Scrittore tedesco (Lipsia 1925 - Wittlich 2018). Ebreo, deportato e sfuggito all'olocausto, ha scritto romanzi sul tema della persecuzione, con toni macabro-grotteschi di grande efficacia. The nazi and [...] ritorno da New York nella Berlino del dopoguerra e Fuck America - Bronski Gestandnis (2010; trad. it. 2010), in cui un ebreo tedesco emigrato negli Stati Uniti scrive la sua autobiografia incentrata sulle false promesse che il Paese in cui è emigrato ...
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Pittore russo (Vinnica 1889 - Leningrado 1970), ebreo, nelle incisioni cercò di creare uno stile decorativo ebraico, nei ritratti (celebre quello di A. Achmatova) risentì del cubismo. ...
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Ecclesiastico (Burgos 1351 - ivi 1435 circa). Ebreo di nome Salomon ben Levi, assunse quello di P. di S. Maria nel 1390, allorché si convertì al cristianesimo. Vescovo di Cartagena (1405), poi di Burgos [...] (1415), fu gran cancelliere di Castiglia (1416). È noto per alcune Additiones, critiche, alle Postillae litterales alla S. Scrittura di Niccolò di Lira (v.) e per il diffusissimo scritto polemico Scrutinium ...
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Prelato (n. Valenza - m. Barcellona 1433), ebreo convertito, elemosiniere papale ad Avignone e canonico di Valenza nel 1407; ebbe gran parte nelle dispute di Tortosa (1413-14) tra rabbini difensori del [...] Talmūd e i teologi di Benedetto XIII (Pedro de Luna). Nominato da questo vescovo di Barcellona (1416), B., sebbene passasse all'obbedienza di Martino V, continuò a difendere l'antipapa, onde Martino V ...
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Scrittore austriaco (Brno 1884 - Parigi 1940). Ebreo, emigrato a Parigi, si uccise all'arrivo delle truppe tedesche. Dapprima vicino all'espressionismo, nei suoi romanzi, in cui si riflettono problemi [...] legati alla sua professione di medico, si richiamò alla tradizione psicologico-realistica (Die Galeere, 1918; Tiere in Ketten, 1919; Mensch gegen Mensch, 1919; Männer in der Nacht, 1925). Gli elementi ...
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Romanziere tedesco (Glogau 1887 - Berlino 1968). Ebreo di idee pacifiste, fu aspramente combattuto nel suo paese; sionista, si recò nel 1937 in Palestina, donde tornò nel 1948 per stabilirsi a Berlino [...] Est; nel 1952 fu nominato presidente dell'Accademia delle arti della Repubblica Democratica Tedesca. Dopo volumi di racconti (Novellen um Claudia, 1912, ecc.), drammi e saggi letterarî, si rese noto in ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1927 - Londra 2007). Ebreo, emigrato nei Paesi Bassi nel 1938, dopo la guerra fu per alcuni anni in Israele. Si stabilì poi a Londra. La sua tematica è determinata dal ricordo [...] del nazismo e delle persecuzioni; ma L. non mira a fare dei perseguitati degli eroi, quanto a presentare l'uomo come malvagio se le circostanze ve lo inducano, in un processo di degradazione dilagante. ...
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Poeta tedesco (Halle 1883 - Parigi 1945). Ebreo, costretto a emigrare nel 1933, fu arrestato sulla Loira all'arrivo delle truppe tedesche nel 1940 e poco dopo rilasciato. Dopo aver trascorso qualche anno [...] nel sud della Francia, si tolse la vita a Parigi. Tipico esponente d'una generazione di sradicati, si colloca in seno all'espressionismo come testimone del disagio del poeta e dell'artista in genere in ...
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Poeta spagnolo (Toledo 1405 - ivi 1470), forse ebreo convertito, fu un fanatico persecutore dei suoi ex-correligionarî. Gli furono attribuite varie opere (persino La Celestina), ma la sua fama è legata [...] al Diálogo entre el Amor y un caballero viejo (pubbl. nel 1511), incluso nel Cancionero General di Hernando del Castillo ...
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Esegeta dell'Antico Testamento, talmudista e medico ebreo (Cesena 1475 - Bologna 1550). I suoi commenti alla Bibbia eccellono per buon metodo filologico, e ciò gli procurò grande stima tra gli studiosi [...] cattolici. J. Reuchlin prese da lui lezioni di ebraico. È autore, tra l'altro, di un'opera intitolata Luce delle nazioni (1537), nella quale polemizzò contro Aristotele e Maimonide ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...