Beniamino
L’ultimo dei figli del patriarca ebreo Giacobbe, capostipite della tribù omonima, prediletto del padre. La tribù, che faceva parte, con quelle di Manasse e di Efraim, del gruppo di Rachele, [...] si stanziò in Palestina intorno alla metà del 13° sec. a.C. occupando la parte centrale della regione con Gerusalemme. Nel periodo dei giudici la tribù di B. dovette far fronte all’intera Lega israelitica ...
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ABBANASIA (Abanafia, Bonasia), Giuseppe
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Medico e giudice ebreo, fu attivo a Siracusa e a Catania tra la fine del sec. XIV e i primi anni del secolo seguente. La prima notizia che si ha di lui è in [...] del Regno, perché li presentasse al re, il quale li approvò il 5 marzo.
Nella sua funzione di giudice supremo di tutti gli Ebrei di Sicilia, l'A. incontrò notevoli difficoltà e resistenze. Per questo il 4 ag. 1403 ottenne da Martino I di potersi ...
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BONDAVIN, Boniudas (o Bonjusas)
Attilio Milano
Medico ebreo vissuto tra la fine del Trecento e il principio del Quattrocento. Dal 1381 al 1389 esercitò la sua professione a Marsiglia; poi, nel 1390, [...] Alghero, roccaforte della signoria aragonese nell'isola e testa di ponte per gli scambi fra Sardegna e Spagna, gli Ebrei godevano di privilegi maggiori che in ogni altra parte dell'isola e di una situazione economica particolarmente florida. Quanto ...
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Filosofo e astrologo (prima metà del sec. 16º); ebreo convertito al cristianesimo, fu prof. di filosofia a Pavia, quindi medico dell'arciduca Ferdinando poi re di Germania. Scrisse di astrologia e cabalistica, [...] polemizzando con G. Eck sulla vita degli astri; di apologetica indirizzandosi prevalentemente agli ebrei; tradusse alcuni libri del Talmūd. Tra le sue opere: De porta lucis R. Josephi Cecatilia (1516), libera versione di un'opera cabalistica di Yōsef ...
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Poeta spagnolo (forse Montoro 1404 - forse Siviglia 1480). Ebreo convertito, fu il massimo rappresentante della poesia satirica alle corti di Giovanni II ed Enrico IV di Castiglia. Con intonazione gioiosa [...] e burlesca, talora non esente da volgarità, scrisse poesie d'occasione, chiedendo benefici e aiuti in denaro. Polemizzò con altri poeti di tendenze affini alle sue, e fu molto lodato da Juan de Mena, da ...
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Uomo politico austriaco (Vienna 1911 - ivi 1990). Dirigente socialista, ebreo, si rifugiò in Svezia durante il nazismo. Tornato dall'esilio (1945) fu segretario di stato agli Esteri (1953), quindi ministro [...] riformatore (assistenza pubblica, scuole, diritti civili).
Vita e attività
Arrestato dai nazisti nel 1938 perché militante socialista ed ebreo, riuscì a rifugiarsi in Svezia dove rimase fino al 1945. Nel 1953 divenne segretario di stato agli Esteri ...
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Banchiere e uomo politico (Heidelberg 1698 circa - Stoccarda 1738). Precettore di Carlo Alessandro del Württemberg, fu da questo nominato proprio consigliere finanziario quando divenne duca (1733). S.-O. [...] nello stato, si riservò alcune privative, fondò una banca, manifatture, ecc. Odiato dalla popolazione (protestante) sia perché ebreo, sia per i vantaggi che traeva dai favori del duca (cattolico), morto questo (1737) fu imprigionato, processato e ...
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Nome assunto, dalla città in cui fu battezzato, dall'ebreo convertito Yehuda Mordechai (n. in Provenza - m. forse Parigi 1650); professore di ebraico a Parigi dal 1610, collaborò alla pubblicazione della [...] Bibbia poliglotta parigina ...
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Filosofo delle religioni (Bruchhausen, Sassonia Inferiore, 1789 - Zurigo 1866). Ebreo, medico ad Altona (1813-45), visse poi per lo più a Roma. Sostenitore, spesso in contrasto col giudaismo ufficiale, [...] di una netta differenziazione tra religione e filosofia. Opera principale: Die Offenbarung nach dem Lehrbegriff der Synagoge (1835-66). Scrisse anche poesie ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...