MONCADA, Guglielmo Raimondo
Simona Foà
MONCADA, Guglielmo Raimondo (Šemu’el ben Nissim Abū l-Farağ, Flavio Mitridate). – Nacque intorno al 1450 a Caltabellotta, in Sicilia, dal rabbino Šabbetai, e da [...] d'Aragona concesse al M., «dilecto et fideli nostro», di usufruire di cento fiorini d'oro provenienti da un legato dell'ebreo agrigentino Salomone de Anello per l'istituzione di una scuola ebraica. Nel 1477 il M. fece quindi ritorno in Sicilia, dove ...
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PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia
Franco Bacchelli
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia. – Nacque il 24 febbraio 1463 nel castello della Mirandola da Giovan Francesco I [...] rivela delle dispute frequenti, avvenute nella casa di Pico, che Elia e un certo Abraham avrebbero sostenuto contro l’ebreo converso Guglielmo Raimondo Moncada (meglio conosciuto poi con il nome di Flavio Mitridate) a proposito della veridicità delle ...
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BOZZOLA, Giovan Battista
Alfredo Cioni
Nacque in Brescia, da una famiglia di librai, negli ultimi anni del sec. XV. Sposò nel 1521Laura Tebaldini, dalla quale ebbe una sola figlia, Giulia. Continuò [...] da Brescia, mentre altre da Riva di Trento; queste ultime non recano il nome del tipografo, essendo costui il medico ebreo Jacob ben Marcario cui il principe vescovo di Trento, il cardinale Madruzzo, aveva concesso, nel 1561, privilegio di aprire una ...
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CERUTTI (Ceruti), Giacinto
Giuseppe Pignatelli
Nacque a None (Torino) nel 1735 in una famiglia piccolo borghese (il padre era uno stimato chirurgo). Spinto dal desiderio di evadere da un ambiente provinciale, [...] lettere sopra l'abuso dei duelli (pp. 3-20) e la traduzione del Cantico de' cantici di Salomone recato dal testo ebreo in versi toscani (pp. 233-250). Nel primo è notevole l'esaltazione che egli fa, con accenti illuministici, della funzione civile ...
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PISA, da
Alessandra Veronese
PISA, da. – I da Pisa traggono origine da due banchieri perugini, Matassia di Sabato e suo figlio Vitale, attivi con certezza almeno dal 1393 nella città toscana (dove a [...] 1894-1906, Milano 1974; Id., Banca e industria in Italia dalla crisi del 1907 all’agosto 1914, Milano 1982; P.M. Lonardo, Gli ebrei a Pisa sino alla fine del secolo XV, Bologna 1982, già in Studi storici, VII (1898), VIII (1899); M. Luzzati, La casa ...
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GADDI, Niccolò
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 12 ott. 1537 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 81, c. 234) da Sinibaldo di Taddeo e da Lucrezia di Matteo Strozzi.
La famiglia Gaddi aveva occupato [...] latino ed ebraico sotto la guida di Francesco Vagnucci, autore, tra l'altro, di una traduzione delle opere di Giuseppe Ebreo con dedica al suo allievo. Ripercorrendo le orme dello zio cardinal Niccolò, prese gli ordini minori all'età di circa ...
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LIUZZI, Giorgio
Piero Crociani
Nacque a Vercelli il 30 ag. 1895 da Guido e da Elvira Pugliese.
Il padre Guido (Reggio Emilia, 4 dic. 1866 - Torino, 16 maggio 1942) apparteneva a una famiglia israelita [...] campi di prigionia. Non fece però in tempo a partire con loro perché fu arrestato dai Tedeschi. Non riconosciuto come ebreo, riuscì a evadere e a nascondersi a Roma. Alla liberazione della città (4 giugno 1944) poté riprendere servizio nell'Esercito ...
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PEPERARA, Laura
Elio Durante
Anna Martellotti
PEPERARA (Peverara), Laura. – Nacque a Mantova nell’estate del 1563 da Vincenzo Peveraro (1531-1622), letterato al servizio della famiglia Gonzaga, e da [...] come maestri Giaches de Wert per la musica e il canto, Abramo dell’Arpa (1503-1587) e il nipote Abramino per l’arpa, Isacchino Ebreo (Masserano) per la danza.
Il sonetto di Muzio Manfredi L’aura che mossa a voi d’intorno gira, in Cento donne (Parma ...
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DALLE CATENE, Gian Gheramo
Massimo Ferretti
Figlio di Antonio da Parma, ma residente a Modena "ab infantia", è documentato come pittore fra il 1520 e il 1533. Il 25 marzo 1520 "Zangirardo Cathena pictore [...] da Roma a Borsio Bertelotti a Firenze, chiedendo appoggi per la controversia legale che si era recato a sostenere contro alcuni ebrei di Modena (Arch. di St. di Firenze, Mediceo av. il Princ., 118, lett. 86, in Fontina-Lunghetti, 1977). Dalla lettera ...
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MALATESTA, Eusebio
Raffaele Tamalio
Nacque forse a Mantova intorno agli anni Venti del XV secolo, da Carlo, del quale si conosce la data di morte (14 nov. 1438).
Il padre apparteneva al ramo dei Malatesta [...] la chiara paternità malatestiana e la parentela con i Gonzaga, ancora oggi il M. è definito dalla storiografia mantovana un ebreo convertito dalle oscure origini. Secondo questa versione, egli fu posto sotto la protezione di Paola Malatesta che, dopo ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...