Termine ebraico («tempesta devastante», dalla Bibbia, per es. Isaia 47, 11) col quale si suole indicare lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale; è vocabolo preferito a olocausto [...] quanto non richiama, come quest’ultimo, l’idea di un sacrificio inevitabile.
Fra il 1939 e il 1945 circa 6 milioni di Ebrei vennero sistematicamente uccisi dai nazisti del Terzo Reich con l’obiettivo di creare un mondo più ‘puro’ e ‘pulito’ (v. fig ...
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Storia
Dispersione in varie parti del mondo di un popolo costretto ad abbandonare la sua sede di origine. In particolare, la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dopo le deportazioni in Assiria (721 [...] Romani nel 70 e nel 135 d.C. Dopo la d. provocata dai Romani, il tema del ritorno in Palestina degli Ebrei dispersi divenne uno dei più comuni della letteratura apocalittica e delle aspettative messianiche del giudaismo.
Il termine d. è stato ripreso ...
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In Spagna e Portogallo gli ebrei e musulmani convertiti forzatamente al cristianesimo, che in segreto mantenevano la fedeltà alla religione originaria. Perseguitati dall’Inquisizione ed espulsi in gran [...] numero dalla Spagna (1492) e dal Portogallo (1497), alcuni m. si assimilarono lentamente, altri ripararono nei paesi islamici, in Europa e nelle Americhe. Alcuni nuclei di m. ebrei sopravvivono in Portogallo. ...
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sciamanno Segno distintivo che gli Ebrei erano costretti a portare sulle vesti in alcuni paesi cristiani; consisteva per lo più in un velo o in uno scialle giallo, o in un pezzo di stoffa dello stesso [...] colore attaccato sul cappello o sull’abito. L’uso fu rinnovato dalla Germania nazista ...
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Nome di due antichi re ebrei: 1. Re di Giuda dall'837 all'800 a. C. circa, figlio di Ocozia (IV Re, 11-12). Fu proclamato re dal sommo sacerdote Ioiada all'età di sette anni, mentre veniva uccisa l'empia [...] regina che lo aveva preceduto, Atalia. Il suo regno segnò un ritorno, ma attenuato verso la fine, allo yahwismo. I. subì l'occupazione di Azaele, re di Damasco, al quale diede in tributo i tesori del tempio ...
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mizrahim
(ebr. «orientali») Denominazione degli ebrei discendenti dalle comunità mediorientali, caucasiche e centro-asiatiche, di rito prevalentemente sefardita, molti dei quali si sono stabiliti in [...] Israele dopo la fondazione dello Stato (1948), soprattutto per effetto della loro espulsione dai Paesi arabi dopo la vittoria nella prima guerra arabo-israeliana. L’integrazione dei m. nella società israeliana, ...
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L’avversione e la lotta contro gli Ebrei. Anche se il termine venne usato per la prima volta agli inizi del 19° sec., si tratta di un fenomeno molto più antico. A un’ostilità di carattere religioso, viva [...] di docenti universitari, e la promulgazione di un decreto legge del 1° settembre 1938 che iniziò la persecuzione degli Ebrei: prima di quelli non italiani, poi, con altre disposizioni legislative, anche di quelli italiani. Il nuovo mito della difesa ...
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In origine, la zona di Venezia, poi appositamente chiusa, assegnata nel 1516 agli Ebrei quale loro residenza (così chiamata per la presenza di un ‘getto’, cioè una fonderia). Dal 16° sec., in tutta Europa, [...] dal 13° sec. in Germania, Spagna, e Portogallo; si ebbero in Italia in tutte le città abitate da Ebrei all’infuori di Livorno, dove alla comunità ebraica erano riservate determinate strade. Imposti quasi dovunque durante la Controriforma, furono ...
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La campagna militare romana contro gli Ebrei, conclusasi con la distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C. e narrata nell’opera omonima di Flavio Giuseppe. ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] a Dio dalla sua stessa storia. Rosenzweig concorda sul fatto che nessun uomo può accedere al Padre se non attraverso Gesù, ma l'ebreo non ha bisogno di ‛accedere' al Padre, dato che è già presso di Lui. Il pensiero di Rosenzweig è stato utile per la ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...