Scrittore spagnolo (Montilla 1625 circa - Amsterdam 1701), figlio di un ebreo portoghese convertito e poi tornato in tarda età al giudaismo, autore di un volume di liriche e drammi, Flor de Apolo (1664), [...] e di un'altra raccolta di liriche, Coro de las Musas (1672), in cui imitò ed esasperò la tecnica del culteranismo. In età avanzata si convertì anch'egli al giudaismo (col nome di Leví Daniel de Barrios) ...
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Scrittore polacco (Drohobycz 1892 - ivi 1942). Figlio di un negoziante ebreo, insegnò disegno nel ginnasio della sua città natale; fu ucciso dalla Gestapo durante un rastrellamento nel ghetto. Narratore [...] dall'angosciosa e inquietante immaginazione, tracciò, sulla base di una ispirazione autobiografica ricca di fermenti lirici e trasportata su un piano mitico-fantastico, i lineamenti di un mondo caratterizzato ...
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BENJAMIN romano da Siracusa
Attilio Milano
Il nome di questo ebreo compare in un documento particolarmente significativo per la posizione della persona a cui è indirizzato e per la natura del privilegio [...] la fondazione di questa università, che avrebbe dovuto essere mantenuta a spese delle giudecche siciliane. In essa gli ebrei potevano aprire facoltà e svolgere corsi in qualsiasi materia; a titolo di primo esperimento è fatta menzione delle facoltà ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] ha posto mano per istruire i medici d'Israele, e insegnar loro ad approntare i rimedi secondo la dottrina dei medici ebrei [ha-Yiśrā'ēl, ha-Yishmā‛ēl 'arabi' è correzione gratuita] e bizantini, e l'esperienza della pratica sua personale, raccolta con ...
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Pseudonimo dello scrittore olandese Salomon Herman Hamburger (Woerden 1898 - Schipol 1946), ebreo convertito al cattolicesimo; autore di romanzi e racconti dallo stile incisivo, non privi d'umorismo. ...
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Scrittrice tedesca naturalizzata italiana (n. Monaco di Baviera 1964). Di famiglia ebreo-polacca, ha partecipato a molti incontri sul tema della Shoah. Ha lavorato nell'editoria come consulente per la [...] narrativa straniera e collabora con Nazione Indiana e Nuovi Argomenti. Ha esordito con la raccolta di poesie in lingua tedesca Ins Freie (1989), proseguendo la sua produzione narrativa in lingua italiana: ...
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Scrittore tedesco (n. forse Norimberga 1469 - m. Colonia 1522 o 1523). Ebreo di nascita, si fece battezzare (1505) a Colonia, dove visse a lungo. Compose una serie di scritti accanitamente antisemitici [...] , 1507; Die Judenbeichte, 1508; Das Osternbuch, 1508; Der Judenfeind, 1509) in cui domandava la conversione forzata di tutti gli ebrei e la distruzione dei loro libri sacri. Avversato da Reuchlin, il quale parlava in spirito di tolleranza, si oppose ...
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Poetessa tedesca (Berlino 1891 - Stoccolma 1970). Figlia di un facoltoso commerciante ebreo, esordì con poesie e racconti, in seguito ripudiati, di tendenza neoromantica. Nel 1940, con l'aiuto della scrittrice [...] S. Lagerlöf (cui aveva dedicato le sue Legenden und Erzählungen, 1921), si rifugiò con la madre in Svezia, dove poi prese la cittadinanza. Il trauma delle persecuzioni e della fuga provocò una rottura ...
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Uomo politico (Venezia 1804 - Parigi 1857). Fu promotore di un'opposizione non clandestina all'amministrazione austriaca e divenne presidente del governo provvisorio (1848) di Venezia dopo l'insurrezione [...] unitario-monarchico di Cavour e fu tra i fondatori della Società nazionale.
Vita e attività
Figlio di un avvocato ebreo, che, convertendosi, aveva lasciato il cognome Medina per quello del suo padrino Ludovico Manin (v.), laureatosi in legge a ...
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Scrittore tedesco (Fürth 1873 - Alt-Aussee, Stiria, 1934). Figlio d'un commerciante ebreo, iniziò come collaboratore del Simplicissimus, per passare poi al romanzo, sempre preoccupato del problema, che [...] era anche suo personale, dell'ebreo nella società a lui estranea, e progressivamente influenzato dalla psicanalisi. Dal romanzo storico (Die Juden von Zirndorf, 1897; Caspar Hauser, 1908; Das Gänsemännchen, 1915) passò al romanzo sociale d'attualità ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...