CLEMENTE XII, papa
Alberto Caracciolo
Lorenzo Corsini nacque a Firenze il 7 apr. 1652 da Bartolomeo, marchese di Sismano, Casigliano, Civitella, Laiatico e Orciatico, Castagnetolo, Tresana e Giovagallo, [...] a chi si recasse o si stabilisse in Ancona. Editto che ottenne subito risultati, richiamando molte case commerciali, trafficanti ebrei, gente levantina, ma anche di Ponente, gran numero di navi, le quali popolarono improvvisamente l'approdo in una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] emanare provvedimenti anche in questa materia. E soprattutto tenne fermo sul punto che l’autorità ecclesiastica non dovesse giudicare né ebrei né musulmani («infedeli»): e questo perché «l’infedeltà non è eresia». C’era poi il caso dei cristiani di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Leon Battista Alberti
Clément Lenoble
Leon Battista Alberti è spesso considerato uno dei promotori della modernità economica e del capitalismo borghese laico ed emancipato dalla morale cristiana. La [...] uomini rinvia alla categoria elaborata in ambito teologico-giuridico e nella prassi giudiziaria per definire gli infedeli, gli ebrei, i sospetti di eresia e, per estensione, i poveri e i malviventi (G. Todeschini, Visibilmente crudeli. Malviventi ...
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CAPRARA, Enea Silvio
Gino Benzoni
Nacque a Bologna il 16 nov. 1631 dal nobile Niccolò (1580-1634), divenuto conte di Pantano nel 1598 e senatore nel 1616, e dalla contessa senese Vittoria Piccolomini.
I [...] cadaveri, "si cantò il Te Deum", inizia un lucroso commercio di schiavi e si fissano le quote per il riscatto degli ebrei più ricchi.
Quanto al C., instancabile, a stare alle puntuali informazioni che si stampavano a Venezia sulle vicende d'Ungheria ...
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BONAPARTE, Carlo Luciano, principe di Canino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Parigi il 24 maggio 1803, dall'unione, legalizzata nell'ottobre dello stesso anno, di Luciano e di Alessandrina Bleschamps, [...] lusso e sulla ricchezza, la soppressione dell'imprigionamento per debiti, la concessione dei pieni diritti civili e legali agli ebrei e alle donne, l'abolizione della mano morta, dei fidecommessi, dei diritti di primogenitura, il miglioramento e l ...
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CARLO EMANUELE IV di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Primogenito di dodici figli, C. E. nacque a Torino il 24 maggio 1751 da Vittorio Amedeo III, allora principe ereditario, e da Maria Antonietta [...] sferza inclemente di provvedimenti punitivi (epurazione della pubblica amministrazione e dell'esercito, persecuzioni e multe ad ebrei e valdesi, chiusura dell'università, procedimenti economici contro i giacobini: v. Registri Commissione d'inchiesta ...
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COLLALTO, Rambaldo
Gino Benzoni
Nato in località imprecisata il 21 settembre del 1579 da Antonio (1548-1620) e dalla sua prima moglie, la contessa mantovana Giulia Torelli, che era già vedova di Collatino [...] il sacco di Mantova è un'occasione anche per lui. Non esita ad invitare l'Aldringen a non "usar cerimonia" con gli ebrei e, appena informato della presa della città, s'affretta ad ordinargli d'avvisarlo "quanto appresso a poco si potrà cavare". Né le ...
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BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] dottrina dei "bini Christi", cioè delle due nature di Cristo, con la conseguenza che si approfondì il distacco fra cristiani e ebrei e tutto l'Oriente si volse al maomettanesimo. Dopo la definizione d'un Dio "tripersonatus" e della dottrina delle due ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] Toland (in particolare le Lettere a Serena, Origines Iudaicae e Nazarenus), dai quali il G. trasse la tesi secondo cui gli ebrei credevano nella mortalità dell'anima e non avevano idea di un mondo ultraterreno, e con la storiografia che con questi si ...
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COSIMO III de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 14 agosto 1642 dal granduca Ferdinando II e da Vittoria Della Rovere figlia di Federico Ubaldo duca di Urbino. Se [...] politici più generali seguiti nei confronti di Livorno, per limitare i privilegi da lungo tempo concessi agli ebrei là dimoranti, escludendone coloro che, già convertiti, fossero tornati alla religione originaria, e vietando alle donne cristiane ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...