LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] data da destinarsi il successivo progetto in cui il L. credeva molto, trasporre in un film il romanzo semiautobiografico del gangster ebreo H. Grey The hoods (edito in Italia con il titolo Mano armata). Gli fu chiesto, di allestire, intanto, un altro ...
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Nacque a Forlì il 16 sett. 1841 da Carlo e da Francesca Ghinassi. Affidato dopo la morte del padre a uno zio di sentimenti ultraliberali, Gaetano Ghinassi, il F. visse un'adolescenza tranquilla fino al [...] attaccare in un momento in cui era abbastanza scoperto: le volgarità si sprecarono, qualcuno si spinse sino a definirlo "l'ebreo 33 della Massoneria" (ibid.).
Il F. in definitiva reggeva ancora bene a Forlì quantunque il Cavallotti in persona nel ...
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MANFREDI, Muzio
Franco Pignatti
Discendente da un ramo ravennate della famiglia degli antichi signori di Faenza, il M. nacque a Cesena (M. Manfredi, Lettere brevissime, Venetia 1606, nn. 187, 292), [...] da lettere a personaggi della corte (tre di esse, destinate allo scenografo Leone de' Sommi, al maestro di danza Isachino Ebreo, al musicista Jakob van Wert, contenevano istruzioni per la messa in scena: Lettere brevissime, nn. 322-324). Ma il plico ...
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FEDERICI (Fedrici, De Federici, dei Fedrici), Cesare
Ugo Tucci
Figlio di Girolamo, nacque ad Erbanno in Val Camonica (ora Comune di Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia) nel 1521, come si deduce [...] ancora aperta nel giugno 1600, dopo la morte del Lullier. A Costantinopoli un'altra forte somma gli era dovuta da un mercante ebreo per una collana d'oro ornata di gioielli, e a Napoli, nel 1594, aveva un credito col gioielliere Matteo Storaco per ...
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DELLA PORTA, Giovanni Battista
Carrol Brentano
Figlio di Alessio, del quale non si conosce la professione, e di una Battistina, nacque a Porlezza (Como) nel 1542. Nipote del noto scultore Tommaso Della [...] nello stile il suo successivo e più vasto lavoro: il rilievo, alto più di 3 m, con Aronne che conduce il popolo ebreo'a dissetarsi,per la fontana del Mosè a Roma.
Qui le figure pesanti e piatte, lo spazio sovraffollato, che sembra scoppiare, formano ...
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COSTANTINO Africano
Vera von Falkenhausen
Gli unici dati relativi alla vita di questo monaco cassinese, traduttore di molti testi di medicina arabi in latino, risalgono alla seconda metà del sec. XI, [...] largamente da Galeno. Edizioni: Opera omnia Ysaac, I, ff. CLVI-CCII; E. Fontana, Il libro delle urine di Isacco l'Ebreo tradotto dall'arabo in latino da Costantino Africano. Testo latino e traduzione italiana, Pisa 1966. Un trattato più breve sullo ...
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FANTINO
Jean-Marie Sansterre
Quando, nel maggio del 591, viene citato per la prima volta nelle fonti a noi note, F. appare già rivestire il rango di defensor della Chiesa romana e serviva nell'amministrazione [...] dal pontefice - le loro sinagoghe "cum hospitiis suis". Il papa ordinò inoltre a F. di obbligare il presule a restituire agli ebrei anche gli arredi e i libri sacri, che in quella occasione aveva loro confiscato. Con un nuovo dispaccio (ibid., IX, 39 ...
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DEL TUPPO, Francesco
Paola Farenga
Nacque nel 1443, o al più tardi l'anno seguente, da Giacomo e da Ilaria "de Scarfellitis", residenti a Napoli nel "seggio" di Porto "in loco ubi dicitur e la piazacta".
Il [...] la prima edizione napoletana del poema. In questa occasione il D. incontrò una forte opposizione da parte di un ignoto ebreo, che probabilmente era un mercante e disponeva di un certo numero di copie dell'opera da smerciare, il quale con tutti ...
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BERTOLDO di Hohenburg
Ingeborg Walter
Apparteneva a una nobile famiglia di origine sveva, imparentata con i duchi di Svevia e di Baviera, e dal 1077 infeudata della marca settentrionale (Nordgau) bavarese. [...] sapeva un po' di latino e di greco, ed era in rapporti di amicizia col filosofo aristotelico Mosé ben Salomon, ebreo salernitano. Di questo stile culturale, di schietto sapore federiciano si accorse bene il principe Teodoro Lascaris che lo conobbe a ...
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PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano
Francesco Lora
PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano (detto il Pistocchino o il Pistocco). – Figlio di Giovanni, violinista cesenate, nacque a Palermo nel 1659.
L’assunzione [...] Bologna. A questo periodo risalgono alcuni oratorii: Davide (Firenze 1712, poi Bologna 1721), La spiegazione de’ sogni di Gioseppe ebreo (Rimini 1716), La fuga di s. Teresa (Forlì 1717; attribuzione incerta), Il sagrifizio di Gefte (Bologna 1720) e I ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...