FILIPPI, Filippo
Nicola Balata
Nacque a Vicenza il 13 genn. 1830 da Giovan Battista, commerciante, e da Isabella Castellani. Si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Padova, spinto [...] da G. Pezzi. Il suo primo articolo "un po' serio e pensato", com'ebbe poi a definirlo, fu la recensione dell'opera L'Ebreo di G. Apolloni, del 1855: il giudizio del F. si ispirava a principi estetici di derivazione tedesca, nel riconoscimento dell ...
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Prinstein, Meyer
Giorgio Reineri
USA • Szczuczyn (Polonia), dicembre 1878-10 marzo 1925 • Specialità: Salto in lungo
Di origini irlandesi, diplomato alla Syracuse university, fu due volte primatista [...] , il risultato di qualificazione poteva valere, se non migliorato, anche per la finale) perché essa aveva luogo di domenica. Pur essendo ebreo, Prinstein non gareggiò e il suo compagno, Alvin Kraenzlein, lo superò con un salto di 7,185 m. Nel 1904 ...
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Oswald, Richard
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Richard W. Ornstein, produttore e regista cinematografico austriaco, nato a Vienna il 5 novembre 1880 e morto a Düsseldorf l'11 novembre 1963. Tra [...] pièce di C. Zuckmayer, una sapida satira popolare contro il militarismo e la burocrazia.
Figlio di un ricco commerciante ebreo, iniziò giovane la carriera teatrale prima come attore in provincia, poi a Vienna, dove lavorò anche come drammaturgo e ...
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VEISZ, Arpad
Luca Valdiserri
Ungheria. Solt, 16 aprile 1896-deceduto durante la Seconda guerra mondiale • Ruolo: ala sinistra • Esordio in Divisione nazionale: 11 ottobre 1925, Inter-Andrea Doria, [...] ) e quelli con il Bologna nel 1936 e nel 1937, sfiorandone altri due con i neroazzurri nel 1933 e nel 1934. Ebreo, fu vittima delle persecuzioni razziali: abbandonato da tutti, anche da chi, grazie a lui, aveva ottenuto tanti risultati sportivi, è ...
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Scrittore austriaco (Brody, Galizia, 1894 - Parigi 1939). L'amore per la sua terra e il rimpianto per un'atmosfera storica e sociale ormai tramontata dominano la sua opera soprattutto di romanziere, fedele [...] sbandati e degli sconfitti nell'Austria del dopoguerra, laddove in Hiob (1930; trad. it. 1932), il destino di un maestro ebreo assurge a emblema di un intero popolo. Accenti di elegia arricchiscono la gamma espressiva del romanzo che consacrò R. come ...
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PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia
Franco Bacchelli
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia. – Nacque il 24 febbraio 1463 nel castello della Mirandola da Giovan Francesco I [...] rivela delle dispute frequenti, avvenute nella casa di Pico, che Elia e un certo Abraham avrebbero sostenuto contro l’ebreo converso Guglielmo Raimondo Moncada (meglio conosciuto poi con il nome di Flavio Mitridate) a proposito della veridicità delle ...
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Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] frequente chiude i suoi film. Figlia di madre cattolica e padre ebreo, la cui famiglia era stata sterminata dai nazisti nel ghetto di Globe, che racconta la vicenda reale di un ragazzino ebreo che per salvarsi nella Germania nazista si finge ariano, ...
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BOZZOLA, Giovan Battista
Alfredo Cioni
Nacque in Brescia, da una famiglia di librai, negli ultimi anni del sec. XV. Sposò nel 1521Laura Tebaldini, dalla quale ebbe una sola figlia, Giulia. Continuò [...] da Brescia, mentre altre da Riva di Trento; queste ultime non recano il nome del tipografo, essendo costui il medico ebreo Jacob ben Marcario cui il principe vescovo di Trento, il cardinale Madruzzo, aveva concesso, nel 1561, privilegio di aprire una ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1929 - ivi 2016). È noto per il resoconto semiautobiografico dell'Olocausto che costituisce l'argomento della trilogia Sorstalanság (trad. it. Essere senza destino, 1999), [...] di lavoro, è stato pubblicato nel 1975 non senza resistenze da parte del mondo politico-editoriale. Protagonista è un ragazzo ebreo deportato nel 1944 ad Auschwitz e poi in altri lager. Lo stile, spesso ironico e autoironico, l’ostentata oggettività ...
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CERUTTI (Ceruti), Giacinto
Giuseppe Pignatelli
Nacque a None (Torino) nel 1735 in una famiglia piccolo borghese (il padre era uno stimato chirurgo). Spinto dal desiderio di evadere da un ambiente provinciale, [...] lettere sopra l'abuso dei duelli (pp. 3-20) e la traduzione del Cantico de' cantici di Salomone recato dal testo ebreo in versi toscani (pp. 233-250). Nel primo è notevole l'esaltazione che egli fa, con accenti illuministici, della funzione civile ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...