Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] presidenza del Consiglio dei ministri assunta da Luigi Luzzatti nel 1910-11, va qui particolarmente ricordata la persona di Ernesto Nathan, ebreo e massone, sindaco di Roma dal 1907 al 1913. Se è vero che Roma era (ed è) città pochissimo collegabile ...
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Dachau
Città della Germania, in Baviera, in cui, all’avvento del regime hitleriano e su iniziativa di H. Himmler, fu istituito un campo di concentramento per prigionieri politici. Amministrato dalle [...] sindacalisti e oppositori del nazismo, ma successivamente vi furono internati anche testimoni di Geova, omosessuali e immigrati (1935), ebrei (1938), rom e sinti (1939). Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, nel campo furono reclusi migliaia ...
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Vichy, governo di
Governo collaborazionista nato nel giugno 1940, in seguito alla sconfitta francese a opera dei nazisti. Il maresciallo H.-P.-O. Pétain venne nominato presidente del Consiglio e, dopo [...] , paternalistico e corporativo, introducendo una serie di misure eccezionali: proibizione delle società segrete, statuto degli ebrei, soppressione di organizzazioni sindacali e padronali, messa sotto accusa dei politici della Terza Repubblica. La ...
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(pol. Warszawa) Città capitale della Polonia (1.767.798 ab. nel 2018). Sorge in un punto in cui si raccordano vie commerciali e di comunicazione storiche e attuali, sulle due rive della Vistola, lungo [...] guerra mondiale era ridotta a meno di 200.000 abitanti, a causa delle distruzioni belliche e dello sterminio degli ebrei, che in precedenza costituivano circa un terzo degli abitanti. La città dispone di un imponente apparato industriale, la cui ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] , Pio XI, Hitler e Mussolini. La solitudine di un papa, Torino 2007.
10 R. Moro, La Chiesa e lo sterminio degli ebrei, Bologna 2002; G. Vecchio, Antisemitismo e coscienza cristiana, in Chiesa, cultura e educazione in Italia tra le due guerre, a cura ...
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Nome di due associazioni segrete politiche degli USA.
Il primo K. sorse nel Sud dopo la guerra civile, in opposizione al Congresso. Fondato nel 1866 a Pulaski (Tennessee) dal generale N.B. Forest, esercitò [...] J. Simmons ad Atlanta (Georgia), si ispirò al primo: nazionalista e razzista nei confronti di afroamericani, cattolici ed Ebrei, si sovrappose allo Stato nell’esplicazione di una pretesa difesa giurisdizionale. Nel 1922 causò sanguinose violenze; nel ...
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settimana Periodo cronologico di sette giorni, suddivisione in origine del mese lunare, che nei paesi cristiani e anche presso molti altri popoli ha inizio con il lunedì e termina con la domenica successiva [...] sabato, nell’islam venerdì) è festivo, ed è questa periodicità festiva che costituisce la base della settimana.
Gli Ebrei, per il computo cronologico, adottarono un periodo settenario, facendolo concludere con il giorno di riposo, il sabato (shabbāt ...
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Resistenza
Luca Baldissara
Precisazioni storiche e concettuali
In età contemporanea, ossia nell'epoca di eserciti nazionali che esprimono il 'popolo in armi', le manifestazioni di r. assumono un profilo [...] aree, e procedere a forme di pulizia etnica di settori di popolazione ritenuta razzialmente inferiore e socialmente pericolosa (ebrei, slavi, zingari), dunque da discriminare e, se possibile (e la guerra lo rese in parte tragicamente possibile), da ...
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Lodz, ghetto di
Łódź, ghetto di
Ghetto istituito nella città di Ł., in Polonia, durante l’occupazione nazista. Nella città di Ł., seconda per numero di abitanti della Polonia, al momento dell’inizio [...] persecuzioni contro di essa e nel maggio 1940 fu chiuso il ghetto della città nel quale furono segregati circa 200.000 ebrei. Il consiglio del ghetto era presieduto da Mordechai Chaim Rumkowski, il quale, pur tra mille difficoltà e in condizioni di ...
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concentraménto, campi di Luoghi di internamento e di restrizione della libertà personale per soldati nemici catturati e civili considerati pericolosi per l'ordine interno. La prima applicazione su vasta [...] Da luogo di punizione per prigionieri politici, i c. di c. divennero luoghi di sterminio dei "nemici del popolo tedesco", specie ebrei e rom: accanto ai molti campi di lavoro coatto per l'industria di guerra, sorsero veri e propri campi di sterminio ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...