Una delle più diffuse leggende del Medioevo, che ha avuto numerose elaborazioni in tutte le letterature europee: narra di un ebreo che schernì Gesù sulla via del Calvario e per castigo fu condannato a [...] errare senza tregua sino alla fine del mondo, con pochi soldi per vivere.
I poeti moderni si impadronirono di questa figura leggendaria, a cominciare da W. Goethe, che in un frammento poetico (1774) vagheggiò ...
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Regista cinematografico (Cairo 1904 - Roma 1978). Inizialmente assistente di A. Blasetti (Sole, 1929; Terra madre, 1930), si affermò poi come autore di commedie brillanti, di impianto prevalentemente commerciale [...] 1941; Noi vivi e Addio Kira!, 1942, entrambi film di propaganda bellica). Più interessanti le opere successive alla guerra: L'ebreoerrante (1947), amara riflessione sul nazismo; Camicie rosse (in collab. con Franco Rosi; 1951-52), sul Risorgimento. ...
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Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e [...] francese. La personalità dominante fu A. Vermeylen, critico e saggista, autore del romanzo simbolico De Wandelende Jood («L’ebreoerrante», 1906), che voleva integrare la cultura delle Fiandre in quella europea. Di Van Nu en Straks fecero parte anche ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] non limpida accentuazione critica (Satyros, 1773); un'epica religiosa che sferza il filisteismo delle chiese (Der ewige Jude, "L'ebreoerrante", 1774). Prova d'uno stato d'animo di disagio, a lungo insanabile, per il colpevole abbandono di Friederike ...
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Nato a Pisa il 20 febbraio 1835, morto a Firenze il 9 novembre 1914. Ha uno dei primi posti tra i rinnovatori degli studî storici nella seconda metà del sec. XIX. In Pisa iniziò gli studî di lettere sotto [...] . Nel mondo dei "cognati e dei dispersi miti" tornò per ricercare le fonti del Novellino (1873), la leggenda dell'Ebreoerrante (1880-3), la leggenda di Maometto in Occidente (1889) le tracce della tradizione carolingia in Italia (1880-1889), alcuni ...
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Incisore, pittore e scultore, nato a Strasburgo il 6 gennaio 1832, morto a Parigi il 23 gennaio 1883. A sei anni già disegnava e a 15 cominciò a pubblicare disegni nella Caricature. La guerra di Crimea [...] un viaggio in Spagna e disegnò 65 vignette per il Viaggio nei Pirenei di H. Taine. Nel 1856 si pubblicò l'edizione dell'EbreoErrante del Sue, con le illustrazioni del D., opera più potente delle precedenti e di fattura più larga.
Il D. è all'apice ...
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HAMERLING, Robert
Carlo Grünanger
Poeta, nato a Kirchberg (Austria Inferiore) il 24 marzo 1830, morto a Graz il 13 luglio 1889. Figlio d'un tessitore, dopo essersi laureato in filologia classica, fu [...] e l'etico, stanno, irriconciliabili, di fronte, impersonati nelle due figure centrali di Nerone e di Assuero, l'EbreoErrante. Nell'ultimo ventennio della sua vita, trascorso a Graz, alle sue sofferenze fisiche, inacerbite dal dolore di veder negato ...
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Scrittore e uomo politico spagnolo, nato presso Oviedo il 5 novembre 1807, morto a Madrid il 22 gennaio 1878. Studiò a Valladolid e a Madrid, e fu allievo di Alberto Lista e amico di Espronceda. Capitano [...] carattere storico: El conde de Candespina (1832), La conjuración de Méjico, El patriarca del valle (1846), imitazione dell'Ebreoerrante del Sue; drammi: El amante universal, Las apariencias, La Corte del Buen Retiro (1837), Don Jaime el Conquistador ...
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Scrittore belga di lingua nederlandese (Bruxelles 1872 - Ukkel 1945); prof. di storia dell'arte e di letteratura (Bruxelles, Gand). Esercitò una grande influenza sulla vita culturale delle Fiandre promuovendo [...] fiammingo ed europeo", 1900). Tra le opere più importanti, il suggestivo romanzo allegorico De wandelende Jood ("L'ebreoerrante", 1906), l'autobiografico Twee vrienden ("Due amici", 1943); la raccolta poetica Dagen van onmacht ("Giorni d'impotenza ...
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Scrittore statunitense di origine romena e di lingua francese (Sighet, Maramureş, 1928 - New York 2016). Dopo avere iniziato l'attività di giornalista, W. si è dedicato a quella di scrittore, frutto della [...] . it. 1989); Les chant des morts: nouvelles (1966; trad. it. L'ebreoerrante, 1983); Les Juifs du silence (1966; trad. it. 1985), testimonianza sulla condizione degli ebrei nell'Unione Sovietica; Le mendiant de Jerusalem (1968); Entre deux soleils ...
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errante
agg. [part. pres. di errare; nel sign. 2, calco del fr. errant, part. pres. dell’ant. errer «camminare», der. di erre «viaggio», che è il lat. iter]. – 1. Che erra, che va qua e là (anche con valore di vero e proprio participio): le...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...