo Ponzio e da Lisabetta Monizza.
Battezzato con il nome di Francesco, [...] (Abramo) con il quale pure Ponzio fu visto «parlare più volte», «et di più: fra’ Dionisio Pontio havea stretta amicitia col sodetto ebreo» (ibid., pp. 281-282).
Nel 1589 Dionisio andò a studiare a Napoli e lo zio Pietro Ponzio – leader dei domenicani ...
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LeRoy, Mervin
Leonardo Gandini
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a San Francisco il 15 ottobre 1900 e morto ivi il 13 settembre 1987. Uno dei più prolifici 'artigiani' di Hollywood, [...] del mito dell'individuo che si fa da sé partendo dal nulla. Dopo un tracollo familiare (il padre, piccolo industriale ebreo, fu rovinato dal terremoto del 1906), LeR., adolescente, si vide costretto a lavorare come venditore di giornali e in seguito ...
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Ravenna, Renzo. – Uomo politico italiano (Ferrara 1893 - ivi 1961). Nacque da famiglia ebraica e borghese, fu interventista e volontario durante la prima guerra mondiale, e iscritto al PNF dal 1924. Amico [...] malgrado la protezione che Balbo, sino alla sua morte (1940), non gli fece mai mancare. Fu poi perseguitato in quanto ebreo e costretto, con la famiglia, a rifugiarsi in Svizzera (1943-45); molti suoi familiari perirono ad Auschwitz e quando ritornò ...
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Puppi, Lionello. – Storico dell’arte italiano (Belluno 1931 - Treviso 2018). Docente di Discipline storiche dell'arte (1971-73), poi ordinario di Storia dell'architettura e dell'urbanistica (1974-90) presso [...] eretico del '500 (1995); Verso Gerusalemme. Urbanistica e architetture simboliche tra il XIV e XVIII secolo (1997); La notte di San Lorenzo. Genesi, contesti, peripezie di un capolavoro di Tiziano (con L. Lonzi, 2013); La tomba dell'ebreo (2014). ...
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LEVI, Sara
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Pesaro il 7 dic. 1819 da Angelo, commerciante, e da Ricca Rosselli che lo aveva sposato in seconde nozze. Rimasta orfana di madre quando aveva 11 anni, alla prima [...] al cattolicesimo il padre la mandasse a Livorno, presso i parenti materni; qui nel 1836 conobbe Meyer Moses Nathan, un ebreo di Francoforte che si era stabilito a Londra per lavoro (nel 1850 vi avrebbe ottenuto la naturalizzazione inglese). Agente di ...
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Jodorowsky, Alejandro
Bruno Roberti
Regista e attore cinematografico e teatrale, drammaturgo e sceneggiatore cileno, di origine russa, nato a Iquique il 7 febbraio 1929. Dotato di una fantasia scatenata, [...] dalle logiche narrative usuali e risolto in una visionarietà liberatoria, non di rado grottesca e disturbante.Il nonno era un ebreo russo sfuggito alle persecuzioni in Ucraina e stabilitosi in Cile. Il padre emigrò nel Nord del Paese, al confine con ...
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CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] , De Deo uno et trino);ma, forse per il costo eccessivo della stampa o forse per essere egli un laico di origine ebrea, essa non venne mai pubblicata.
Soltanto un'anticipazione delle Pandectae biblicae vide la luce a Roma nel 1730 con il titolo La ...
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Wat, Aleksander
Marcello Piacentini
Wat (propr. Chwat), Aleksander
Poeta e prosatore polacco, nato a Varsavia il 1° maggio 1900, morto suicida ad Antony (Parigi) il 29 luglio 1967. Fu il fondatore (1919-20), [...] della cultura. Nel 1927 pubblicò la raccolta di racconti Bezrobotny Lucyfer (trad. it. Lucifero disoccupato, 1994; L'ebreo errante, 1995) pervasa da un'atmosfera catastrofista in chiave grottesca e ironica. Muovendosi tra il fantastico storiosofico e ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] situazione non già corretta, ma semplicemente capovolta con sì perfetta simmetria di antitesi, può nascere il dubbio che negli ebrei si perdoni l'ebreo. E il perdono richiama l'idea di una colpa, di un trascorso".
Rinata l'"aurora della libertà", il ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...