GARZANTI, Aldo
**
Nacque a Forlì il 4 giugno 1883 da Livio, maestro elementare, repubblicano e garibaldino, e da Maria Fussi. Frequentò le scuole medie e superiori a Forlì, dove ebbe insegnante G. Mazzatinti, [...] con disinvoltura negli archivi comunali e notarili: Il Comune di Forlì nella prima metà del sec. XVI (Forlì 1908), e Un banco ebreo di Forlì (in La Romagna, V [1908], pp. 266-279) dove, sulla base dei documenti relativi all'attività del banco sempre ...
Leggi Tutto
LIBERTINO
Gianluca Borghese
Non si conoscono le origini e l'anno di nascita di L., pretore della Sicilia sul finire del VI secolo, noto solo attraverso l'epistolario di papa Gregorio I Magno.
Nell'organizzazione [...] di Sicilia. Gregorio I gli scrisse una lettera perché accertasse la veridicità delle accuse giunte alle sue orecchie contro l'ebreo Nasa.
Sembra che Nasa, dopo aver elevato un altare dedicato a "Sant'Elia" (presumibilmente il profeta del Vecchio ...
Leggi Tutto
BASSANI, Giorgio
Simona Costa
Primogenito di Angelo Enrico, proprietario terriero e medico, senza esercitare la professione, e Dora Minerbi, nacque il 4 marzo 1916 a Bologna.
Tra Ferrara e Bologna: [...] Oreste Benetti, che diverrà suo marito, a Geo Josz che, ricomparso a Ferrara nell’agosto 1945, unico superstite dei 183 ebrei deportati nell’agosto 1943, vede il proprio nome sulla lapide che un operaio sta murando in via Mazzini. E ancora Clelia ...
Leggi Tutto
AMATO Lusitano
Bruno Nardi
Medico portoghese della famiglia israelitica Chabib (cognome latinizzato Amatus), nato nel 1511 di a Castel-Branco in provincia Beira; è detto anche Ioannes Rodericus, in [...] 'A. s'era proposto di pubblicarlo, dopo averlo letto più volte; ma dopo la morte del giovane non ci pensò più (cfr. Leone Ebreo, Dialoghi d'amore, a cura di S. Caramella, Bari 1929, p. 430).
Al periodo di Salonicco, e precisamente al 1561, appartiene ...
Leggi Tutto
BONCOMPAGNI LUDOVISI, Baldassarre
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi, principe di Piombino, e di Maria Maddalena Odescalchi. Tra gli studiosi che ebbero [...] di opere arabe da altri poi volte in latino, mentre lo Chasles (Comp.rend., XIII, p. 514) ritenne trattarsi d'un ebreo convertito che aveva scritto in latino nella prima metà del XII secolo.
I trattati editi del B. uscirono nel momento di massimo ...
Leggi Tutto
COMI, Girolamo
Madga Vigilante
Nacque a Casamassella (Lecce) il 23 nov. 1890, da Giuseppe e da Costanza de Viti de Marco. La famiglia paterna vantava il titolo baronale di Lucugnano (Lecce), dove possedeva [...] una panica partecipazione dell'individuo alla vita dell'universo.
Nel 1912 il C. pubblicò a sue spese, presso un libraio ebreo di Losanna, Frankfurter, la prima raccolta di poesie, Il Lampadario, che ottenne una favorevole recensione sul Mercure de ...
Leggi Tutto
DELLA BARBA, Pompeo
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Pescia (attualm. in prov. di Pistoia) il 16 settembre 1521, da Bartolomeo di Simone, medico, proveniente dalla Lunigiana, e da Lucrezia di Simone [...] titolo, accompagna poi tutta l'opera. Sulla scorta del ficiniano commento al Convito di Platone in primo luogo, e di Leone Ebreo, sempre con l'avallo del Petrarca, il D. discute (introd. e cap. primo) alcune delle più famose questioni di filosofia d ...
Leggi Tutto
PETRUCCI della MIRANDOLA, Fabrizio
Laura Carotti
PETRUCCI della MIRANDOLA (Pedruzzi Mirandola), Fabrizio (in religione Antonio). – Nacque a Bologna, nella parrocchia di S. Tommaso del Mercato, il 13 [...] si era recato in qualità di lettore a S. Pietro in Vincoli – a seguito dell’incontro con Fabiano Fioghi, ebreo convertito, insegnante di lingua ebraica presso il collegio dei Neofiti. Grazie a queste conoscenze, Petrucci fu nominato più volte lettore ...
Leggi Tutto
ADELKIND, Cornelio (Yiśrā'ēl ben Bārūk)
Anita Mondolfo
Di famiglia ebrea, rifugiatasi dalla nativa Germania a Padova, dove il padre Bārūk fu levita; indi passata a Venezia. Dal 1519 almeno, volse la [...] portano il solo suo nome. Dal 1553 al 1555 si trova a Sabbioneta (Mantova) a dirigere la stamperia fondata nel 1551 dal ricco ebreo Tobia Foà, stampando per lui, tra l'altro, il Pentateuco e Megillot e Haftārot e Moreh nebūkīm(Guida dei perplessi) di ...
Leggi Tutto
PADOVANI, Giulio
Marco Severini
PADOVANI, Giulio. – Nacque a Senigallia, il 19 marzo 1850, da Giuseppe e da Regina Vivanti.
Primo di tre figli (ebbe un fratello, Alfredo, e una sorella, Marcellina), [...] di una famiglia di potenti banchieri che svolsero un ruolo preminente nella comunità rivierasca. A Senigallia, inoltre, il musicologo ebreo Bettino Padovano (1887-1970) donò alla città un edificio in via Cupetta affinché l’amministrazione comunale vi ...
Leggi Tutto
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...