(gr. Mακκαβαῖοι) Dinastia ebraica che guidò la rivolta contro il tentativo dei re di Siria di ellenizzare a forza gli Ebrei.
Quando Antioco IV Epifane impose sacrifici pagani ai Giudei (168 a.C.), mentre [...] morti nel frattempo), che colse buoni successi occupando Ioppe sul mare e liberando Gazara e Gerusalemme (142). Nominato dagli Ebrei capo dell’esercito e dello Stato e sommo sacerdote (141), fu anche riconosciuto dai Romani e pare che abbia battuto ...
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Traduzione del titolo aramaico Rēsh gālūtā (ebr. Rōsh Gōlāh o Rōsh Gālūt) che significa «capo dell’esilio», dato al capo supremo degli Ebrei rimasti in Babilonia dopo l’esilio. La carica è attestata almeno [...] per il mantenimento della propria corte sfarzosa.
L’ esilarcato trasse vantaggio dalla conquista araba, quando l’autorità dell’e. si estese agli Ebrei di tutti i paesi sottoposti al califfo. Si continuano ad avere notizie di e. fino al 14° secolo. ...
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Menelao
Sommo sacerdote ebreo, successore di Giasone. Durante il suo pontificato (172-163 a.C.) avvenne la grande repressione contro gli ebrei da parte di Antioco IV Epifane, mirata soprattutto a contrastare [...] le pratiche religiose ebraiche fino al punto di far costruire nel Tempio di Gerusalemme un altare pagano. M. non contrastò la condotta di Antioco, agendo probabilmente per conto di un gruppo di ebrei filelleni. ...
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Ufficiale delle SS (Solingen 1906 - prigione di Ramleh, Tel Aviv, 1962); uno dei responsabili dell'esecuzione del piano di sterminio degli Ebrei di 18 paesi europei (piano noto col nome di "soluzione finale"). [...] Comandò dal 1941 uno speciale ufficio cui fu assegnato il compito di individuare, deportare e sterminare gli ebrei, gli zingari e altri nemici del Reich. Dopo la fine della guerra fuggì in Siria (1948), poi in Argentina (1950), ove fu catturato da ...
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Bund
Forma abbreviata che indica il movimento socialista ebraico Algemeiner Jidisher Arbeterbund in Lite, Poilen un Russland (Federazione generale dei lavoratori ebrei in Lituania, Polonia e Russia). [...] e proprio movimento politico. Avverso al sionismo, il B. si batteva per la cultura yiddish e per i diritti degli operai ebrei nell’Europa orientale. Mentre in Russia, nel 1921, confluì nel Partito bolscevico, in Polonia il B. continuò a esercitare un ...
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Uomo politico romano (sec. 1º a. C.). Console designato (38), seguì Antonio in Asia; governatore (38) della Siria, combatté gli Ebrei e conquistò Gerusalemme (37), celebrando il trionfo (34). Console (32), [...] combatté contro Ottaviano anche nella battaglia di Azio; fu poi fatto prigioniero, ma venne graziato. Ricostruì a Roma, presso il teatro di Marcello, il tempio di Apollo detto perciò dal suo nome Sosiano ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] a quelli perpetrati da Pol Pot in Cambogia e da Idi Amin in Uganda. In secondo luogo, per Nolte lo sterminio degli Ebrei europei a opera del n. non solo è paragonabile ma è anche causalmente connesso all'uccisione di massa dei kulaki ordinata da ...
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sudario Presso gli antichi Romani, fazzoletto di lino usato per detergere il sudore; presso altri popoli antichi, per es. gli Ebrei, pezza di lino o di tela con la quale si velava la faccia della salma; [...] faceva parte del corredo funebre del defunto, insieme con il lenzuolo e le bende che avvolgevano mani e piedi.
Con il nome di s. sono state indicate varie reliquie consistenti in un panno di lino con l’immagine ...
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Esponente del movimento sionista (Roma 1905 - Gerusalemme 1997). Figlia di una ricca famiglia di commercianti, fu, insieme al marito Enzo, una fra i primi ebrei italiani a emigrare in Palestina (1928) [...] arruolatosi (1944) nelle brigate costituitesi per dare soccorso agli ebrei perseguitati dal nazifascismo, S. entrò in contatto con il 33 spedizioni riuscendo a far arrivare in Israele quasi 25 mila ebrei (1945-48). S. raccontò l'impresa nel volume I ...
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Diplomatico e mecenate ebreo (sec. 10º) di Spagna, consigliere del califfo ‛Abd ar-Raḥmān III (912-961). Protesse letterati e studiosi ebrei, favorendo notevolmente la cultura ebraica di Spagna. In particolare, [...] diede largo appoggio all'Accademia talmudica di Cordova. Fu in contatto con Yōsēf, re dei Lazai, che in una lettera a lui inviata illustra i costumi del suo popolo ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...