Ryan, Robert (propr. Bushnell Ryan, Robert)
Manuela Maggi
Attore cinematografico statunitense, nato a Chicago l'11 novembre del 1909 e morto a New York l'11 luglio del 1973. Dotato di una bellezza austera [...] che gli valse una nomination all'Oscar come attore non protagonista, di un militare intollerante e violento che uccide un ebreo senza motivi apparenti. Il malessere psicologico dei reduci di guerra, la violenza insita nell'ambiente militare e l'odio ...
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Berri, Claude
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Claude Berel Langmann, regista, produttore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 1° luglio 1934 in una famiglia ebrea, da padre polacco e [...] lungometraggio, Le vieil homme et l'enfant (1967; Il vecchio e il bambino), in cui la vicenda di un bambino ebreo ospitato da un vecchio contadino antisemita che ignora la sua vera identità adombra le drammatiche esperienze di B. nel periodo bellico ...
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Dalio, Marcel (propr. Israel Moshe Blau-schild)
Serafino Murri
Attore cinematografico francese, di famiglia ebrea romena, nato a Parigi il 17 luglio 1900 e morto ivi il 20 novembre 1983. Di formazione [...] bandito della casbah) di Duvivier, e quindi, sempre accanto a Jean Gabin, con la straordinaria interpretazione del tenente ebreo Rosenthal nel capolavoro pacifista La grande illusion (1937; La grande illusione) di Renoir. Diventato volto celebre del ...
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Jessner, Leopold
Melania G. Mazzucco
Regista teatrale e cinematografico tedesco, nato a Königsberg (Prussia Orientale) il 3 marzo 1878 e morto a Hollywood il 13 dicembre 1945. Fu uno dei più innovativi [...] non approfondì, le potenzialità. Doppiamente vittima delle campagne denigratorie dei nazionalisti e dei nazisti come artista degenerato e come ebreo, prima dovette abbandonare l'incarico in teatro e poi, con l'avvento di A. Hitler, emigrare. Ma negli ...
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Duvivier, Julien
Aldo Tassone
Regista cinematografico francese, nato a Lille (Nord-Pas-de-Calais) l'8 ottobre 1896 e morto a Parigi il 29 ottobre 1967. Dotato di una tecnica notevolissima e di una vena [...] In appendice a queste prove, David Golder (1930; La beffa della vita), che racconta splendori e decadenza di un banchiere ebreo di origine russa interpretato da un superbo Harry Baur, si affermò come primo grande film sonoro francese e inaugurò per ...
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Kingsley, Ben
Giovanni Grazzini
Pseudonimo dell'attore inglese Krishna Bhanji, nato a Snainton (North Yorkshire) il 31 dicembre 1943 da padre di origine indiana e da madre inglese. Ha debuttato a Londra [...] 1992 è Sneakers (I signori della truffa), un thriller; al 1993 risalgono Dave, Schindler's list, in cui impersona un contabile ebreo, e Searching for Bobby Fischer. Più recenti sono Death and the maiden (1994; La morte e la fanciulla), di R. Polanski ...
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Pagliero, Marcello
Simona Pellino
Sceneggiatore, regista e attore cinematografico, nato a Londra il 15 gennaio 1907 da padre italiano e madre francese e morto a Parigi il 9 dicembre 1980. Influenzato [...] la guerra ultimò Nebbie sul mare (1945), che il regista Hans Hinrich non aveva potuto firmare, in quanto ebreo, a causa dell'occupazione tedesca, e successivamente fu scelto da Rossellini per interpretare il ruolo dell'ingegnere comunista Manfredi ...
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Testimonianze - Charlot, ovvero Charlie
Francesca Sanvitale
Charlot, ovvero Charlie
Nel febbraio del 1914 faceva il suo ingresso in scena, in due comiche della Keystone, Charlie, ovvero Charlot per [...] . La parte di sangue ebraico, in lui più che probabile ("no, io non sono ebreo... ma sono sicuro di avere un po' di sangue ebreo"), sembrava dettare alcuni fondamenti del personaggio che pare incrociarsi con elementi dell'umorismo yiddish: ecco ...
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Paisà
Giulia Fanara
(Italia 1946, bianco e nero, 124m); regia: Roberto Rossellini; produzione: Roberto Rossellini, Rod E. Geiger per OFI; soggetto: Sergio Amidei, Federico Fellini, Victor Hayes, Marcello [...] è caduto. In un convento dell'Appennino tosco-emiliano tre cappellani militari (un cattolico, un protestante e un ebreo) scoprono la pura fede dei fraticelli che digiunano perché la Provvidenza illumini gli ospiti facendoli retrocedere dalle loro ...
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Polonsky, Abraham (propr. Abraham Lincoln)
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 5 dicembre 1910 e morto a Los Angeles il 26 ottobre 1999. Ebbe una carriera drammatica e contrastata: [...] di produzione progressista dell'attore John Garfield. Vi debuttò con la sceneggiatura di Body and soul, storia di un pugile ebreo di origine proletaria che prima cede al racket ma poi si ribella. P., che effettuò anche un'attenta opera di controllo ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...