MONTAGNANA, Bartolomeo
Franco Bacchelli
MONTAGNANA, Bartolomeo. – Nacque a Padova probabilmente verso il 1380 da Giacomo, un chirurgo appartenente a una famiglia originaria di Granarolo Mantovano trasferitasi [...] Casalino. Nel 1406 era sindaco della fraglia dei medici di Padova e come tale il 5 agosto citò in giudizio Mosè Ebreo, Bencivenga da Faenza e Giovanni da Monselice per aver esercitato la medicina senza licenza del Collegio dei medici.
Nel maggio 1408 ...
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DORIA PAMPHILI LANDI, Filippo Andrea
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 1° marzo 1886, figlio del principe Alfonso e di Emily Pelham Clinton dei duchi di Newcastle. Di salute delicata per una malattia [...] morti per infortunio sul lavoro, di cui era presidente, quando, rifiutandosi di sottoscrivere il licenziamento di un impiegato ebreo, si dimise e chiese l'allontanamento della sede.
L'arco degli interessi agrari era vasto: dal migliore sfruttamento ...
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PONZIO, Francesco,
Luca Addante
in religione Dionisio. – Nacque nel 1567 (o 1568) a Nicastro, in una famiglia dell’élite locale, da Iacopo Ponzio e da Lisabetta Monizza.
Battezzato con il nome di Francesco, [...] (Abramo) con il quale pure Ponzio fu visto «parlare più volte», «et di più: fra’ Dionisio Pontio havea stretta amicitia col sodetto ebreo» (ibid., pp. 281-282).
Nel 1589 Dionisio andò a studiare a Napoli e lo zio Pietro Ponzio – leader dei domenicani ...
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SALOMONIO (Salamonio, Salomone), Ottaviano
Carla Casetti Brach
SALOMONIO (Salamonio, Salomone), Ottaviano. – Nacque presumibilmente nella prima metà del XV secolo (dal momento che già nel 1478 operava [...] del Commento al Pentateuco di Salomon ben Isaac, primo libro stampato interamente in caratteri ebraici, a opera del tipografo ebreo Abraham ben Isaac ben Garton.
Salomonio fu uno dei pochi tipografi non forestieri attivi nel Regno di Napoli, dove ...
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LEVI, Sara
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Pesaro il 7 dic. 1819 da Angelo, commerciante, e da Ricca Rosselli che lo aveva sposato in seconde nozze. Rimasta orfana di madre quando aveva 11 anni, alla prima [...] al cattolicesimo il padre la mandasse a Livorno, presso i parenti materni; qui nel 1836 conobbe Meyer Moses Nathan, un ebreo di Francoforte che si era stabilito a Londra per lavoro (nel 1850 vi avrebbe ottenuto la naturalizzazione inglese). Agente di ...
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CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] , De Deo uno et trino);ma, forse per il costo eccessivo della stampa o forse per essere egli un laico di origine ebrea, essa non venne mai pubblicata.
Soltanto un'anticipazione delle Pandectae biblicae vide la luce a Roma nel 1730 con il titolo La ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] situazione non già corretta, ma semplicemente capovolta con sì perfetta simmetria di antitesi, può nascere il dubbio che negli ebrei si perdoni l'ebreo. E il perdono richiama l'idea di una colpa, di un trascorso".
Rinata l'"aurora della libertà", il ...
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MORTARA, Edgardo
David I. Kertzer
(in religione Pio Maria). – Nacque a Bologna il 27 agosto 1851 da Salomone e da Marianna Padovani.
Il padre (conosciuto anche come Momolo), nato nel 1816, proveniva [...] da Mortara (Il bambino Mortara e Pio IX: Narrazione autografa del «caso Mortara» scritta dal protagonista, in Io, Il bambino ebreo rapito da Pio IX, Milano 2005, pp. 71-156) . Una lettera dell’arcivescovo di New York, Michael Corrigan, relativa al ...
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GARZANTI, Aldo
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Nacque a Forlì il 4 giugno 1883 da Livio, maestro elementare, repubblicano e garibaldino, e da Maria Fussi. Frequentò le scuole medie e superiori a Forlì, dove ebbe insegnante G. Mazzatinti, [...] con disinvoltura negli archivi comunali e notarili: Il Comune di Forlì nella prima metà del sec. XVI (Forlì 1908), e Un banco ebreo di Forlì (in La Romagna, V [1908], pp. 266-279) dove, sulla base dei documenti relativi all'attività del banco sempre ...
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LIBERTINO
Gianluca Borghese
Non si conoscono le origini e l'anno di nascita di L., pretore della Sicilia sul finire del VI secolo, noto solo attraverso l'epistolario di papa Gregorio I Magno.
Nell'organizzazione [...] di Sicilia. Gregorio I gli scrisse una lettera perché accertasse la veridicità delle accuse giunte alle sue orecchie contro l'ebreo Nasa.
Sembra che Nasa, dopo aver elevato un altare dedicato a "Sant'Elia" (presumibilmente il profeta del Vecchio ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...